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consiglio comunale commemora Cecchino Principe

07 nov 2008

Il Consiglio Comunale commemora Cecchino Principe

 

Interamente dedicata alla commemorazione dell'On.Francesco Principe la seduta del Consiglio comunale riunitosi nel pomeriggio di oggi e proseguito fino a sera.

In apertura di seduta il Presidente del Consiglio comunale Pietro Filippo ha chiesto all'assemblea di osservare un minuto di raccoglimento per onorare la memoria dell'On.Principe.

Quindi ha ripreso la parola lo stesso Presidente Filippo che ha ricordato i rapporti di amicizia personale e di affetto che lo legavano all'On.Francesco Principe.

"La sua statura politica - ha detto Filippo - è sotto gli occhi di tutti. Mi piace ricordare soprattutto - ha aggiunto-  gli insegnamenti appresi durante le conversazioni che ho intrattenuto con lui."

Il Presidente del Consiglio ha infine espresso i sentimenti della più affettuosa vicinanza alla famiglia dell'on.Principe.

Subito dopo il Presidente dell'assemblea ha preso la parola il Sindaco Salvatore Perugini.

 

L'intervento del Sindaco Perugini

 

"Credo di interpretare il sentimento diffuso di tutti esprimendo il più profondo cordoglio per la morte di Cecchino Principe, a nome mio, della giunta e di tutta la città. Così come esprimo un forte sentimento di amicizia, affetto e solidarietà ai figli Sandro, Carmela, Gaetano e a tutti i suoi cari.

Quando si deve ricordare una persona che ha ricoperto prestigiosi incarichi politici, viene da ricordare ciò che è stato e ciò che ha fatto. Cecchino Principe va ricordato come uomo, per la sua generosità, il suo altruismo, per il suo carattere in alcuni momenti burbero, ma, insieme, di grande equilibrio e di grande saggezza.

Ho vissuto particolari momenti insieme a lui e queste qualità e il suo modo di essere li ho sempre apprezzati. Ho vissuto una fase politico-amministrativa non lunga, ma intensa, di stima, un momento di crescita ed apprendimento. E' sicuramente stato un esempio e certamente continuerà ad esserlo. Generoso, altruista, una persona con la quale sul piano umano si riusciva a discutere alla pari. Credo che questo sia un tratto che debba essere ricordato prima di ogni altra cosa. Cecchino Principe è stato un grande dirigente di partito che ha contribuito a fare la storia del nostro Paese.

Un socialista appassionato e che non ha mai tradito i valori del suo credo e della sua appartenenza politica. Dirigente di livello nazionale, ad ogni livello in cui ha operato si è sempre contraddistinto per le sue qualità di grande acume politico. E' stato sicuramente un parlamentare che insieme a tanti altri parlamentari di questa terra che non ci sono più, ha speso la sua vita per la crescita e l'affermazione dei nostri territori, anche quando ha avuto incarichi di governo.

Si è sempre sentito parlamentare rappresentante di una intera regione e pur combattendo battaglie a volte dure per difendere i calabresi, non ha mai perso di vista la politica nazionale.

E' stato sicuramente un grande amministratore locale. Ha vissuto un'esperienza da Presidente della Regione Calabria ed anche in quella fase ha lavorato perché la politica del fare prevalesse sempre sulle chiacchiere della politica.

Io credo che il nome della città di Rende non si potrà mai dissociare dall'opera che Cecchino Principe ha svolto per lunghissimi anni in quel territorio. La tensione ideale verso il territorio che sentiva proprio non è mai venuta meno. Se oggi esiste un'importante area urbana che è quella che vede Cosenza e Rende punti di riferimento dell'area stessa, lo si deve alla sua intelligenza politica.

Sia come uomo che come dirigente politico , sia come parlamentare e uomo di governo e come Presidente della Regione e Sindaco connotava la sua azione di grandi entusiasmi e grandi passioni.

Il dato più saliente della sua ultima fase politica come Presidente del Consiglio Provinciale è stata la sua azione di suggerire alle nuove generazioni le strade del cammino politico le più giuste possibili, senza mai sconfinare in forme di paternalismo.

Ognuno di noi ha rispettato e rispetterà la sua figura per il suo modo schietto di porsi con gli altri. Se nella nostra area urbana c'è, al di là di Cosenza e Rende, una Università importante e che cresce, un grande merito bisogna riconoscerlo a lui e a tanti uomini illustri di questa terra che, seppure con connotazioni contrapposte, hanno operato in grande sinergia nel rispetto dei territori. Cecchino Principe rimarrà un esempio da seguire. Per queste ragioni, già da stasera assumiamo la decisione di intitolare a lui un luogo della nostra città."

 

 

Gli interventi dei Consiglieri comunali

 

Mimmo Frammartino (capogruppo PD) : "E' con profonda malinconia che voglio rendere omaggio a questo grande uomo calabrese che ci ha lasciati. Quando si accusa una perdita tanto grande occorre fermarsi a riflettere, con una consapevolezza nuova, sulle esperienze che ha vissuto e che da oggi faranno parte della nostra storia.

Il ricordo più forte che mi lega a lui, oltre ai tanti meriti che gli sono riconosciuti, è quello di aver conosciuto, grazie a lui, la passione politica pura che è stata l'essenza della sua vita. A lui va il merito di non averla mai svenduta, ma di averla elargita a quella gioventù di cui amava circondarsi.

Cecchino Principe è stato un gigante della politica calabrese, un faro e punto di riferimento costante perché sapeva farsi comprendere da tutti. Chi non ricorda i suoi comizi!

Chi non ricorda le sue invettive contro gli avversari politici!

Un leader che sapeva raccontare la sua storia che spesso si intrecciava con quella del Paese. Un grande comunicatore. Lavorare vicino a lui significava comprendere molte cose, che dietro ad una scelta amministrativa c'era sempre l'amore verso la propria terra.

Il grande merito di Francesco Principe è di aver realizzato quanto aveva sognato, anche a costo di scelte impopolari.

Alla sua memoria voglio dedicare un pensiero di Sandro Pertini: giunto al termine della mia giornata, volgendomi indietro a guardare il percorso compiuto, mi sembra di aver speso bene la mia vita."

 

Vittorio Cavalcanti : "E' difficile commemorare la sua dimensione umana. Cecchino Principe non è solo parte rilevante della Calabria e del socialismo. Identificarlo con la sua Rende è persino banale. Precursore e combattente insieme, fu sempre leale.

Un uomo dalle tante battaglie per il miglioramento delle condizioni dei più deboli ed interprete di un riformismo attivo.

Grande socialista e grande riformista. La mia prima occasione d'incontro con lui risale agli anni '70, quando lanciò l'idea di un grande intervento di edilizia popolare in quello che sarebbe poi diventato il quartiere Cep. Un modo il suo non convenzionale di intendere il ruolo di amministratore.

Non credo che Cecchino Principe sia l'ultimo socialista. Evidentemente Principe ha saputo lasciare una traccia indelebile per le nuove generazioni."

 

 

Francesco Incarnato: "Esprimo immenso cordoglio per la scomparsa di un grande socialista coerente ed esemplare. Lascia una traccia indelebile per il suo grande impegno politico di meridionalista convinto.

La Calabria è stata in cima alla sua agenda che era l'agenda dei bisogni. Non ha mai smesso di battersi per la soluzione dei problemi del Mezzogiorno.

Fu lui a volere l'Università. Se oggi si parla di area urbana lo dobbiamo a lui e ad altri socialisti che sono stati alla guida di Cosenza e Rende.

E' stato lui a creare quella magnifica realtà urbanistica che è Rende in un periodo in cui l'abusivismo edilizio l'ha fatta da padrone. Un leone del socialismo italiano. Se ne va un pezzo importante della storia socialista d'Italia.

Aveva una concezione nobile della politica che considerava al servizio dell'uomo.

Lo ricorderemo con orgoglio come maestro di vita, seguendone l'esempio."

 

Cataldo Savastano: "Sottolineo un aspetto fondamentale dell'uomo e del politico: probo, dalle virtù eccelse, collocato per dna nella tradizione dell'umanesimo socialista, schierato a favore dei più deboli, pragmatico. Ne è riprova la sua lunga azione politico-istituzionale.

Ebbe l'intuizione di istituire la grande Università sulle colline di Arcavacata.

Un uomo che fino alla fine è rimasto coerente con la sua estrazione ed ideologia politica e fortemente legato alle sue tradizioni di grande socialista.

Ha saputo con la sua determinata azione politica ed umana dare un contributo più che importante alla nostra terra e al nostro Paese."

 

Massimo Commodaro: "Grazie a Cecchino Proncipe per l'esempio che ci ha dato. Sarebbe lungo l'elenco delle opere che ci ha lasciato. Tra queste l'Università. Tanti gli insegnamenti. Ogni giovane dovrebbe leggere i carteggi epistolari tra lui e Mancini per capire cos'è la politica.

Un Sindaco lungimirante, sempre accanto a chi erogava servizi educativi di qualità.

Sognava per Rende standard europei. Quel sogno, grazie alla sua opera, è diventato realtà."

 

Marco Ambrogio: "Mi ha colpito la sua maestosa cultura ed il fatto che fosse un uomo particolarmente innamorato della sua laurea. Da Principe veniva sempre un invito alla cultura ed alla lettura che potevano essere un'arma in più nella vita. E poi ricordo l'affetto che lo legava alla sua gente.

Per tutti, ma soprattutto per noi giovani, rimarrà un grande esempio."

 

Gianluca Greco: "Cecchino, uno di noi. Ha vissuto intensamente la sua vita nella politica e per la politica.

Una intelligenza raffinata al servizio della comunità, lungimirante e concreto nelle sue battaglie. E' riuscito insieme ad altri grandi uomini a contrastare in passato le invasioni dei barbari che volevano martoriare la nostra regione.

Cecchino è stato un leader politico riconosciuto da tutti, un uomo giusto per le fasce deboli che andavano difese e garantite.

L'ultimo dei Mohicani. Un uomo straordinario. Un politico di razza, oggi purtroppo in via di estinzione.

Oggi non gli diciamo addio, ma grazie."

 

Andrea Falbo: "Rende, Cosenza e la Calabria tutta piangono un grande uomo ed un ineguagliabile politico, un socialista vero. La Calabria e soprattutto i giovani perdono una guida insostituibile da cui trarre enorme insegnamento."

 

Roberto Bartolomeo: "Uomo politico di grande spessore a cui tanto deve la Calabria. Dopo Mancini se ne va un altro pilastro del socialismo nazionale.

L'auspicio è che entrambi siano da esempio per le nuove generazioni.

Principe si è speso fino alla fine con umiltà e disponibilità per la sua terra e per i suoi corregionali. Sarebbe bello che Principe e Mancini, accomunati dalla fede politica, potessero vedere perpetuato questo legame con l'intitolazione del tratto rendese del Viale Parco alla memoria di Principe. E' una proposta che sottopongo all'attenzione del Sindaco Bernaudo."

 

Massimo Bozzo: "Non ho avuto contatti, se non molto recenti, con l'On.Principe, ma voglio fare una proposta al Consiglio comunale che lo avrebbe trovato senz'altro d'accordo. Sulla stampa di oggi abbiamo letto che il bambino di 4 anni di Melito Porto Salvo colpito a giugno da un proiettile vagante tornerà domani a casa. La proposta che formulo è che il Consiglio invii un messaggio di auguri alla famiglia e lo inviti a venire nella città di Cosenza."

 

Dopo l'intervento commemorativo dei Consiglieri il Presidente Filippo ha sospeso i lavori per dieci minuti per consentire una riunione della conferenza dei capigruppo al termine della quale il Consigliere Antonio Ciacco ha presentato una mozione d'ordine nella quale ha proposto la sospensione della seduta in corso e la prosecuzione della stessa nei giorni 25 e 26 novembre con inizio di entrambe le sedute alle ore 9,00 per la trattazione di tutte le questioni già iscritte e delle altre che dovessero nel frattempo essere aggiunte all'ordine del giorno.

La proposta di Ciacco ha previsto anche di convocare il Consiglio per il 28 novembre, alle ore 15,00, in prima convocazione ed il 29 novembre, sempre alle 15,00, in seconda convocazione per la trattazione delle pratiche di assestamento di bilancio e delle questioni residuate dalle discussioni programmate per il 25 e 26 novembre.

Il Consigliere Greco è intervenuto per proporre un emendamento alla proposta di Ciacco  essendo in disaccordo con la prosecuzione del Consiglio e chiedendo invece una riconvocazione per inserire all'ordine del giorno anche la discussione sulle linee programmatiche e di espungere dallo stesso ordine del giorno tutte le pratiche già inserite una volta e mai trattate, fatta salva la possibilità per i consiglieri che ne avevano chiesto l'inserimento a suo tempo di riproporle qualora avessero ancora interesse alla trattazione.

L'emendamento del Consigliere Saverio Greco è stato respinto con 14 voti contrari, 6 a favore e 4 astenuti.

La proposta del Consigliere Ciacco è stata, invece, approvata con 21 voti a favore e 4 astensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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