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Bilancio 2003: relazione del Vicesindaco Crea

26 mag 2009

Ci sarà anche un collegato, quest’anno, ad accompagnare il documento contabile di previsione dell’Amministrazione comunale, analogo a quello che, a livello nazionale, affianca la Finanziaria.

Lo ha reso noto ieri in Commissione Bilancio il vicesindaco ed assessore alle Finanze Sergio Crea, che ha svolto una dettagliata relazione sulle caratteristiche del bilancio 2003. Su questa base la Commissione già ad inizio della prossima settimana inizierà il proprio esame.

Il vicesindaco ha innanzitutto espresso la delusione degli amministratori per aver dovuto constatare che la prima Finanziaria varata dopo la riforma costituzionale che assegna maggiore autonomia funzionale e di risorse agli enti locali, non ha in alcun modo tenuto conto di questo elemento di federalismo basilare.

"Il Governo invece di dare nuove risorse, ne ha tolto e questo –ha rilevato Crea- risulta tanto più penalizzante per le regioni meridionali dove sono più bassi i tassi di reddito e soprattutto i tassi di occupazione. A questo si aggiungono le omissioni della Regione che ha lasciato fin qui lettera morta la propria Legge 24 del 2002 per il trasferimento di funzioni e risorse. Ciò nonostante e con evidenti sforzi e sacrifici, il bilancio comunale riesce a mantenere gli equilibri nella stessa misura dello scorso anno".

Il vicesindaco Crea ha spiegato che il primo obiettivo dell’Amministrazione è stato quello di non inasprire la pressione tributaria che, infatti, viene mantenuta immodificata per le quote Ici, Irpef, Cosap, Tarsu, imposta di pubblicità.

Inevitabile, invece, l’inasprimento della tariffa per il consumo di acqua, decretata da un provvedimento del commissario regionale per l’emergenza rifiuti in applicazione delle norme del patto stabilità. Si paga un 5% in più sia per il 2002 che per il 2003, ma il ricavato non va nelle casse comunali bensì in quelle regionali.

Nello stesso tempo, l’Amministrazione salvaguarda il livello di prestazioni sociali, mantenendo intatte tutte le agevolazioni previste negli anni scorsi per le famiglie disagiate sia per quanto riguarda l’ICI che IRPEF, Tarsu e tariffe idriche .

Altro obiettivo prioritario è stato il mantenimento dei livelli occupazionali, sia per i dipendenti che per le cooperative sociali e per tutte le altre cooperative che attualmente forniscono servizi importanti ai cittadini ed attraverso le quali è stata possibile la stabilizzazione degli Lsu e Lpu. Un risultato il cui rilievo assume la giusta luce se lo si confronta con quanto accade oggi nel mondo del lavoro in Calabria, con la perdita continua di posti, con le tensioni che oppongono ancora i lavoratori socialmente utili o di pubblica utilità rispetto alla Regione che non riesce a risolvere il loro problema.

Risultano poi incrementati gli interventi su scuola e cultura ed una particolare attenzione viene dedicata ai problemi del traffico anche con interventi di tipo strutturale, come il rifacimento del manto stradale della città.

Notevole spazio trovano nel bilancio la comunicazione, le nuove tecnologie, le attività economiche, la sanità e le pari opportunità, oltre che interessanti interventi sperimentali in materia di turismo colto.

Cospicua la previsione sul piano degli investimenti: le priorità vanno al completamento delle opere in corso (tra le tante: contratti di quartiere, ristrutturazione piazza Valdesi, parcheggi dell’area ex Caserma Garibaldi) e poi alla pedonalizzazione delle aree adiacenti piazza 11 settembre, alla messa in sicurezza di edifici scolastici di proprietà comunale, all’abbattimento delle barriere architettoniche, alla manutenzione straordinaria dei plessi comunali, ad interventi per la riqualificazione dei quartieri e delle periferie, all’abbellimento dell’arredo urbano, alla manutenzione straordinaria del sistema idrico e fognario. Si tratta di interventi del tutto coerenti con le linee programmatiche del sindaco e dell’Amministrazione.

Il vicesindaco Crea ha poi illustrato alcune novità di metodo, tra cui la prima riguarda il collegato al bilancio, un documento di indirizzo avente lo scopo precipuo della ottimizzazione delle risorse.

"In una prospettiva di riduzione dei finanziamenti provenienti dall’esterno – ha spiegato- dobbiamo razionalizzare le nostre risorse e soprattutto elevare il grado di produttività ed efficienza della struttura comunale, continuando un’opera di razionalizzazione che non può avere soste perché legata alla dinamica delle riforme tuttora in corso".

Previsto, tra l’altro, un attento monitoraggio dei consumi interni in particolare quelli energetici, ma anche di telefono, luce e così via. Il collegato al bilancio diventa, pertanto, esso stesso un obiettivo strategico perché centrale nel lavoro di razionalizzazione e recupero di risorse, grazie a disposizioni alle quali la struttura deve attenersi nella gestione delle proprie attività.

Ma sarà monitorata anche la situazione delle partecipazioni societarie con particolare riferimento ad Amaco, Vallecrati e Multiservizi, al fine di pervenire a un sistema di servizi che siano efficienti e realizzino l’equilibrio tra costo e benficio.

Riferendosi alla politica finanziaria degli anni futuri, il vicesindaco Crea ha poi detto che certamente saranno introdotte modifiche all’ attuale gestione dei servizi a domanda individuale che il Comune offre in grande quantità e con qualità notevole, come refezione scolastica, scuolabus, assistenza alle famiglie con disabili, assistenza pre e post scuola eccetera. Si cercherà di migliorarne l’efficienza, di consentirne la fruizione a tutte le categorie che ne manifestino bisogno, ma prevedendo anche una rimodulazione del sistema tariffario in modo che chi non ha problemi economici concorra in proporzione al reddito effettivo al pagamento dei servizi.

Altra novità di metodo è costituita dall’aver anticipato i tempi di presentazione della bozza di bilancio in modo da offrire a consiglieri comunali, circoscrizioni e organizzazioni sindacali la possibilità di valutare per tempo la proposta e di esprimere i rispettivi punti di vista di soggetti istituzionali e sociali, che vivono l’esigenza di utilizzare al meglio le risorse dispoinibili. E’ il primo passo verso un bilancio partecipato che troverà forme più incisive nei prossimi anni.

Infine, non si trascura la finanza innovativa.

"Si lavorerà alla totale riorganizzazione del sistema delle entrate attraverso la individuazione, se possibile, di un gestore unico che consenta di semplificare e snellire le procedure, di renderle trasparenti e di realizzare delle economie di scala a vantaggio dei costi della riscossione. Tutto questo sarà inquadrato nella elaborazione di una cartella unica del contribuente che dovrebbe vedere la luce già dal gennaio 2004.

La cartella sarà consegnata ogni inizio d’anno al cittadino che avrà dunque modo di conoscere il proprio carico individuale, potrà esprimere in tempo utile le sue osservazioni e pagare il dovuto quando e come vuole nel corso dei dodici mesi successivi. Questo sistema consentirebbe di fare affidamento su flussi costanti di entrate che eliminino o almeno riducano il rischio di ricorso a costose anticipazioni di tesoreria".

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