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Musica folk e cinema nel sabato di Invasioni

05 ago 2011

Prosegue domani, sabato 6 agosto, il giro del gruppo musicale "Cosenza folk" nelle contrade e frazioni della città. Dopo l'esibizione di domenica scorsa a Caricchio, il gruppo sarà domani, alle 21,30, a Donnici Inferiore.

Fondato nel 2007 da Pino, Pasqualina e Katiuscia Artese, da Franco Belsito, Palmina Mauro e Massimo Mannelli, il "Cosenza folk" si pone come ambasciatore della cultura musicale calabrese, attraverso l'attento recupero di canti, balli e costumi tradizionali propri della cosentinità.

Nutrita la composizione del gruppo, formato da 10 folklorine, un ballerino, 5 musicisti e 3 cantanti (Pino Artese, Marianna Esposito e Michele Esposito).

Tra i musicisti, Mario Pietramala (chitarra e mandolino), Franco Falcone, Luca Caruso e Francesco Scalercio (fisarmoniche) e Umberto Coppola (tastiere).

 

 

Cinema...amore mio. Sempre domani, sabato 6 agosto,la rassegna cinematografica di "Invasioni" propone il film "Un giorno della vita", con Maria Grazia Cucinotta e Alessandro Haber, un accorato omaggio al mondo del cinema del regista cosentino Giuseppe Papasso, alla sua opera prima, ambientata nella Basilicata del 1964.

Il film sarà proiettato alle  ore 21,30 a  San Vito Alto  nel cortile della scuola elementare di via Saverio Albo, vicino al giardino "Donato Arena."

Il film di Papasso è la storia del piccolo Salvatore (l'attore è il giovanissimo Matteo Basso) che a dodici anni finisce in riformatorio a causa della sua divorante passione per il cinema. Una passione che lo spinge a raggiungere ogni giorno in bicicletta, insieme agli amici Alessio e Caterina, il paese vicino al suo per poter assistere ai film di una saletta di terza visione. Salvatore deve poi affrontare quotidianamente l'ostilità di suo padre, un contadino comunista che vede come fumo negli occhi la passione del figlio. Un giorno, l'annuncio della vendita di un vecchio proiettore 16 mm fa nascere in Salvatore l'idea di creare un piccolo cinema. Il progetto però ha una falla: la mancanza assoluta di denaro. Salvatore acquista il proiettore sottraendo alle casse della locale sezione del Partito comunista i soldi raccolti tra i militanti per inviare una delegazione ai funerali di Togliatti. La felicità dei ragazzi dura poco: le faccende degli adulti, le beghe politiche del paese, andando a intrecciarsi con il loro ingenuo sogno, portano alla scoperta del furto di Salvatore.