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Il Centro ricerche biomediche per sopperire all' assenza di unità spinali nel Mezzogiorno

08 giu 2005
(8/6) (UfficioStampa) -
Dichiarazione dell’assessore Vincenzo Gallo sul progetto del Centro di ricerche biomediche.
“Il caso del trasferimento dell’on. Principe all’ Ospedale di Firenze, dove esiste una delle più accreditate Unità Spinali in Italia, ripropone anche il problema della carenza di questi centri di riabilitazione altamente specializzati nell’intero Mezzogiorno.
Secondo i dati forniti dallo stesso Ministero della Sanità e come precisato anche nel documento “Linee Guida per le Unità Spinali Unipolari”, approvato nella seduta del 29 aprile 2004 della Conferenza Stato-Regioni, “le unità spinali attive in Italia sono distribuite in modo disomogeneo nel territorio”, essendo presenti solo in “Veneto, Lombardia, Liguria, Piemonte, Umbria, Toscana , Sardegna”.
Da sottolineare che in Germania è operativa da qualche decennio una rete di unità spinali distribuita in tutto il Paese. In Svizzera è stato realizzato di recente un centro che è di fatto una delle più grandi e attrezzate unità spinali d’Europa, dove lavorano 800 persone. E’ stato localizzato nei pressi di Zurigo ed è dotato di strutture sanitarie, sportive e sociali d’avanguardia, in grado di fornire un’assistenza integrata e una riabilitazione globale.
Dopo avere visitato questa struttura nel 1998, proposi al Comune di Cosenza, all’Azienda Ospedaliera e all’ASL di Cosenza e ad un consorzio di ricerca dell’Università della Calabria di realizzare un centro analogo nell’area di Cosenza, puntando non solo sull’assistenza specialistica, ma anche sulla ricerca e l’innovazione. Ciò viste le grandi opportunità offerte dalla nuove tecnologie.
Da sottolineare che la richiesta di finanziamento di uno studio di fattibilità di un centro di ricerche biomediche e di servizi integrati sanitari e sociali è stata presentata dai quattro soggetti proponenti alla Regione, che l’ha approvata e il CIPE nel 2000 ha anche concesso un cofinanziamento per l’elaborazione dello studio. Affidato tramite gara ad un gruppo di esperti nazionali ed internazionali, è stato consegnato all’Assessorato regionale alla Programmazione nel 2001. Prevede la realizzazione di strutture sanitarie, riabilitative, sportive e sociali nel Comune di Cosenza, e di un centro di ricerca nel campus dell’Università della Calabria, nel Comune di Rende, in grado di integrare le strutture già esistenti e di valorizzare le professionalità locali.
L’Amministrazione Comunale di Cosenza, nel settembre 2002, ha richiesto alla Regione nell’ambito del Programma di Sviluppo Urbano, di recente approvato, il finanziamento di una piscina per la riabilitazione e lo sport terapia, che costituisce solo il primo lotto degli interventi di sua competenza previsti nel progetto, che mi auguro possa essere interamente finanziato al più presto.”