Tying Tiffany infiamma il popolo cosentino di “Invasioni” al ritmo del più duro e distorto rock e di un electro pop stile anni ottanta, confermandosi anche nel concerto di ieri sera a Cosenza sul Lungofiume, un vero e proprio animale da palcoscenico.
La sirena del goth-pop ha tenuto ben desta l’attenzione dei giovani presenti in occasione della tappa cosentina del suo tour, dal titolo “Dark Days, White Nights”, come il suo quarto e ultimo album, partito il 9 Marzo con il concerto al Covo Club di Bologna e che l’ha confermata come uno dei nomi più interessanti del panorama elettronico italiano e internazionale.
Il suo spettacolo è stato un vero e proprio salto nei suoni di fine anni ’70 e inizi anni ’80. La padovana Tying Tiffany ha unito un timbro originale a una straordinaria presenza scenica, alternando momenti di rara intensità ad una apparente e disarmante fragilità.
Una vera e propria principessa del dark-synth che le ha permesso, in passato, di esibirsi, in molti club e festival europei, anche al fianco di artisti importanti: come Iggy Pop, The Rapture, Eels, Austra, Hurts, Killing Joke, Deus e Alec Empire.
Nello stile di Tying Tiffany fanno capolino sonorità e ritmi riconducibili talvolta ai primi Depeche Mode, altre volte all’Orchestral Manouevres In The Dark o ai The Cure.
Ieri sera a Cosenza si è capito perché è riuscita, nonostante sia italianissima, a far breccia all’estero dove si è guadagnata una meritata credibilità.
