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Il dibattito in Consiglio comunale sul Piano di riequilibrio finanziario pluriennale

un momento del dibattito sul piano di riequilibrio
18 gen 2023

Diversi gli interventi che si sono succeduti nel dibattito in Consiglio comunale che ha poi portato all'approvazione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale.

Ad iscriversi a parlare è stato, per primo, il consigliere di Fratelli d'Italia Francesco Spadafora che ha rivolto un saluto all'Assessore Francesco De Cicco rientrato nell'esercizio delle sue funzioni.

Spadafora ha definito il piano di riequilibrio finanziario “una pratica particolarmente significativa”, definendo anche “pregevole” la relazione dell'Assessore Francesco Giordano. “E’ difficile e increscioso per me affrontare questa pratica – ha aggiunto Spadafora – perché da essa emergono squilibri strutturali da provocare un altro dissesto finanziario. E quindi mi ritrovo a votare un’altra dichiarazione di predissesto, così come accadde con la precedente Amministrazione. Quella dichiarazione di predissesto – ha rimarcato Francesco Spadafora - consentì di mantenere in vita le Cooperative che avrebbero interrotto qualsiasi tipo di rapporto lavorativo con il Comune. Oggi, nonostante nel 2019 sia sopraggiunta la dichiarazione di dissesto ci troviamo in una analoga situazione che ci spinge a ricorrere al riequilibrio. A questo si aggiunga la massa passiva di 220 milioni di euro che erano prima in capo all’OSL. E' questa – ha aggiunto Spadafora - un'altra tegola per l’Ente. Bisogna obbligatoriamente uscirne, anche perché non possiamo consentire che si precipiti nel baratro finanziario. Un altro dissesto finanziario sarebbe davvero deleterio per la città. Occorre invertire la rotta e indagare sulle cause che hanno determinato in così poco tempo un tale squilibrio nei conti”. Ma Spadafora non solleva polemiche né addossa responsabilità. Dice solo che “qualcosa non ha funzionato e continua a non funzionare. Non è un caso se si continua a registrare un alto tasso di evasione, pari all' 80%. E' inaccettabile e va messo un freno se solo il 20% paga correttamente le tasse.

Non sarebbe possibile accettare il fallimento di un’intera città che deve rinunciare ai servizi e alle nuove assunzioni che sono alquanto necessarie per l’Ente. Auspico, pertanto, che il Piano di riequilibrio sia stato elaborato per ripianare questa situazione. Deve esserci tolleranza zero– questa l'indicazione di Spadafora - nei confronti degli evasori dei tributi comunali. Qui accade che gli onesti sono costretti a pagare per tutti. La musica è cambiata e il tempo delle vacche grasse è finito. No a favoritismi e prebende. Ovviamente – conclude il consigliere di Fratelli d'Italia – occorrerà razionalizzare anche le spese. Se l'Amministrazione intenderà perseguire questo obiettivo, potrà contare sul nostro contributo. Non possono esserci divisioni davanti a questioni che fanno l’interesse della città. La città può crescere ed evolversi solo se tutti facciamo il nostro dovere”.

Subito dopo è intervenuto il consigliere Francesco Graziadio che ha anzitutto ringraziato Francesco Spadafora sottoscrivendo parola per parola il suo intervento. Un ringraziamento particolare Graziadio lo ha inoltre rivolto al Sindaco Franz Caruso e all'Amministrazione comunale e a tutti coloro che hanno concorso alla elaborazione del Piano di riequilibrio.

Per la prima volta – ha detto Francesco Graziadio – viene fatta chiarezza sulla massa debitoria del comune di Cosenza. Abbiamo un’idea chiara e siamo chiamati a una pratica difficile e dolorosissima, però responsabile. E possiamo farlo con orgoglio, inaugurando una stagione contabile virtuosa. Finalmente si parla il linguaggio dell'economia concreta e non quello della finanza creativa, da abbandonare assolutamente. Questa pratica virtuosa restituisce un senso di realismo e responsabilità. E’ una novità e una bella soddisfazione”.

E' stata poi la volta del consigliere del gruppo “Per Cosenza sempre” Francesco Caruso che ha espresso soddisfazione “per un dibattito volto a definire un maggiore e più adeguato equilibrio finanziario dell'Ente”. Caruso ha ringraziato anche l'Assessore Giordano “per aver illustrato la pratica con dovizia di elementi tecnici e con onestà intellettuale”.

La relazione dell'Assessore – ha aggiunto Francesco Caruso - sottolinea le analogie con le motivazioni che hanno determinato la necessità di attingere ad un piano di riequilibrio. Gli scompensi, le passività, i disequilibri – ha detto ancora il consigliere Francesco Caruso - sono sempre frutto di un’azione amministrativa precedente. E’ la gestione che risente di questi fattori e che sono sempre dietro l’angolo”. Ponendo l'accento sul mancato recupero dell’evasione fiscale, il consigliere del gruppo “Per Cosenza sempre” ha poi analizzato il piano di riequilibrio che – ha detto - “paga il sopravvenire di una disposizione normativa che mi lascia perplesso, al di là dell’appartenenza. Il provvedimento è portatore di un impatto sostanziale tremendo”. Poi Francesco Caruso ha parlato di un piano “lacrime e sangue per i cittadini e che non è solo mirato al recupero dell’evasione. Avremo sempre – ha aggiunto -questo gravoso fardello che ci porteremo dietro anche di fronte ad un eventuale dissesto”. Quindi Caruso è entrato nel merito delle azioni proposte dall'Amministrazione sollevando perplessità e riserve sulla proroga di 6 mesi che la Giunta ha assegnato alla società di riscossione “Municipia”.

La società non è stata incisiva, ma, ciò nonostante, non ha perso credibilità. La Giunta, con una determinazione politica, si sostituisce al dirigente -ha detto ancora Francesco Caruso nel suo intervento - per determinare una proroga tecnica. Perché affidarsi ad un project financing e non fare la gara che è lo strumento che garantisce la concorrenzialità?. Abbiamo bisogno di efficienza ed efficacia”. Altre riserve sulle azioni annunciate dall'Amministrazione comunale il consigliere Caruso le ha sollevate anche in ordine alle imposte sulla pubblicità e la pubblica affissione “che – a suo dire – determinerebbero una lievitazione dei prezzi e sulla gestione dei parcheggi. Anche in questo caso per Caruso si registrerebbe un aumento dei costi.

Non ci sentiamo di votare contro – ha precisato al termine del suo intervento - ma neanche a fravore”. E, anticipando la dichiarazione di voto, a nome del gruppo “Per Cosenza sempre” ha annunciato la sua astensione.

Questa sera, all’interno di questo consiglio comunale – ha esordito, subito dopo, la consigliera comunale Antonietta Cozza - avverto un senso di responsabilità altissimo, inimmaginabile e, per molti aspetti, difficile da spiegare di fronte alla nostra città. Ho coscienza del momento assolutamente significativo che stiamo per affrontare perché, dopo un tempo che sembrava infinito ma che, di fatto, corrisponde ad un anno di lavoro “matto e disperatissimo” ( per usare una citazione letteraria ), siamo finalmente arrivati ad uno snodo di vitale importanza e di assoluta sopravvivenza per la città. Questo impone a tutti noi una significativa assunzione di responsabilità, un grande coraggio, e la dose giusta di lungimiranza per affrontare il futuro con strumenti adeguati per come la legge, stante la situazione finanziaria nella quale ci ritroviamo, ci obbliga. Non vi nascondo che – come direbbe quel Dante Alighieri , che qualcuno in questi giorni ha voluto definire “ il fondatore del pensiero di destra”- ci “ son tremate le vene e i polsi” a fronte di un’esposizione debitoria del nostro ente che è significativamente incrementata, rispetto a quanto indicato nella deliberazione di accesso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale che, lo ricordiamo , è stata approvata il 18 ottobre 2022. Ora, a fronte di questa situazione sopraggiunta – ha detto ancora la consigliera Cozza - il nostro ente ha fatto un balzo in avanti , direi una sorta di doppio salto mortale con triplo avvitamento , perché ha visto un incremento delle passività. Situazione che, ora ci si dice che bisogna operare una virata drastica e reimpostare una nuova faticosissima rotta verso un Piano di riequilibrio finanziario pluriennale impostato su 20 anni. Questo, vuol dire, chiedere ulteriori sacrifici a tutti noi cittadini ai quali certamente non ci sottrarremo.

Ma non abbiamo alternative anche perché noi cercheremo in tutti i modi legali di non consegnare ad un nuovo dissesto il Comune di Cosenza. È questo il nostro imperativo categorico. Abbiamo una responsabilità e un impegno forte con la città e pertanto lavoreremo, come stiamo lavorando sin dal primo giorno di questa consiliatura, in questa direzione. Cioè a dire: interverremo in tutte le sacche di spreco, che, negli anni passati, hanno fatto lievitare, patologicamente, la spesa corrente e tagliando il superfluo. I cittadini – ha aggiunto Antonietta Cozza nel suo intervento - devono sapere che non abbiamo risorse per ripianare il disavanzo che ora è di circa 219 milioni di euro, per il quale saremo costretti a chiedere di procedere al ripiano in 20 anni, con l’obbligo di rinvenire ogni anno circa 11 milioni - 10 milioni e 900 euro- di entrate in più per ripianare il corrispondente disavanzo. Ma il riequilibrio, lo Stato, non lo concede a titolo gratuito, è giusto che lo sappiano tutti i cittadini. Lo Stato chiede lacrime e sangue. Non basta prospettare, teoricamente, che, per 20 anni, siamo in grado di rinvenire 10 milioni e 900 mila euro all'anno. Dobbiamo provare a dimostrare come lo faremo.

Per questo – ha specificato Antonietta Cozza - siamo soprattutto costretti a prevedere la riduzione delle spese per l'acquisto di beni e servizi; dobbiamo necessariamente procedere ad una rivisitazione delle procedure di entrata, al recupero delle entrate e all’attivazione di nuove entrate.

E lo Stato monitorerà costantemente il piano di riequilibrio e, se dovesse verificare che non siamo stati capaci di mantenere quanto abbiamo promesso, ci manderà, come ha già fatto il 2019, in dissesto.

Ma noi applicheremo alla lettera le norme sul riequilibrio. Perché vogliamo che la procedura di monitoraggio si concluda con esito positivo. Noi l’Ente non lo trascineremo al dissesto. Lavoreremo per contenere e ridurre sempre di più il dannoso fenomeno dell’evasione tributario: autentico cancro per le finanze comunali.

Questo è il nostro progetto- ha concluso Antonietta Cozza – e ritengo che su questo progetto possa, nell’interesse supremo dell’Ente e della Città, registrarsi l’unanime consenso dell’assise comunale”.

Subito dopo è intervenuto il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Giuseppe D’ippolito che ha ringraziato l'Assessore Giordano e il Presidente della commissione consiliare bilancio Gianfranco Tinto “per aver condotto in porto una pratica difficile, ma che ha creato non poche discussioni”. D'ippolito ha, inoltre, tenuto a ringraziare anche tutti i dirigenti “che hanno lavorato assiduamente e con grande impegno”.

Poi ha voluto rassicurare l'Assessore Giordano sottolineando che “la deputazione calabrese di Fratelli d'Italia sta portando avanti un'azione mirata nei confronti del Governo per poter fare presente le esigenze dei comuni che versano nelle stesse situazioni del Comune di Cosenza in ordine alla modifica, da parte della legge di bilancio, dell'articolo 255 comma 10 del Tuel che lascia, a dire il vero, perplessi. Sono convinto – ha detto D'Ippolito – che la situazione sarà modificata”.

Le relazioni che sono state portate avanti nel Consiglio sono chiare. Il piano di riequilibrio – ha aggiunto D'Ippolito - analizza le prospettive di ciò che bisognerà fare ed anche i revisori forniscono parametri molto importanti. Bisogna, però, avere il coraggio di mettere in campo azioni incisive e concrete da parte dell’Amministrazione e dare sostanza ai progetti di riorganizzazione del Comune. Noi, dal canto nostro, eserciteremo un controllo totale sulle azioni annunciate dall’Assessore Giordano”.

Ad intervenire subito dopo, il consigliere Francesco Turco che ha salutato il ritorno all'attività amministrativa dell'Assessore De Cicco, sottolineando che “da domani riprenderò ad essere il suo incubo”, riferendosi alle azioni di stimolo che lo stesso Turco ha sempre esercitato rispetto alle attività che riguardano la manutenzione della città e che torna ad essere riassegnata, insieme alla delega alla Polizia municipale, a Francesco De Cicco.

Il consigliere Turco ha definito il piano di riequilibrio “un documento contabile fondamentale per la vita dell’Ente e per il futuro di Cosenza e dei cosentini perché cristallizza la situazione economico/finanziaria del Comune incanalandola nell’alveo della regolarità contabile e della trasparenza”. Turco ha inoltre ricordato come al raggiungimento di questo obiettivo si sia arrivati “dopo un lavoro assiduo in questo primo anno di governo della città a guida Franz Caruso. Sono stati redatti e portati all’attenzione di questo consiglio comunale ben 5 documenti contabili che erano da ascrivere alla responsabilità dei nostri predecessori, ma di cui ci siamo fatti carico noi per dare una speranza di crescita ai nostri concittadini”. Turco ha ancora rivendicato l'affidabilità del Piano di Riequilibrio, “frutto di un’azione portata avanti con l’unico obiettivo di creare le condizioni migliori per la rinascita di Cosenza. Da oggi, infatti – ha aggiunto - entra nel vivo il programma Cosenza 2050 che abbiamo bene in mente e che ci ha consentito di vincere la campagna elettorale”. Quindi ha proseguito l'intervento sottolineando che “seppur occupandoci prioritariamente delle questioni economiche finanziarie del Comune, in un solo anno abbiamo fatto tanto in ogni settore della vita pubblica cittadina, affrontando e superando problemi che sembravano insormontabili e cominciando a dare il segno del cambiamento. Certo, siamo consapevoli che l’esserci accollati l’ulteriore debito, maturato dopo gli anni del dissesto, tra il 2020 ed il 2021, renderà la strada da percorrere ancora irta e faticosa, ma abbiamo le spalle larghe, e come noi le ha il nostro sindaco, per superare insidie ed ostacoli che ancora potremo trovare lungo la strada, ma ormai andiamo spediti verso la realizzazione del nostro programma. D’altro canto – ha proseguito Turco -abbiamo già dimostrato di saper cogliere le nuove opportunità di finanziamento provenienti sia dal PNRR che da altri enti sovracomunali. Ne è un esempio esaltante il finanziamento di 15 milioni di euro per la riqualificazione urbana di via Popilia, via Saverio Albo e via degli Stadi di cui ringrazio l’assessore Pina Incarnato e gli uffici del settore. Sono questi quartieri periferici troppo spesso dimenticati, fino a ieri lasciati al disagio ed abbandonati a se stessi, per i quali abbiamo da sempre mostrato il nostro interesse consapevoli che - anche attraverso il loro riscatto - sarebbe partita la crescita complessiva ed omogenea della città a cui tendiamo”.

E tornando al Piano di Riequilibrio, il consigliere Turco ha aggiunto che “ridarà credibilità ad un Ente che la aveva persa nel corso degli anni; ridarà fiducia a tutte le imprese che hanno lavorato per l’ente e che si sono viste dimezzare la giusta ricompensa del loro lavoro perché finite nel vortice del dissesto. Approvare uil Piano – ha concluso - è l’unica strada per dare nuovo slancio al Comune di Cosenza e forza ad un’azione amministrativa che opera per il bene collettivo e pubblico”.

Nel definire il Piano di riequilibrio, il consigliere Francesco Luberto, intervenuto a seguire, ha parlato di “passaggio obbligato senza alternative”.

L'auspicio espresso da Luberto è che il Ministero approvi il Piano e che quindi possa essere scongiurato un nuovo dissesto. “Non vorremmo – ha poi puntualizzato - che sia un libro dei sogni che possa trasformarsi in un incubo drammatico”. Quindi il consigliere Luberto ha rivendicato una sorta di primogenitura da ascrivere al gruppo “Bianca Rende Sindaca” di cui fa parte circa l'importanza della riscossione “che è – ha detto – una sorta di colonna portante delle entrate dell'Ente”.

Noi abbiamo da subito percepito la situazione ed evidenziato la drammaticità della riscossione, attenzionando molto questa problematica che ha aspetti sì drammatici, ma anche grotteschi. Non è concepibile ed è assurdo che ci sia una riscossione pari al 26% o ancora più bassa. Questo comporta notevoli ripercussioni su tutta l’istituzione. Non ho nulla di personale contro Municipia, ma è innegabile la mancanza di dialogo tra gli uffici del Comune e l’agente della riscossione. Vanno posti in essere dei correttivi – ha evidenziato Luberto – perché esistono delle procedure alle quali non si può sfuggire”. Ed ha chiesto che vada immediatamente bandita ed espletata al più presto la gara per l'assegnazione del servizio di riscossione. L'azione di riscossione deve essere eseguita in maniera efficiente”.

Subito dopo il consigliere Luberto è intervenuto il Presidente della commissione consiliare bilancio Gianfranco Tinto che ha sottolineato la necessità di “invertire la rotta e mettere in atto il piano di riequilibrio che ha bisogno di essere attuato con il contributo e l'impegno di tutti”.

Si è poi passati alle dichiarazioni di voto. Il consigliere Roberto Sacco si è congratulato con l'Assessore Giordano per come ha illustrato il Piano di riequilibrio ed ha preannunciato voto favorevole. Quindi è nuovamente intervenuto Francesco Caruso che nel rispondere al consigliere Graziadio ha sottolineato che “il debito è riconoscibile, determinato, formalizzato e certo. “Adesso – ha aggiunto Caruso - affrontiamo un percorso complicato e difficile. Per avere effetti ci vorrà dopo il 2025. Poi, rivolgendosi al Sindaco ha aggiunto che “abbiamo sempre approvato dei bilanci veri, votati anche da ex consiglieri comunali che oggi siedono nella sua giunta”. Quindi ha annunciato la sua astensione.

Ha iniziato, invece, il suo intervento con una precisa richiesta al consiglio comunale, la consigliera Bianca Rende: fare, cioè, “un applauso alle forze dell’ordine e alla magistratura inquirente che hanno consentito l'arresto del latitante Matteo Messina Denaro. Sul Piano di riequilibrio, Rende ha poi detto che “si tratta di un passaggio obbligato sul quale non è un caso che siamo tutti d’accordo”. “I 219 milioni – ha aggiunto Bianca Rende - potevano essere ascritti al bilancio precedente. Chiunque fosse stato al posto del Sindaco si sarebbe trovato di fronte agli stessi obblighi procedurali. Il Sindaco Franz Caruso ha dato carta bianca all'Assessore Giordano. Avrebbe potuto benissimo dare la delega al bilancio a chi assecondava logiche politiche. La relazione di Giordano ci sta rendendo sereni rispetto ai documenti contabili che andiamo ad approvare. Perché ci ha spiegato che si tratta di un disavanzo tecnico”. Quindi Bianca Rende ha preannunciato il suo voto di astensione, rimarcando come “L’operazione verità sarebbe servita perché piove nelle scuole cittadine, a causa dlla scarsa qualità dei lavori, o perché – rivolgendosi al Presidente del Consiglio Mazzuca - piove nella sala consiliare di Palazzo dei Bruzi”. Prendendo a prestito una metafora, Rende ha aggiunto che “non eravamo in grado di capire dove si perde l’acqua, ma finalmente lo capiamo anche grazie all’ottimo lavoro dei revisori dei conti. Il loro parere deve restare nella storia di Cosenza e bisogna tenere bene a mente gli otto punti contenuti nella loro relazione e sui quali bisogna impegnarsi per risanare i conti. Molti cittadini – ha detto ancora la consigliera Rende -non pagano i tributi ritenendo che i servizi non siano qualitativamente adeguati. E' un ragionamento sbagliato che deve sollevare degli interrogativi”. Rende ha poi messo in luce le difficoltà dei cittadini a dialogare con Municipia. “Bisogna – ha detto – avvicinare il palazzo al popolo”. Ha, infine, insistito sulla realizzazione della città unica, confermando, al termine del suo intervento, “un atteggiamento costruttivo sul risanamento dei conti”, ma chiedendo anche “un cambio di passo sul piano politico e maggiore capacità di ascolto”.

Nell'intervento successivo, il consigliere comunale Raffaele Fuorivia ha salutato l'Assessore De Cicco, invitandolo già da subito a raddoppiare gli sforzi, esprimendo apprezzamento per l'egregio lavoro svolto, in sua assenza, dall'Assessore Pasquale Sconosciuto e dal consigliere Francesco Gigliotti. Fuorivia ha poi espresso compiacimento “per il bellissimo consiglio e per il clima che si è respirato durante i lavori”. Poi si è soffermato su alcuni aspetti dell'intervento del Sindaco Franz Caruso. “Quando il Sindaco parla di operazione verità – ha precisato Fuorivia - non può far pensare che i bilanci erano falsi. E’ evidente che qualcosa in questi anni non ha funzionato. Stasera si sta scrivendo una pagina importante per la città. Sulle riscossioni e sull'atteggiamento dei cittadini si registra – ha aggiunto - una inversione di tendenza rispetto al passato. Il dato Tari 2022, ad esempio, ha raggiunto il 40% rispetto al 20% di prima. E’ giusto mettere in campo misure per favorire i contribuenti virtuosi”. E Fuorivia ha, ancora una volta, ricordato, le rateizzazioni riconosciute non solo per i debiti attuali, ma anche per il passato, a chi vuole mettersi in regola con le imposte comunali. Non ci sono alternative – ha concluso -. Con questo atto stiamo pensando al futuro di questa città”. Anche in sede di dichiarazioni di voto, il consigliere Giuseppe D'Ippolito, intervenuto successivamente, ha ribadito l'intenzione di astenersi e il controllo serrato della minoranza sulle azioni che l'Amministrazione comunale intenderà intraprendere.

A prendere la parola subito dopo è stato il capogruppo di “Franz Caruso Sindaco”, Ivan Commodaro che ha definito la pratica all'ordine del giorno “probabilmente la più importante finora trattata. Questa amministrazione, una vota accertata la situazione economica e finanziaria dell’ente e lo squilibrio strutturale nei conti, in netta discontinuità con quanto fatto non solo dall’Amministrazione precedente, ma anche dalle amministrazioni che – a loro volta – l’hanno preceduta, con grande senso di responsabilità ha inteso intraprendere la strada di un piano di riequilibrio difficile ma possibile, da attuare in un orizzonte temporale lungo, proporzionato alla dimensione delle difficoltà reali in cui l’ente versa. Si tratta di tracciare un solco – ha aggiunto Commodaro - di delineare, intraprendere e portare avanti un percorso che non si esaurirà con il nostro mandato, ma andrà continuato dalle amministrazioni che seguiranno. Oggi, in questa sala, abbiamo la possibilità’ di scrivere una bella pagina nella storia delle amministrazioni di questo comune. Sarebbe bello poter dimostrare a tutta la cittadinanza che quando c'è da prendere decisioni importanti, che impatteranno in maniera positiva sul futuro della città, ci sia la capacita’ di svestirsi delle casacche che il ruolo politico impone e votare unanimi un provvedimento assunto nell’interesse esclusivo di Cosenza e dei cosentini”.

A seguire, l'intervento del capogruppo del PD Francesco Alimena che ha sottolineato come si debba “guardare ai cittadini leali che non si sono mai sottratti alla contribuzione. C’è qualcuno, invece – ha rimarcato Alimena - che non fa il proprio dovere. Dobbiamo saper considerare ed interpretare il coraggio, la lealtà, l'amarezza e la giusta rabbia dei cittadini che pagano i tributi ed instradare la comunità sulla via della lealtà. E' impensabile che su 100 cittadini, solo 20 contribuiscano. C'è chi – ha aggiunto Francesco Alimena – ha eccepito l'eccessività delle sanzioni per violazione al codice della strada, ma quando si verifica, ad esempio, che gli scivoli per gli anziani vengano occupati da persone che non dovrebbero, allora è giusto che si venga sanzionati”. Alimena ha poi auspicato che si modifichi la norma della legge di bilancio che risulta un vero capestro per i Comuni ed ha ricordato il riferimento che il Presidente della Repubblica ha rivolto alla comunità “fatta da cittadini che pagano le tasse”. Per Alimena tutti quanti devono contribuire anche pagando meno ma è importante che paghino tutti”.

La replica del Sindaco Franz Caruso

Il Sindaco Franz Caruso ha dato il suo caloroso benvenuto all’Assessore De Cicco “che da stasera – ha detto - rientra al lavoro. Durante questo periodo di vacatio sono stati diversi i consiglieri che si sono adoperati per la manutenzione della città, per tamponare q uesta assenza”. Poi Franz Caruso è tornato sull'operazione verità. “Non era il caso stasera di parlarne – ha detto il primo cittadino. Quando parlo di bilancio vero, mi riferisco al fatto che non abbiamo fatto ricorso alla finanza creativa che la legge consente di utilizzare, ma che ha nascosto questo disavanzo nel corso degli ultimi anni. L’operazione verità riguarda per esempio la gestione dei beni pubblici, quelli culturali, sanitari, sportivi, le consulenze esterne, l'utilizzo dei fondi vincolati”. Con riferimento alla società cui il Comune si è affidato per l'elaborazione del Piano di riequilibrio, il Sindaco ha ricordato che, in assenza di specifiche figure esperte in piani di riequilibrio all'interno dell'Ente, si è ritenuto di avvalersi di questo apporto esterno per una specifica necessità. Cosa un po’ diversa si è verificata negli ultimi dieci anni, perché è stato depauperato un patrimonio di conoscenza e di professionalità interne all'Ente. Se avessimo le risorse umane e le professionalità per farlo – ha aggiunto Franz Caruso – non avremmo trovato difficoltà ad internalizzare anche la riscossione dei tributi. Non abbiamo esternalizzato un servizio, ma ci siamo rivolti ad una consulenza esterna per una pratica specifica”.

Un passaggio della sua replica il Sindaco lo ha poi dedicato a a quanto è stato fatto nel corso del suo primo anno di mandato. “Nel corso di quest' anno – ha detto – ci siamo dovuti anzitutto curare dei bilanci che non erano stati approvati nel passato e rivendichiamo giustamente una serie di azioni che sono state poste in essere, in quanto non siamo stati con le mani in mano. Abbiamo recuperato una serie di finanziamenti, come ha ricordato il consigliere Turco: 15 milioni di euro per l’housing sociale, ma anche le risorse del CIS e Agenda urbana, così come abbiamo sbloccato i lavori del Parco del Benessere o recuperato i fondi per il dissesto idrogeologico nella città vecchia. A questo si aggiungano – ha proseguito il Sindaco – le occasioni di rilancio culturale, a partire dalla costituzione dell'Orchestra sinfonica stabile Brutia e dalle altre manifestazioni che si tengono nel Teatro Rendano. Qualcosa, l’abbiamo fatta, eccome. Certamente dovremo fare di più e faremo di più quando metteremo in campo la nostra programmazione. Sicuramente metteremo in campo azioni che possano servire a dare risposte, per esempio anche sulla questione Amaco. Abbiamo iniziato a mettere insieme i servizi per poter andare nella direzione della unificazione dei Comuni, ma è bene mettere in chiaro che l'imposizione della città unica non la consento a nessuno. O è condivisa dai consigli comunali oppure nessuno può imporre soluzioni di questo genere”. E prima di chiudere la sua replica Franz Caruso ha auspicato che sull'impasse finanziaria dei Comuni ci sia un intervento dello Stato “perché altrimenti – ha aggiunto il Sindaco - in una situazione del genere non se ne esce. Voi che ne avete la possibilità – ha detto ai consiglieri di Fratelli d'Italia – sensibilizzate il sottosegretario Wanda Ferro che potrà essere d'aiuto per la nostra città”.


 


 


 


 


 


 


 


 

 

Autore: Giuseppe Di Donna