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"OraProNobis" al Morelli, monologo dell'attore Fabrizio Ferracane, protagonista di "Anime nere"

fabrizio ferracane
26 nov 2014

Un attore e un manichino, un monologo – in siciliano - che è uno spietato atto d’accusa al potere ecclesiastico.
Lo propone, nella Stagione del More, la compagnia trapanese Marino/Ferracane che porta in scena il suo “OraProNobis” (Teatro Morelli, 28 novembre, ore 21).
Sulle tavole del palcoscenico di via Oberdan Fabrizio Ferracane, protagonista di “Anime Nere”, che tanto successo ha avuto al Festival del Cinema di Venezia, ma volto noto al grande pubblico per la partecipazione a numerose fiction televisive (da “Il Capo dei capi” a “Il segreto dell’acqua”, passando per “Il Tredicesimo Apostolo II”, “Squadra Antimafia 2” e “Distretto di polizia 7”).
Attore di grandi sensibilità e intensità, in questo spettacolo Fabrizio è un pover’uomo, un residuo d'umanità “malata”, in una dimensione onirico-allucinatoria. Al cospetto di un alto prelato, incarnato dalla muta immobilità di un fantoccio, scioglie un lamento disperato in un siciliano arcaico che si alza come una preghiera profana. Un rosario dolente e sarcastico che si fa violenta invettiva, spietato atto d’accusa alla corruzione e al “sacrilegio” del potere ecclesiastico, fino a culminare nella tragica rievocazione di un’esistenza misera e marginale, in una struggente antitesi tra sogno e realtà. Nelle trame di questo testo straordinariamente incisivo, l’uomo finisce per fare i conti con se stesso o con ciò che ne resta.
Lo spettacolo è scritto e diretto da Rino Marino, psichiatra, attore, regista, autore pluripremiato, che porta avanti da decenni un lavoro di ricerca sul rapporto tra teatro e patologia psichica in chiave terapeutica ed espressiva.

Così ne hanno scritto:
Un testo intenso, di grande forza. Un interprete di straordinaria capacità espressiva, che regge sulle sue spalle (anche a livello letterale, fisicamente, soprattutto nella prima parte) un monologo che rappresenta una prova attoriale di alto livello. (Paola Abenavoli)

Città Nuova - Giuseppe Distefano
C’è uno struggente, emozionante, vocabolario di posture fisiche, e verbali, che mettono in moto mondi arcaici e a noi ancora vicini. (Città Nuova - Giuseppe Distefano)



La Compagnia Marino/Ferracane inaugura la collaborazione con lo spettacolo “Ferrovecchio” (Premio della Critica Dante Cappelletti 2010) incontrandosi su un teatro che si focalizza sul mondo dell’emarginazione e del disagio psichico. Da questa collaborazione nuovi progetti comuni si stanno realizzando. “OraProNobis”, monologo per attore e manichino, “Lunario” e “La Malafesta” scritti dallo stesso Rino Marino, psichiatra, attore, regista, autore che ha realizzato, tra gli altri, lavori teatrali e cinematografici con pazienti psichiatrici. Ha vinto la I e la II “Biennale del teatro impegnato nel disagio psichico” di Massa Carrara. Fabrizio Ferracane, attore e regista, ha realizzato e messo in scena “Ora va meglio”, “Sutta Scupa”, “W Niatri”, partecipando a festival nazionali e internazionali.

 

Autore: Annarita Callari