Sabato 22 novembre va in scena al Rendano di Cosenza, alle 21, lo spettacolo
X Racconti crudeli della giovinezza del GruppoMotus.Unico il biglietto che costa 6 euro.
Motus è stato fondato nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, strutturato sin dalle origini come nucleo di lavoro aperto alle ibridazioni fra arti e linguaggi.
La follia d'amore, i meccanismi artificiosi della seduzione, i limiti del corpo e la sua indagine hanno da sempre invaso le scene del gruppo: O.F. ovvero Orlando Furioso impunemente eseguito da Motus ('98), Orpheus Glance e Visio gloriosa (2000), il progetto Rooms ('02). Una lunga residenza in Francia ha condotto alle liriche d'amore di Pier Paolo Pasolini, alla sua irrinunciabile attrazione «per i corpi senz'anima» che popolano le notti delle periferie romane in Come un cane senza padrone ('03) e L'Ospite ('04). È stato poi con Rumore rosa ('06) che il tema dell'amore e dell'abbandono è stato ancor più sviscerato, con l'avvallo di alcuni stralci di dialogo furente da Le amare lacrime di Petra Von Kant, manuale d'amore universale e melodrammatico. Il 2006 ha visto anche un ritorno a Samuel Beckett, con la video-performance A place. That again, ispirata a All strange away, l'unico testo "pornografico" dello straordinario autore irlandese.
Per la Biennale Danza 2007, Motus ha dato avvio a X Racconti crudeli della giovinezza, progetto che ruota attorno ai temi della giovinezza e delle periferie urbane... e questa ricerca su rapporti-ribellioni fra generazioni ha condotto a un nuovo progetto ispirato alla figura di Antigone, che si svilupperà nel corso del 2009.