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Il Sindaco Mancini riceve l'Arcivescovo Mons. Agostino

25 mag 2009
Il benvenuto dell’istituzione comunale a Monsignor Giuseppe Agostino è stato dato questa mattina a Palazzo dei Bruzi dal Sindaco on. Giacomo Mancini, dalla Giunta, da consiglieri comunale e da dirigenti e dipendenti che hanno gremito il Salone di Rappresentanza. Mancini, nel rivolgere il suo benvenuto, ha innanzitutto auspicato che non si interrompa la tradizione di incontro tra Amministrazione e clero inaugurata da qualche anno con risultati soddisfacenti. Il sindaco ha poi espresso apprezzamento per le parole pronunciate da Monsignor Agostino all’atto della sua entrata in Cattadrale domenica scorsa. "E’ lo stesso linguaggio che parlano i cittadini, i quali chiedono "novità" alle istituzioni. Gli otri che abbiamo trovato in Comune -ha proseguito Mancini- erano vecchi. Stiamo cercando di rinnovarli e di mettere vino nuovo. La Calabria ha bisogno di togliersi di dosso la polvere che si è accumulata. I partiti non sempre hanno fatto il loro dovere, neppure il partito socialista. E la Chiesa non sempre ha dimostrato di voler rappresentare il nuovo. Bene ha fatto, dunque, monsignor Agostino a parlare di novità di cui hanno bisogno i cittadini." Mancini ha quindi accennato alla Cosenza di oggi "città che rivive, a cominciare dal centro storico, e che acquista un modo diverso e moderno di vedere le cose". Questo "alito nuovo" è in parte merito della Chiesa cosentina, quella del Monsignor Trabalzini cui è stata conferita la cittadinanza onoraria e dei suoi parroci. I progressi della città vanno rilevati anche perchè avvengono in una regione che tarda invece a trovare la strada della trasformazione e del progresso. "La Calabria -ha concluso il sindaco- deve avere istituzioni capaci ed uomini giusti." Nella sua risposta Monsignor Agostino ha sottolineato l’impegno della Chiesa, evangelico ed aperto alle istituzioni. "La Chiesa non ha il compito di fare politica e neppure di influenzarla -ha detto- ma di evangelizzarela, nel senso di annunziare la verità dell’uomo, affinchè la persona umana sia al centro di tutto, perchè venga perseguita ogni giustizia e sia ricercato lo sviluppo integrale, di tutti gli uomini.". "La Chiesa -ha proseguito- rispetta la laicità, l’autonomia delle realtà terrene, da non confondere -ha ammonito- con il laicismo, che è concezione individualistica e preclude ad ogni apertura ai valori spirituali. Il dialogo tra Chiesa ed istituzioni laiche deve poi storicizzarsi nell’incontro del vissuto, dell’uomo concreto". Ognuno ha il suo compito da svolgere. "Un’amministrazione civica ha il compito di ricercare il bene comune....Questa Amministrazione, da come mi ha dato cogliere, sta mostrando progettualità, stile, concretezza". Il compito della Chiesa "non è di fare supplenza, ma di impiantare servizi di umanizzazione per tutte le emarginazioni; animare nei credenti e sollecitarlo l’impegno sociale; saper essere convntamente, concretamente insieme non come incontro di vertici, ma realizzazione di convergenze operative per servire l’uomo, la storia, il domani." Le ultime parole Monsignor Agostino le ha dedicate agli amministratori, "facilmente giudicati, ma verso i quali, ordinariamente, si è presuntosamente esigenti e niene affatto collaboranti. Io, vostro umile Vescovo, vi offro, onorevoli amministratori,n Signor Sindaco, il conforto e l’incoraggiamento a non stancarvi ed indico il valore di santità che hanno tutte le incomprensioni, ricordandovi un celebre detto del Signore Gesù: "è meglio dare, anzicchè ricevere". (10.9.98)