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Il concerto del pianista e compositore inglese Michael Nyman l'appuntamento da non perdere del programma di venerdì 21 luglio di "Confluenze"

Nyman
20 lug 2017

Se c'è un nome che qualifica in maniera ancor più marcata il cartellone di “Confluenze-Festival delle Invasioni 2017” questo è quello del pianista Michael Nyman, uno dei massimi compositori viventi e maestro indiscusso del cosìddetto minimalismo, la corrente musicale che ha tra i suoi padri nobili e “seguaci” Philip Glass, Steve Reich, John Adams e Wim Mertens.
Cosenza ospiterà Michael Nyman venerdì 21 luglio in un concerto di piano solo in programma in Piazza XV Marzo, alle ore 22,00.
Tra i compositori inglesi più innovativi, Nyman ha scritto opere, colonne sonore, concerti per quartetti d’archi e orchestre. E' inoltre musicista, direttore d’orchestra, autore, musicologo e ora anche fotografo e regista: la sua fervente creatività lo ha reso una delle più affascinanti e influenti icone culturali della nostra epoca. Nyman segna il proprio percorso nel mondo della musica a partire dalla fine degli anni Sessanta, quando conia il termine Minimalismo e si vede assegnata la prima commissione: la stesura del libretto per l’opera di Harrison Birtwistle “Down By The Greenwood Side”. Nel 1976, in occasione di una produzione de “Il Campiello” di Carlo Goldoni, dà vita al proprio ensemble, la Campiello Band (ora Michael Nyman Band), che da allora è il laboratorio in cui nascono le sue opere sperimentali e innovative.
In pianoforte solo presenta in concerto le più celebri colonne sonore da lui composte tra cui quelle per quasi tutti i film di Peter Greenaway, regista britannico tra i più accreditati del cinema d'autore, con il quale ha, nel tempo, stretto un granitico sodalizio artistico. Una lunga collaborazione che ha dato al cinema le colonne sonore di film come “I misteri del giardino di Compton House”, “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante”, “Giochi nell'acqua”, “Lo zoo di Venere”, “L'ultima tempesta”.
Ma il rapporto di Michael Nyman con il cinema non è rimasto circoscritto al sodalizio con Peter Greeneway. Sue sono, infatti, anche le colonne sonore di “Fine di una storia” di Neil Jordan, “Wonderland” di Michael Winterbottom e dell’hollywoodiano “Gattaca”, anche se la sua popolarità e il suo successo internazionale sono indissolubilmente legati a “Lezioni di piano”, il film del ’93, della neozelandese Jane Campion, della cui colonna sonora sono state vendute oltre tre milioni di copie. Tra i progetti speciali del compositore inglese, anche la sonorizzazione dal vivo del film di Sergei M.Eisenstein “La Corazzata Potemkin”.

GLI ALTRI APPUNTAMENTI DI VENERDI' 21 LUGLIO

A Piazza Duomo Danilo Montenegro

“Confluenze-Festival delle Invasioni 2017” propone, sempre venerdì 21 luglio, alle ore 21,00, in Piazza Duomo, il concerto di Danilo Montenegro “Viditi...sentiti….pensati...”. Danilo Montenegro è impegnato da molti anni in diversi campi artistici: dalla pittura al teatro, alla poesia, alla musica.
È uno dei maggiori interpreti del canto popolare calabrese tant’è che qualche critico lo ha definito “l’incantastorie”, termine condiviso da molti altri. Montenegro è certamente fra i migliori suonatori di chitarra battente, valutazione condivisa ed espressa non solo dalla critica, ma anche dal grande e compianto maestro liutaio Vincenzo De Bonis. Intensi la sua ricerca e i suoi studi che ne hanno definito il personale stile di esecuzione e di composizione. “La mia ricerca – afferma Danilo Montenegro – è indirizzata verso la composizione di canti e musiche legati agli stilemi popolari della Calabria e alla storia del suo popolo, con l’inserimento dello spirito jazz attraverso libere improvvisazioni che concettualmente esistevano da sempre nel musicista popolare, ma non erano abbastanza sviluppate. Per queste ragioni ho ritenuto importante affiancare agli strumenti popolari quelli tipici della musica jazz, non solo per facilitare le rispettive improvvisazioni, ma soprattutto per rafforzare l’ethos e il pathos stessi”.
L'incantastorie è stato insignito di diversi premi: il "Rino Gaetano" (1995), il premio internazionale "Ghironda" (1995), il premio "La Maschera Greca"(1999), il "Pericle d'Oro" per la musica(2000) e il premio “Siberene”(2002).
A Danilo Montenegro è stata dedicata, nel 1997, anche una tesi universitaria, autore Massimo Lopez, studente dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Titolo della tesi era: “Etnicità ed innovazione nel neocantastorie calabrese Danilo Montenegro”.

L'ensemble di percussioni del Conservatorio

Sempre alle 21,00, nel centro storico, sarà possibile ascoltare l'ensemble di percussioni formato dagli allievi del Conservatorio “Giacomantonio” di Cosenza, Vincenzo Brogno, Diego Forte, Giorgio Gaudio, Benedetto Raimondi, Francesco Montebello e Luigi Piro. Saranno eseguite musiche di Schmitt, Montebello, Davila e Roggenkamp.

Nel centro storico Gavino e Michela Murgia

Un vero e proprio reading musicale è quello in programma, invece, nel centro storico alle ore 23,30, protagonisti due sardi d'eccellenza come la scrittrice Michela Murgia e l'eclettico musicista jazz Gavino Murgia. La felice combinazione alchemica scaturirà dai racconti del mito. Quello di “Morgana”, la fata della mitologia celtica resa universalmente celebre dai romanzi del ciclo arturiano incrocerà il mito di Alarico con la lettura della poesia di Giosuè Carducci “La tomba nel Busento”. Le letture sono affidate alla scrittrice Michela Murgia, autrice de “Il mondo deve sapere” in cui aveva raccontato, in chiave satirica, la realtà degli operatori di telemarketing all'interno dei call center descrivendo lo sfruttamento economico e la manipolazione psicologica a cui sono sottoposti questi lavoratori precari, e soprattutto, del romanzo rivelazione“Accabbadora” con cui ha vinto la sezione narrativa del Premio Dessì nel 2009. Nel reading di Cosenza le musiche originali, cucite addosso per l'occasione, sono di Gavino Murgia che le eseguirà dal vivo, forte della sua lunga attività di polistrumentista (sax soprano, tenore e baritono, e launeddas) accanto a nomi del jazz internazionale come, tra gli altri, Bobby McFerrin, Al di Meola, Steve Swallow, Roswell Rudd, Mal Waldron e Paolo Fresu.

In Piazza Parrasio i “Kachupa”

Alle 23,30 in Piazza Parrasio, ancora musica con I Kachupa, formazione di gypsy e balkan taranta, nata come band di strada itinerante su un piccolo carretto. Con 5000 EP all’attivo, nel 2006 incidono “GABROVO EXPRESS”, premiato al MEI di Faenza (miglior disco autoprodotto) ed allegato con una tiratura di 8.000 copie a “World Music Magazine”. I Kachupa hanno suonato alla Notte della Taranta nell'edizione 2010. Vincitori, nel 2011, del premio Sanremo Village, associato al Festival, si sono esibiti, nel 2014, al Concerto del 1° Maggio a Roma, come ambasciatori di Slow Food e “Diecimila orti in Africa”.
Lidiya Koycheva (voce), Davide Borra (accordion), Mattia Floris (chitarre), Alberto Santoru (basso) e Domenico Inguaggiato (batteria) hanno bissato il successo al MEI di Faenza nel 2015.


A Largo Antoniozzi Kiol

La lunga maratona musicale di venerdì 21 luglio sarà chiusa dal concerto di Kiol, in programma a Largo Antoniozzi, alle ore 23,00. Kiol (al secolo Alessandro Bossi) è un cantautore della generazione web. All’estero è stato accostato a star come Paolo Nutini o Ed Sheeran. Un paragone accolto senza complessi di inferiorità da quello che sembra essere un predestinato. A partire dal nome d’arte, nato in uno sperduto villaggio irlandese dove venne spedito a lavorare dopo una bocciatura scolastica. Il suo nome è, infatti, la traduzione fonetica di “ceol” che in gaelico vuol dire “musica”.
Il suo sound internazionale mescola il folk con il pop ed anche con un pizzico di blues.






 

Autore: Giuseppe Di Donna