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Dimensionamento scolastico: replica dell'assessore Lucente

15 dic 2008
 

Replica dell'assessore Maria Lucente alla nota "Scuola smembrata. Complimenti assessore ha vinto la sua battaglia", pubblicato oggi sulla pagina di Cosenza.

"Che la questione del dimensionamento scolastico potesse assumere una carica virulenta era prevedibile: questo era il risultato che qualcuno voleva ottenere.

L'operato dell'Amministrazione comunale si è basato sui criteri e sugli strumenti indicati dalla normativa vigente attraverso congrue garanzie procedurali (incontri con dirigenti scolastici, Circoscrizioni cittadine, Commissioni consiliari, Amministrazione provinciale, sindacati), che hanno potenziato quei principi di equità, trasparenza, legalità e democrazia, cui l'Amministrazione comunale anche in questo caso si è ispirata. Questo è stato compreso nei vari incontri da tutti gli interlocutori interessati, tranne dal Circolo più grosso della città che, consapevole di doversi anch'esso adeguare alla complessiva operazione di razionalizzazione scolastica, ha reagito preventivamente adottando la strada della confusione, della scorretta informazione e cosa più grave, dell'ingiustificato e incomprensibile attacco personale. L'ultimo, ricevuto dalla Vice Presidente del Consiglio d'Istituto dell' VIII Circolo, mi ha lasciato dolorosamente allibita: un'accozzaglia di travisamenti, accuse miste a melensa retorica per riferire di una mia telefonata fatta il 9 dicembre scorso. Ho telefonato ad una persona che ritenevo di conoscere e, soprattutto, alla Vice Presidente del Consiglio d'Istituto, alla quale, dopo avere spiegato che, in ragione delle diverse aggregazioni scolastiche in città, nessun alunno sarebbe stato costretto a lasciare il proprio edificio scolastico e i propri docenti, chiedevo gentilmente di rassicurare i genitori e, nel contempo, di organizzare, nei modi e nei luoghi che ritenesse più idonei, un'assemblea degli stessi in cui avrei potuto fornire le spiegazioni necessarie e le informazioni corrette.

Così ci siamo lasciate, tra saluti e "a ben rivederci", in attesa di questo incontro. Mi sono invece ritrovata in quello che dal giornale è stato chiamato "sfogo" in una dimensione rozza e illogica, che non mi appartiene e che offende e lede fortemente la mia storia professionale e politica, oltre che la mia personalità.

Già nella nota del 6 dicembre la Vice Presidente parlava di grande conflitto d'interesse e in quella del 15 dicembre ha appesantito ulteriormente la questione insinuando altri dubbi sulla correttezza della mia azione amministrativa, a fronte dei quali l'esigenza di tutelarsi in altre sedi è affiorata, come affiorerebbe in ogni persona e/o amministratore che non vuole vedere intaccata la propria onorabilità.

La dinamica reale dei fatti sulla vicenda, tra l'altro rintracciabile, oltre che negli atti anche nelle note stampa che hanno costellato la cronaca cittadina, dimostra che si sta tenacemente sferrando un attacco, ormai quotidiano, che chiama in causa anche il ruolo della Dirigente dell'VIII Circolo. Un ruolo così delicato si caratterizza, in sintesi estrema, nella capacità di saper governare eventi e situazioni che coinvolgono la propria istituzione. Quindi, a fronte delle preoccupazioni e delle proteste dei genitori, sarebbe stato corretto pretendere un incontro con l'Amministrazione comunale per un confronto sereno e costruttivo, mirato soprattutto a controllare l'ingiustificato allarme creato da qualcuno.

Infatti, ritengo che in tutti i passaggi della vita sociale e istituzionale si debba agire con razionalità, linearità ed equilibrio, da parte di tutti.

Per quello che mi riguarda, so di svolgere con scrupolo, privilegiando un metodo di coinvolgimento e concertazione ampia e capillare, la mia attività di amministratore pubblico, mai contro qualcuno, ma sempre a vantaggio dell'interesse generale, il che spesso non tutela - come in questo caso- da attacchi personali, aggressività pesanti, a volte anche più amari di altri tipi di intimidazione.

Questa nota non si rivolge tanto ai soggetti artefici di questa vicenda - altre sarebbero le sedi - bensì ai cittadini, che restano i miei interlocutori privilegiati in quanto a loro devo informazioni sul mio operato di amministratore in virtù di quel forte, consolidato rapporto di stima e di fiducia che si è rinnovato negli anni attraverso un gratificante consenso elettorale".