L'Assessore alle Pari Opportunità e alle Politiche Femminili Felicita Cinnante e l'Assessore alle Politiche Scolastiche Maria Francesca Corigliano, in riferimento all'ordine del giorno presentato alla Camera dai deputati della Lega Bianchi Clerici, Lussana ed Ercole, con il quale si chiede al Governo di impegnarsi a studiare forme di incentivi per incoraggiare il reclutamento di insegnanti maschi nelle scuole, hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta: "La richiesta avanzata dalle tre parlamentari leghiste offende e mortifica le insegnanti che quotidianamente, con impegno e spirito di sacrificio reggono il peso e la responsabilità della formazione scolastica, tra le mille difficoltà che derivano anche e soprattutto dai continui tagli che vengono effettuati ai finanziamenti destinati alla scuola. Bianchi Clerici, Lussana ed Ercole, quando parlano di situazione favorita dall'orario di lavoro meno impegnativo rispetto allo svolgimento di altre professioni, ignorano che le insegnanti, oltre a curare una serie di attività didattiche multidisciplinari che si protraggono ben oltre il consueto orario di lezione, impiegano il proprio tempo nell'arco della giornata per i consigli di classe e di istituto che si tengono tradizionalmente nelle ore pomeridiane, oltre che per la correzione degli elaborati. Quello presentato dai parlamentari leghisti è un ordine del giorno da censurare che svilisce ulteriormente una categoria, quella degli insegnanti, che merita invece di essere incentivata e sostenuta. Invitiamo le rappresentanze sindacali alla mobilitazione affinché stigmatizzino tale presa di posizione, aspramente criticata anche da Maria Teresa Fagà, Consigliere Regionale di Parità, e sensibilizzino il Governo ad occuparsi delle vere problematiche che affliggono il mondo della scuola, per restituire dignità al ruolo dell'insegnante, di qualsiasi sesso egli sia". (Si allega copia dell'Ordine del Giorno) Si trasmette in allegato la copia dell'Ordine del Giorno 9/3387/28 presentato alla Camera a firma dei deputati Bianchi Clerici, Lussana ed Ercole. "Premesso che: negli ultimi decenni si è assistito all'accentuarsi della presenza femminile nel ruolo di insegnante, determinata anche dalla perdita di prestigio sociale ed economico che ha investito questa figura professionale; tale situazione è stata favorita dalla possibilità di conciliare l'impegno del lavoro e la famiglia, grazie all'orario di lavoro meno impegnativo rispetto ad altre professioni; tale fenomeno provoca delle ripercussioni nei processi educativi e di maturazione degli adolescenti, soprattutto maschi, a cui vengono a mancare modelli di riferimento e di imitazione necessari alla loro crescita; la Camera impegna il Governo a studiare forme di incentivi, costituzionalmente compatibili, al fine di incoraggiare il reclutamento di insegnanti maschi, in particolare nel ciclo secondario."
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