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Aggressione Trecroci. La presidente della commissione Pubblica Istruzione esprime preoccupazione per la spaccatura che si registra tra scuola e famiglia

Chiara Penna
17 gen 2024

“Preoccupa molto la spaccatura che si registra tra scuola e famiglia, perché incide negativamente sulla costruzione della società di domani che sarà composta dai giovani che oggi, queste due fondamentali agenzie educative, hanno la responsabilità di formare”. Lo afferma la presidente della Commissione Pubblica Istruzione di Palazzo dei Bruzi Chiara Penna nell’esprimere vicinanza e solidarietà al dirigente scolastico del Liceo Scientifico Scorza, Aldo Trecroci aggredito dal genitore di un alunno.
“E’ la nostra stessa Carta Costituzionale che assegna alle famiglie ed alla scuola il compito di educare ed istruire i giovani – prosegue Chiara Penna – come due realtà che devono, quindi, operare, ognuna per le proprie competenze, in un ambiente collaborativo e sereno.  Questo oggi non avviene più e l’escalation di aggressioni nei confronti del personale scolastico tutto da parte di genitori protesi, il più delle volte, alla difesa dei figli a prescindere, spesso entrando nel merito del lavoro dei docenti, non può essere più tollerata. Occorre  porre in essere ogni azione utile a ristabilire un’alleanza educativa tra genitori ed insegnanti, tra scuola e famiglia, fondamentale per far crescere i cittadini di domani. Rispetto a questa consapevolezza, pur apprezzando l’intervento del Ministro Valditara relativamente all’aggressione subita dal dirigente Trecroci, ritengo che il problema non sia tanto il “danno di immagine per lo Stato”, quanto, appunto, per come, peraltro, più volte asserito dal sindaco Franz Caruso, la crisi valoriale che investe la nostra società della quale è vittima la famiglia in cui lo stesso ruolo genitoriale è in crisi”. 
“Ritengo, quindi – conclude la presidente Chiara Penna -  che oltre a rendere le istituzioni scolastiche luoghi sicuri in cui i docenti possano svolgere con tranquillità il proprio lavoro, è necessario al contempo rimarcare il valore dell’istruzione con atti e fatti concreti, dimostrando di puntare, investendo, sulla istituzione scolastica  e non, per come avvenuto con il dimensionamento scolastico, dove si è operato sulla base  di criteri di risparmio depauperando il  sistema di istruzione statale e mettendo in ulteriori difficoltà le famiglie stesse”.
 

Autore: Cinzia Gardi