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Trasferimento ex LSU-LPU da protezione civile di Cosenza: per Covelli "provvedimento inopportuno"

16 dic 2008

 

L'assessore del Comune di Cosenza Damiano Covelli, titolare della delega alla Protezione Civile, interviene con preoccupazione in merito alla notizia secondo la quale i lavoratori ex LSU-LPU che stanno operando negli uffici regionali della Protezione Civile di Cosenza starebbero ricevendo lettera di trasferimento sulla sede di Catanzaro.

"E' una scelta rispetto alla quale non posso che esprimere disaccordo - dichiara l'ass. Covelli - non comprendendo a che cosa servirebbe avere a Cosenza una sede regionale di Protezione Civile senza le necessarie risorse umane, ed in considerazione del fatto che la nostra provincia, quella geograficamente più estesa, subirebbe il ridimensionamento eccessivo di un servizio invece indispensabile".

L'assessore alla Protezione Civile del Comune di Cosenza ricorda come proprio in questi ultimi giorni si sia riusciti a limitare i danni creati dalle piogge battenti, proprio grazie ad una straordinaria collaborazione tra Comune e Protezione Civile regionale.

"A tutti i lavoratori voglio esprimere amicizia e ringraziamento - afferma a questo proposito Covelli -  per come si sono adoperati con solerzia e competenza per aiutarci in un momento di grande allerta meteorologica, tra l'altro non ancora concluso".

Damiano Covelli non può poi fare a meno di rilevare una evidente contraddizione. "Non capisco - afferma l'amministratore di Palazzo dei Bruzi - come si concilino la scelta di trasferire a Catanzaro i lavoratori ed il finanziamento di 600.000 euro che ci è stato concesso per la realizzazione a Cosenza del Centro Operativo di Protezione Civile regionale, per non parlare del Piano di Protezione Civile di cui ci siamo tempestivamente dotati".

"Esprimo allora l'auspicio - conclude l'ass. Covelli - che questo provvedimento venga rivisto dalla Giunta regionale, certo che il Presidente Loiero riserverà la giusta attenzione - anche alla luce di quanto appena accaduto -  alla provincia di Cosenza nella consapevolezza che un servizio come quello di Protezione Civile, anche per le motivazioni logistiche sopra espresse, non possa essere assolutamente depotenziato e, peggio ancora, decentrato".