Home Page » Canali » Archivi » Notizie » lettura Notizie e Comunicati

Amministrazione partecipa ad iniziativa dell'Istituto "Mancini" in ricordo di Sergio De Simone, uno dei 20 bambini di Bullenhuser Damm

27 gen 2012

Circa cinquanta ragazzi, in rappresentanza dell’Istituto Alberghiero “Mancini” di via dell’Autostazione e del Liceo Scientifico “Fermi”, hanno partecipato questa mattina alla manifestazione promossa, in occasione della giornata della memoria, per ricordare il sacrificio di Sergio De Simone, un bambino napoletano, nato nel 1937 e deportato ad Auschwitz nel ’44, insieme a sua madre (una donna ebrea nata in Jugoslavia e sposata ad un napoletano imbarcato in Marina) e finito, insieme ad altri 19 bambini di varia nazionalità, nelle mani del dottor Joseph Mengele.
Il folle medico li utilizzò per i suoi esperimenti sulla tubercolosi, culminati con la eliminazione fisica dei ragazzi nella notte tra il 20 e il 21 aprile del ’45 in quello che viene comunemente ricordato come il massacro di Bullenhuser Damm, dal nome della scuola di Amburgo dove furono impiccati e cremati.
Questa pagina storica dolorosissima è stata presa ad esempio dall’Istituto “Mancini” e soprattutto dalla docente Francesca Valentini dopo aver letto in classe ai suoi allievi il libro, edito da Laterza e scritto da una giornalista del “Mattino” di Napoli, Titti Marrone, dal titolo “Meglio non saperlo”. Di qui l’idea di rinverdire il ricordo di quella storia atroce e della sorte toccata all’unico bambino italiano di quel gruppo di ragazzi sfortunati, Sergio De Simone.
E questa mattina i 50 ragazzi del “Mancini” e del “Fermi” hanno deposto nel giardino
della memoria che porta il nome di Sergio e che è stato ricavato in uno spazio attiguo alla scuola, in via dell’Autostazione, altrettante piccole corone di fiori bianchi e di alloro, per non dimenticare il sacrificio del piccolo De Simone e degli altri 19 bambini di Bullenhuser Damm.
Un modo meno scontato per celebrare la giornata della memoria cui ha voluto aderire l’Amministrazione comunale, rappresentata, in assenza dell’Assessore alla scuola Marina Machì, fuori città per impegni sopravvenuti, dal Dirigente del Settore Educazione Luigi Bilotto e dal funzionario Antonio De Sensi.
Nel corso della cerimonia, l’attrice del “Gruppottanta” Francesca Marchese ha letto una poesia di Primo Levi ed un brano tratto dal “Diario di Anna Frank”.
Dal racconto, sempre di Primo Levi “Se questo è un uomo”, è stato tratto, invece, il brano letto da una studentessa dell’Istituto “Mancini”.
Il saluto dell’Albeghiero, che ha promosso l’iniziativa, è stato portato dal dirigente scolastico Luigi Reda. Tra i propositi del dirigente scolastico e della prof.ssa Valentini, che ha coordinato il progetto relativo alla giornata della memoria e che già dal 2008 ha promosso una raccolta di firme per l’intitolazione a Sergio De Simone del giardino di via dell’Autostazione, c’è quello di far sì che, con l’aiuto dell’Assessore alla formazione della coscienza civica Marina Machì, si possa provvedere presto, magari anche in occasione del prossimo anniversario, il 20 aprile, del massacro della scuola di Amburgo, a collocare una targa che ricordi la storia del piccolo Sergio e di tutte le vittime della Shoah.
“Sentivamo il bisogno – ci ha confidato la prof.ssa Francesca Valentini – di fare qualcosa di diverso e di meno scontato per celebrare la giornata della memoria. Ci è sembrato che il contenuto di questo gesto (la deposizione delle piccole corone nel giardino della memoria intitolato a Sergio De Simone) potesse essere la giusta testimonianza di come la città deve agire per ricordare degnamente, senza azioni e parole roboanti, le vittime dell’Olocausto. Ora vorremmo – ha aggiunto – che ci si prendesse cura quotidianamente di questo giardino.”
Ed un passo importante in questa direzione sembra essere già avvenuto. Il responsabile di un’azienda, la “MG Pneumatici”, che ha sede di fronte al giardino, si è assunto l’onere, da oggi, di adottarlo e di curarlo gratuitamente.






 

Autore: Giuseppe Di Donna