Il consigliere comunale Andrea Falbo, capogruppo di “Mario Occhiuto Sindaco” al Comune di Cosenza, replica alle dichiarazioni dell'Assessore alle attività produttive e al commercio del Comune di Rende, Domenico Ziccarelli, sull''eventuale localizzazione del Polo fieristico nella zona industriale di Rende.
“Se l’idea di area urbana dell’Assessore alle attività produttive e commercio del comune di Rende – sottolinea il consigliere Falbo - è quella che emerge dalle sue dichiarazioni alla stampa e nelle quali sembrerebbe imporre la realizzazione del polo fieristico nel proprio territorio, allora significa che il lavoro culturale e sociale da fare per raggiungere l’obiettivo “Comune unico” è ancora enorme. E lo è ancor di più – precisa inoltre Andrea Falbo – nella misura in cui ci si pone in maniera politicamente prevaricante e senza avere la consapevolezza del fatto che in un contesto dove la concorrenza ormai è su scala mondiale, rifugiarsi nel proprio orticello diventa deleterio anche per le attività economiche della stessa zona industriale di Rende. Il Sindaco Occhiuto, a differenza di quanto sostiene Ziccarelli, non solo si è seduto con il Sindaco Manna, ma ha accelerato il processo di unificazione dei due comuni,nella consapevolezza che insieme si può dare una maggiore efficienza e qualità non solo ai servizi che si erogano al cittadino, ma anche e soprattutto in termini di maggiore impulso e sostanza alle attività produttive dell’intera zona. Se non si ragiona in termini di politiche economiche e commerciali dell’intera area urbana (da estendere anche ad altri comuni come Castrolibero, Montalto Uffugo, Zumpano) allora – afferma il consigliere Andrea Falbo - siamo destinati tutti a soccombere in una Calabria dove, purtroppo, ancora vigono, in alcuni ambienti, inutili forme di campanilismo. Il nuovo polo fieristico dell’intera area urbana- conclude Falbo - non solo va concepito in ambito regionale e in azione sinergica con le città di Catanzaro e Reggio Calabria, ma va programmato con tutti gli attori coinvolti, puntando su innovazione, competenza e sostenibilità, in un contesto economico dove il sistema fieristico assume un ruolo fondamentale, soprattutto per ciò che concerne l’export di beni e servizi, l’unica vera sfida che può risollevare le sorti della nostra terra”.