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Grande partecipazione alla prima giornata di Invasioni

19 lug 2011

La prima giornata di Invasioni a Cosenza 2011, che coinvolge in particolare il centro storico della città, ieri pomeriggio ha aperto con una mostra di poesia dedicata al silenzio, nel Chiostro di San Domenico, teatro- scenario del Real Monastero dei PP. Domenicani.

La kermesse dal titolo "Silenzio! Arte/ Architettura/ Poetiche Contemporanee, organizzata da Anna Lauria (curatrice della rassegna poetica) e da Eugenio Anselmo (architetto e curatore dei lavori del Chiostro) ha scelto la forza evocativa della parola in forma poetica come espressione artistica che coinvolge gli spazi, intesi come luogo di riflessione.

Nel corso della rassegna sull'architettura del silenzio attraverso la Poesia, sono stati coinvolti diversi poeti calabresi quali Anna Lauria, Franco Cirò, Anna Petrungaro, Silvana Palazzo, Eugenio Nastasi ed il poeta vernacoliere cosentino Ciccio De Rose, che si sono succeduti nella di lettura. La prima parte dello spettacolo è stata rivolta alla celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia mentre la seconda parte di letture si è posta in sintonia con la rassegna: il luogo di lettura come stanza del silenzio.

Evento unico, oltre che altamente suggestivo, in quanto il Chiostro di San Domenico è il solo luogo ad ospitare una rassegna di questo genere dove poesia, musica ed installazioni visive sul linguaggio del corpo sono sintesi di un'esperienza che coinvolge lo spazio ed il tempo della visita.

La performance poetica ha trovato, poi, la sua conclusione con l'ingresso nel Chiostro della band musicale da strada "Takabum itinerante", che con la sua musica ha accompagnato i passanti verso Piazza Duomo, dove la serata è proseguita con Alessandro  Bergonzoni.

Nel suo monologo, preparato appositamente per l'evento cittadino,  l'artista bolognese ha toccato diversi temi di attualità partendo dal concetto di "invasione".

Dopo la performance di Bergonzoni, spazio alla musica in piazza XV Marzo, dove si è esibita la Banda Musicale della Polizia di Stato.

Costituita nel 1928 sotto la guida del Maestro Giulio Andrea Marchesini, la Banda Musicale della Polizia di Stato vanta, in un organico di 103 elementi, oltre ai fiati e percussioni, il pianoforte e la chitarra.

L'alto profilo artistico delle sue interpretazioni e la qualità dei programmi proposti, la qualificano tra le migliori orchestre di fiati internazionali.

Sotto la guida del Maestro Maurizio Billi, il Complesso ha raggiunto livelli di indiscussa qualità testimoniata da registrazioni discografiche che hanno ottenuto unanimi consensi.

Nella serata di ieri la Banda ha eseguito un repertorio di musica classica e contemporanea rivisitando, brani noti di Giuseppe Verdi, "La Battaglia di Legnano" e "Marcia Trionfale e Finale" dall'Aida; di Philip SPARKE, Two Part Invention, con Matteo Caramaschi e Luciano De Luca, euphonium solisti; di Nino ROTA, Amarcord Fellini (fantasia su temi musicali di film felliniani); di Roberto MOLINELLI, Pictures from New York, for Alto Sax and Symphonic Band (Gabriele Francioli, sax contralto solista, elab. Maurizio Billi).

Chiusura di concerto con  "Il Canto degli Italiani" di Michele Novaro..

Sempre musica, ma questa volta per ballare, in villa Vecchia, dove  l'Anfiteatro, si è offerto come singolare luogo di esibizione per il dj set curato da Marco Bamba.