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Al Rendano regioni a confronto sulle stomie. Alla ricerca di uno standard nazionale.

19 set 2011
Un anniversario così importante come il 150° dell'Unità d'Italia può anche dare il la ad una altrettanto importante occasione di confronto su una problematica che in Italia coinvolge 75.000 persone - tanti sono i portatori di stomia - ma non offre uno standard uniforme in termini di servizi nelle varie regioni. Comincia da questa riflessione l'organizzazione, a Cosenza, di un convegno nazionale dedicato ai portatori di stomia (3500 ne sono censiti in Calabria) che sviluppa più l'aspetto sociale della questione che non quello medico. "Perché - come ha detto in conferenza stampa Giuseppe Sciacca che guida la F.A.I.S. (Federazione associazioni Incontinenti e Stomizzati) - difficilmente la persona stomizzata alza la testa". Come dire, le ricadute psicologiche di chi subisce un intervento così devastante - riferisce ancora Sciacca, accompagnato dal suo vice Stefano Piazza - sono di una portata tale che, immediatamente dopo l'intervento, che pure è l'unico modo per continuare a vivere - ci si isola, anche dalla propria famiglia". Immaginiamoci dal contesto sociale. Con queste premesse il convegno di Cosenza, 16 e 17 settembre al Teatro Rendano - patrocinato e supportato da due assessorati, quello alla salute pubblica di Carmine Vizza e quello alla solidarietà e coesione sociale di Alessandra De Rosa - identifica il suo obiettivo nella imprescindibile opera di sensibilizzazione che deve accompagnare la problematica, partendo non a caso dal Mezzogiorno d'Italia per confrontarsi con le altre regioni italiane. "Nessuna è un'isola felice - precisa ancora Sciacca - ma certamente da alcune possono venire spunti interessanti per arrivare a definire delle linee guida valide su tutto il territorio nazionale". A partire da questo obiettivo, Marina Perrotta, del direttivo regionale ACIS (Associazione Calabrese Incontinenti e Stomizzati), che si è fatta carico della organizzazione del convegno, puntualizza il tema, inequivocabile, "Parliamo di stomie. Regioni a confronto per un impegno unitario a favore delle persone stomizzate". Nello specifico il programma - che si svilupperà nella giornata di domani 17 settembre a partire dalle ore 9.30 - parte dal diritto di cittadinanza della persona stomizzata e, attraverso l'analisi delle criticità territoriali, vuole poi cogliere le esperienze positive e da lì giungere alla definizione di uno standard. Anche alle nostre latitudini non mancano delle buone pratiche, e non esita a sottolinearlo il Presidente dell'ACIS Giuseppe Venneri quando parla di ambulatori in provincia di Cosenza che seguono con attenzione i portatori di stomia. Dal canto suo l'Amministrazione comunale si offre a sostegno della iniziativa "perché pur non avendo competenza diretta in materia sanitaria - afferma l'assessore Vizza - avvertiamo forte il ruolo di responsabilità che ci viene dalla tutela di soggetti diversamente abili". Su questo aspetto si sofferma anche l'assessore De Rosa alla quale piace evidenziare "il contributo che una persona stomizzata può sicuramente dare alla società e nell'ambiente di lavoro". L'apertura di questa sera sarà dedicata essenzialmente all'accoglienza e prevede alle 18.00 il saluto dell'Arcivescovo di Cosenza Monsignore Salvatore Nunnari. La serata offre invece un concerto della banda musicale "Francesco Curcio" Città di Amantea.