Home Page » Canali » Archivi » Notizie » Archivio Comunicati Stampa

Invasioni di cinema, tra box office, film d'autore e Taiwan

02 ago 2011

Successi del box office, film italiani d'autore e un'ampia finestra su Taiwan.

L'omaggio che il Festival di "Invasioni" dedica alla settima arte, dal titolo più che emblematico, "Cinema...amore mio", coniuga ad agosto il puro intrattenimento con il cinema italiano d'autore, senza rinunciare ad esplorare territori solitamente appannaggio del pubblico cinefilo, che stavolta e consapevolmente diventano, per volontà degli organizzatori, oggetto di osservazione anche dei cosentini che risiedono in alcuni quartieri della città, come via Popilia o San Vito Alto, potenziali fruitori di una contaminazione tra stili e linguaggi per la quale val la pena pensare ad una città unica, sia pure nelle diversità di contesto.

E così, in queste sere d'agosto, capiterà di assistere a film campioni d'incasso al botteghino della passata stagione cinematografica come "Benvenuti al Sud" di Luca Miniero, con Claudio Bisio ed Angela Finocchiaro (19 agosto, ore 21,30, San Vito Alto - giardino "Donato Arena"),  "Che bella giornata" di Gennaro Nunziante, con Checco Zalone (12 agosto - ore 21,30 - via Popilia- Anfiteatro II Circoscrizione) o "Qualunquemente" di Giulio Manfredonia, con Antonio Albanese (26 agosto - ore 21,30 - Anfiteatro via Popilia).

Il programma comprende anche  capolavori assoluti del cinema italiano come "Senso" di Luchino Visconti ( 13 agosto- ore 21,30 , sempre a via Popilia e sempre nell'anfiteatro della II circoscrizione) o, ancora, alcuni dei film che raccontano la travagliata nascita dell'Unità d'Italia, considerato che il Festival delle Invasioni  è dedicato anche ai 150 anni della storia del Paese: "I Vicerè" di Roberto Faenza (20 agosto - ore21,30 - San Vito Alto - giardino "Donato Arena") e "Noi credevamo" di Mario Martone, vincitore di ben 7 David di Donatello, tra cui quello per il miglior film (3 settembre - ore 21,30 - Piazza dei Bruzi).

Ma la vera sorpresa di "Cinema...amore mio" è la finestra che "Invasioni" aprirà sul cinema di Taiwan. 7 film in tutto che ci faranno entrare in contatto con una cinematografia per molti versi poco conosciuta, ma che può contare su una nuova generazione di registi, meno attenti alle questioni politiche e alla critica sociale, ma più sensibili all'introspezione e al racconto dei sentimenti dei loro protagonisti. "I loro film - come sottolinea Peggy Chiao, notissima produttrice ed esperta di cinema cinese che ha contribuito a selezionarli - riflettono le carenze della società taiwanese e la sfiducia delle nuove generazioni verso la famiglia e le autorità".   

Il focus di "Invasioni" su Taiwan sarà aperto giovedì 4 agosto, alle 21,30, da "HEAR ME" (Ting Sou-Ascoltami), di Fen-fen Cheng (San Vito Alto- giardino Donato Arena).

Gli altri film taiwanesi in programmazione sono: "FANTÔME, OÙ  ES-TU?" (Ku Ma / Fantasma, Dove Sei?) di Shaudi Wang ( 11 agosto - ore 21,30 - Via Popilia Anfiteatro II Circoscrizione); "ISLAND ETUDE" (Lian Xi Q Ku Mau / Étude dell'isola), di Chen Hying-en (18 agosto, ore 21,30  - San Vito Alto - giardino Donato Arena); "CAPE N.7" (Hai Jiao Qi Hao / Promontorio N°7) di Wei Te-sheng

( 25 agosto - ore 21,30 - Via Popilia - Anfiteatro II Circoscrizione) e, a seguire,  "TERRORIZERS" (Kong Bu Fen Zi- Terrorizzati), di Yang Edward; "NO PUEDO VIVIR SIN TI" (Cannot Live Without You / Non Posso Vivere Senza Te), di Leon Dai (27 agosto - ore 21,30 - Via Popilia - Anfiteatro II Circoscrizione); "PARKING" (Ting Che / Parcheggiare), di Chung Mon-hong (1 settembre - ore 21,30 - Piazza dei Bruzi).

Tutti i film taiwanesi sono stati per l'occasione sottotitolati in italiano.

A parte il focus su Taiwan, completano il quadro dei film della rassegna "Cinema...amore mio" "Femmine contro maschi" di Fausto Brizzi (5 agosto - ore 21,30 - San Vito Alto - giardino Donato Arena); "Un giorno della vita", con Maria Grazia Cucinotta e Alessandro Haber, un accorato omaggio al mondo del cinema del regista cosentino Giuseppe Papasso, alla sua opera prima, ambientata nella Basilicata del 1964 (6 agosto - ore 21,30 - San Vito Alto - giardino Donato Arena) e "La maglietta rossa", di Mimmo Calopresti (2 settembre - ore 21,30 - Piazza dei Bruzi) un documentario-intervista al tennista Adriano Panatta, attraverso cui viene evocata la finale di Coppa Davis, del 1976, tra Italia e Cile, passata alla storia non solo per la vittoria dell'Italia, ma anche per il gesto di Panatta che provocatoriamente indossò una maglietta rossa, convincendo il suo compagno di doppio, Paolo Bertolucci, a fare altrettanto. Nel Cile del generale Pinochet il gesto assunse un particolare significato.

Sempre il 2 settembre, dopo il documentario di Calopresti, proiezione, in Piazza dei Bruzi, del film di Nicola De Orsola, "Vorrei vederti ballare", girato a Cosenza e dintorni.