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Conferenza Stampa del Sindaco: "Il Pse distribuisce fac-simili falsi"

06 giu 2005
(6/6) (UfficioStampa) - “Oggi è accaduto un fatto molto grave”. Inizia così una conferenza stampa del Sindaco Eva Catizone, organizzata in via d’urgenza questa mattina a Palazzo dei Bruzi.
Il Sindaco mostra ai giornalisti presenti una lettera pervenuta ad un cittadino di cui, per ovvi motivi di privacy, non sono state rese le generalità.
“Questa lettera della Camera dei Deputati contiene un kit elettorale – ha detto il Sindaco Catizone – che comprende un biglietto firmato dall’on. Giacomo Mancini e il facsimile di una scheda elettorale del Pse. Si tratta di una scheda riferita alle elezioni provinciali. C’è scritto il nome del candidato a Presidente, Mario Oliverio, e nello spazio relativo al candidato del Pse è stampata la scritta: ‘candidato al consiglio comunale’.
Questa è una menzogna. E’ una offesa per due istituzioni, Il Sindaco e il Consiglio Comunale, ma è soprattutto un imbroglio nei confronti dei cittadini elettori perché il voto del 12 e 13 giugno servirà a rinnovare il Consiglio Provinciale e non il Consiglio Comunale.
Qui c’è un problema di etica, reso ancor più grave dal fatto che viene commesso da chi siede in Parlamento ed è membro della Commissione Giustizia. E’ evidente – ha proseguito il Sindaco - che non siamo di fronte ad una nuova classe dirigente, ma dinanzi al vecchio che avanza. Ma Cosenza è una città libera, colta, capace di votare senza lasciarsi condizionare dagli inganni”.
Riguardo alle dichiarazioni riportate sulla stampa circa la possibilità di una mozione di sfiducia, il Sindaco ribadisce: “per presentare una mozione di sfiducia in Consiglio bastano 16 firme, poi ne occorrono 21 per votare quella mozione in Consiglio Comunale. Considerando il fatto che i rappresentanti del Centro Destra sono 12, evidentemente è indispensabile l’apporto di voti dal centro sinistra. Se ciò accadrà ce ne andremo tutti a casa. Verrà un Commissario e poi tutti dovranno prendersi le proprie responsabilità, sia politiche e sia nei confronti della città. Perché, è chiaro – prosegue Eva Catizone – che il Commissario non sarà obbligato a mantenere le Cooperative sociali, o la Città dei ragazzi o chissà cos’altro. Io, però, non sto chiedendo le dimissioni di nessuno. Piuttosto, mi chiedo: cosa accadrà se l’urna non dovesse dare il responso che qualcuno si augura? Una cosa è certa, la giunta è questa e non ho nessuna intenzione di cambiarla”.