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Workshop sull'architettura a Cosenza sulle tematiche relative alla rigenerazione urbana del Centro storico

foto sindaco occhiuto
18 mag 2013

E’ corposo il capitolo sulla città sostenibile all’interno del programma-politico amministrativo dell’esecutivo Occhiuto, al momento in corso di attuazione con una serie di opere ma, com’è noto, già distintivo durante la fase della campagna elettorale attraverso la candidatura della lista “Cosenza sostenibile”.
Ed è dunque con palpabile entusiasmo che il sindaco Mario Occhiuto è intervenuto oggi al dibattito per il workshop su “Responsabilità e sostenibilità: verso la qualità dell’architettura e la coesione urbana e sociale” organizzato dall’Unione internazionale degli architetti (Uia) per la quale era presente, nella sede dell’Ordine degli architetti di Cosenza alla Casa delle Culture, il vice presidente Antonio Riverso.
Il Comune di Cosenza, insieme a quello di Lamezia, ha promosso le due giornate, conclusesi nel pomeriggio odierno, che hanno visto la partecipazione ai dibattiti di architetti di fama mondiale, come Manfred Hegger e Nikos Fintikakis. Scopo dell'importante iniziativa è stato favorire una maggiore interazione tra il governo delle città, il mondo professionale e quello universitario al fine di incoraggiare un allargamento del dibattito che dovrà vedere coinvolti anche altri operatori del mondo della cultura e dell’imprenditoria, come della società dei bisogni.
A Cosenza, 7 giovani architetti assieme a 20 studenti del 4° e del 5° anno del Corso di Ingegneria Edile-Architettura dell'Università della Calabria, hanno affrontato le tematiche riguardanti per la precisione la “Rigenerazione urbana del Centro storico di Cosenza”, a cui gli studenti hanno lavorato, presentando nella circostanza i loro progetti, suddividendo il Centro storico nelle zone di Santa Lucia, via Lungocrati e quartiere Spirito Santo.
Argomenti che stanno molto a cuore al primo cittadino del capoluogo bruzio, fra l’altro di professione architetto e urbanista che, nei saluti, ha voluto ricordare con affetto il ruolo svolto per tanti anni proprio alla guida del suo Ordine professionale.
Adesso, da Sindaco, la visuale è, se possibile, ancora più ampia. Perché al punto di vista tecnico si aggiunge gioco forza quello fortemente sociale vissuto quotidianamente specialmente nelle criticità che vanno affrontate e risolte.
“Al mio insediamento a Palazzo dei Bruzi – ha dichiarato Occhiuto davanti alla platea di professionisti, insegnanti e studenti – il primo punto in agenda del quale mi sono occupato è stato il Centro storico”. Dal non facile, anzi tutt’altro che facile, avvio della raccolta differenziata, volutamente istituita qui, laddove si vivono maggiori e radicate situazioni di disagio, passando per la Circolare veloce, per gli interventi sull’illuminazione artistica e pubblica, per i Temporary store, così come per le stagioni di lirica e di prosa del Rendano – inserite nel generale rilancio dei teatri cittadini – e passando ancora per l’ultimo riuscito Capodanno in piazza XV Marzo, per il futuro Museo d’arte contemporanea presso l’ex fabbrica Mancuso&Ferro, per la firma del contratto di quartiere a Santa Lucia, per il Museo di Alarico alla confluenza dei fiumi e per le previste Botteghe degli artisti: gradualmente, con iniziative mirate, la zona antica di Cosenza sarà così “ricongiunta” al resto di Cosenza.
Appunto su questo il Sindaco ha insistito: “La nostra idea di città è un’idea globale, di una città viva in ogni sua parte – ha precisato Occhiuto nel suo discorso – La città vecchia e quella nuova devono essere legate. E il filo conduttore deve essere quello di sviluppare quartieri per la gente e non quartieri dormitori”.
L’occasione è stata dunque l’ideale per dibattere a 360 gradi dell’azione di governo di un Esecutivo che vuole differenziarsi per capacità realizzative oltre che di progettazione: “Fin qui – ha sottolineato il primo cittadino – sono state appaltate opere per un totale di 50milioni di euro. Altri 70-80 milioni sono in fase di appalto. Riguardo alla vocazione naturale del Centro storico quale Porta culturale – ha quindi proseguito - questa sarà collegata tramite il Museo all’aperto Bilotti direttamente alla ristrutturata piazza Bilotti”.
Il sindaco Occhiuto, considerando che il tema specifico da dibattere abbracciava anche la coesione sociale, non ha ovviamente tralasciato le questioni sociali relative ad esempio alla crisi in atto nelle Cooperative municipali.
Rievocando poi il progetto di Porta commerciale da realizzare a Vaglio Lise e quello della Porta dell’Expo e dello Sport fra viale Magna Grecia e via degli Stadi, ha specificato che: “Il Comune sta mettendo in atto due direttrici di marcia, ovvero rendere la città più bella e contestualmente più attrattiva. Vogliamo una città che cammini sulle sue gambe, che abbia un commercio attivo, che crei opportunità di lavoro grazie pure alla sua offerta turistica, senza aspettare forme assistenzialistiche. Perché l’epoca dell’assistenzialismo – ha concluso Occhiuto - è finita”.
 

Autore: Iole Perito