Antonante, in vista dell'apertura della stagione lirica, auspica l'intensificazione della collaborazione tra Rendano, Politeama e Cilea
"Finalmente ci siamo. Giovedì si parte e la nuova stagione lirica del "Rendano" vedrà la luce. L'augurio è che questa nuova collaborazione con la Fondazione Politeama di Catanzaro per l'opera "Il Barbiere di Siviglia", nella versione particolarmente stuzzicante ed innovativa di Mimmo Calopresti, possa essere l'inizio di un nuovo percorso che i 3 teatri calabresi ("Politeama", "Rendano" e "Cilea") stanno immaginando di riprendere insieme per gli anni a venire"
Lo afferma il Direttore Artistico del Teatro "Rendano" Antonello Antonante in previsione dell'apertura ufficiale della nuova stagione lirica del "Rendano" di Cosenza fissata per giovedì 13 novembre, alle ore 20,30, proprio con l'opera di Gioachino Rossini "Il Barbiere di Siviglia".
"Una collaborazione tra i 3 teatri di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria - prosegue Antonante - che dovrà estrinsecarsi non solo e non tanto sugli spettacoli, ma anche su un progetto più complessivo che possa vederli impegnati sulla produzione, sulla programmazione e sulla promozione della cultura e del Teatro tutto.
Consideriamo la stagione che si aprirà ufficialmente giovedì come una stagione di passaggio, proiettata verso il 2009 che, come è a tutti noto, sarà l'anno del centenario del "Rendano", ma anche l'anno delle celebrazioni telesiane, senza però dimenticare quanto è stato fatto negli ultimi due anni dall'Amministrazione comunale e da questa Direzione artistica nel campo della lirica: il "Moz'Art Project" che ha avuto il riconoscimento del Mozarteum di Salisburgo come uno dei progetti più interessanti delle celebrazioni dedicate al geniale compositore austriaco, e poi la stagione dello scorso anno dedicata alla fiaba con le opere "La Bella dormente nel bosco" della quale nei prossimi mesi sarà presentato il dvd prodotto dalla prestigiosa casa discografica "Dongiovanni" di Bologna, "Turandot" di Puccini e "Cenerentola" di Rossini.
In una contingenza finanziaria che non risparmia nessuno degli enti lirici italiani, fatto salvo il Teatro alla Scala di Milano (basta leggere lo sfogo di Sergio Cofferati, Sindaco di Bologna ed appassionato melomane ieri sulla stampa nazionale), il Rendano di Cosenza, nonostante tutto e pur seguitando ad operare nelle difficoltà del momento, è riuscito comunque ad assicurare una stagione interessante.
Anche per questa situazione di difficoltà - chiude il suo intervento il Direttore artistico del "Rendano" invitiamo gli spettatori abituali, gli appassionati ed i giovani ad essere presenti alla "prima" del "Barbiere di Siviglia" di giovedì prossimo."
Anche il Sindaco Salvatore Perugini ha sottolineato la necessità di far avvicinare il pubblico più giovane alla fruizione dell'opera lirica.
L'esperienza dello scorso anno, che ci ha visto allestire le anteprime per le scuole, ci ha indotto a proseguire sulla strada intrapresa del fruttuoso rapporto con gli istituti scolastici della città, destinando 100 posti di galleria, suddivisi per le due recite del "Barbiere", agli studenti delle nostre scuole medie.
Riteniamo che questo sia comunque un segnale di continuità di un percorso che prevede la creazione di tutti i presupposti perché le giovani generazioni si abituino alla fruizione dell'opera lirica e della cultura nel senso più pieno del termine.
Il rapporto con le scuole va intensificato perché - non mi stancherò mai di ribadirlo - bisogna fare di tutto per far appassionare i nostri giovani che saranno i cittadini di domani."
Il Sindaco Perugini, estremamente compiaciuto e curioso di assistere all'allestimento del "Barbiere di Siviglia", firmato dal regista calabrese Mimmo Calopresti, ha avuto parole di apprezzamento nei confronti dei dirigenti della Fondazione "Politeama" Marcello Furriolo e Mario Foglietti per aver reso possibile questa sinergia tra i teatri di Catanzaro e Cosenza.
"Il fatto - ha aggiunto Perugini - che a firmare la regia di questa nuova versione del "Barbiere" sia un apprezzato regista della nostra Calabria come Mimmo Calopresti aggiunge motivi d'interesse maggiori e fa ulteriormente crescere l'attesa, tanto più che dai resoconti di stampa che ho letto l'allestimento si preannuncia non privo di autentiche sorprese."
