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presentata seconda edizione premio mario gallo

28 ott 2008

Presentata la seconda edizione del Premio "Mario Gallo". Tra gli ospiti d'eccezione il grande regista lituano Sarunas Bartas

 

Saranno il regista lituano Sarunas Bartas, il fotografo e documentarista calabrese Mario Carbone e lo sceneggiatore Nicola Badalucco a ricevere lunedì prossimo 3 novembre, nel corso della cerimonia ufficiale di consegna in programma nella Sala "Quintieri" del Teatro "Rendano" di Cosenza, i riconoscimenti intitolati alla memoria del produttore calabrese, nativo di Rovito, Mario Gallo.

La seconda edizione del Premio "Mario Gallo", trasferito da quest'anno da Rovito a Cosenza ed in programma da venerdì 31 ottobre a lunedì 3 novembre nella città dei Bruzi, è stato presentato questa mattina alla stampa alla Casa delle Culture, alla presenza dell'Assessore comunale al turismo ed alle attività economiche e produttive Maria Rosa Vuono, di Eugenio Attanasio e Giovanni Scarfò, rispettivamente  Presidente e Direttore della Cineteca della Calabria che ha organizzato l'evento con il sostegno del Ministero dei Beni culturali ed il patrocinio del Comune di Cosenza.

L'incontro con la stampa è stato introdotto e moderato da Francesca Marchese, responsabile delle relazioni esterne della Cineteca della Calabria.

Il Premio "Mario Gallo", intitolato ad uno dei più significativi produttori del cinema italiano, protagonista di una delle stagioni più feconde e qualitativamente più importanti della settima arte nel nostro Paese, sarà aperto, venerdì 31 ottobre, alle ore 17,00, dalla inaugurazione, alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Cosenza, della mostra fotografica "Mario Carbone/Sud del Mondo" che raggruppa gli scatti più significativi dell'apprezzatissimo fotografo e documentarista, nato a San Sosti, in provincia di Cosenza.

Alle ore 18,00, seguirà, sempre alla Biblioteca Nazionale, la proiezione della prima parte del film "Il Cinema di Mario Carbone".

La Biblioteca Nazionale ospiterà nei giorni del Premio "Gallo" anche la mostra "La Calabria nel cinema" , a cura di Rita Fiordalisi, organizzata insieme alla Cineteca della Calabria.

Sabato 1 novembre il Premio "Mario Gallo" si trasferirà al Cinema San Nicola, dove, alle ore 19,00, sarà proiettato il film "Lontano da Dio e dagli uomini" del regista Sarunas Bartas, divenuto il simbolo del cinema lituano dei tempi recenti. Al termine della proiezione del film previsto un incontro con l'autore moderato da Francesca Marchese.

Di Saruna Bartas sarà proiettato, lunedì 3 novembre, alle ore 9,30, ma nel Piccolo Teatro dell'Università della Calabria, anche il film "Freedom". Seguirà la proiezione della seconda parte del film ""Il Cinema di Mario Carbone".

Il regista lituano ed il fotografo e documentarista Mario Carbone dopo la proiezione dei film incontreranno il pubblico. Previsti gli interventi del Prof.Roberto De Gaetano, Presidente del Corso di laurea in Dams e del Prof.Bruno Roberti, docente di Istituzioni di regia presso l'Università della Calabria.

Il Premio "Mario Gallo" vivrà il suo clou nel pomeriggio del 3 novembre quando nella Sala "Quintieri" del Teatro "Rendano" avrà luogo la cerimonia di consegna dei riconoscimenti, condotta da Francesca Marchese.

Soddisfazione per lo spostamento della sede del Premio "Mario Gallo" a Cosenza è stata espressa, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, dall'Assessore Maria Rosa Vuono che ha sottolineato come "il Premio Gallo rappresenta un patrimonio comune della città di Cosenza, della sua provincia, dell'area urbana, ma anche della Calabria intera."

L'Assessore Vuono ha esaltato anche il ruolo svolto dal produttore calabrese durante la meravigliosa stagione del cinema italiano che lo vide protagonista, "quando fare il produttore - ha affermato la Vuono - non significava soltanto avere a che fare con numeri e finanze, ma anche esprimere una forte capacità di relazione con il territorio da cui ci si doveva far accogliere. In passato la Calabria non è stata sempre teatro di set cinematografici, ma abbiamo, comunque, avuto testimonianze così eccellenti che hanno lasciato delle tracce sensibili. Mario Gallo ebbe la capacità di continuare a mantenere contatti frequenti con il suo territorio, con i suoi cineasti e cineamatori."

E la generosità con la quale Mario Gallo si concedeva a chiunque gli presentava un progetto culturale è stata evidenziata in conferenza stampa anche dal Presidente della Cineteca della Calabria Eugenio Attanasio. "Mario Gallo - ha precisato Attanasio - era persona di grande sensibilità ed attenzione per il mondo culturale."

Ricco di titoli eccezionali e memorabili il suo percorso produttivo che comprende tra i tanti, "Roma" di Federico Fellini, "La caduta degli dei" e "Morte a Venezia" di Luchino Visconti, "La tenda rossa" di Mickail Kalatazov, "L'udienza" di Marco Ferreri, "Il Portiere di notte" di Liliana Cavani, "Ecce Bombo" di Nanni Moretti.

"Abbiamo dato - ha detto ancora il Presidente della Cineteca calabrese - un respiro internazionale alle nostre iniziative. Lo dimostrano gli ospiti di assoluto rilievo della seconda edizione del Premio "Gallo". Siamo orgogliosi che questo evento contribuisca a far conoscere certo cinema internazionale, altrimenti relegato ai margini, come quello di Sarunas Bartas che figura tra i selezionati dal nostro comitato scientifico. Eguale dignità merita Mario Carbone che, nato come fotografo, si è via via affermato come profondo documentarista, autore del "Viaggio in Lucania" con Primo Levi e di due eccezionali reportages sull'alluvione di Firenze e sui fatti di Melissa che ne fanno a giusta ragione un autorevole testimone della storia sociale italiana."

Non meno importante il percorso dell'altro premiato, lo sceneggiatore Nicola Badalucco che lavorò moltissimo con Mario Gallo ai film più significativi prodotti da quest'ultimo.

"Produrre cultura, come faceva Mario Gallo, si può fare - ha poi sottolineato nel suo intervento il Direttore della Cineteca della Calabria Giovanni Scarfò, ma è necessario dare una spinta perché la produzione si faccia in modo organico, come accadeva una volta. Se si riuscisse a gettare le basi affinché si creino le professionalità giuste per una produzione di qualità, faremmo contento Mario Gallo che tanto si era battuto per un vero e proprio stile produttivo. Altrimenti il rischio che si corre è che, tolti i Garrone o i Sorrentino, ciò che resta nel nostro cinema è un prodotto televisivo o paratelevisivo."