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Progetto BoCs Art: venerdì 17 luglio alle 20.30 il saluto dei primi artisti della residenza che lasciano alla città le opere realizzate

Box Art 2
15 lug 2015

La Residenza d’artista BoCS Art 2015 si appresta a concludere il primo periodo di soggiorno creativo degli artisti che lasceranno alla città di Cosenza opere che spaziano tra tutti i generi del linguaggio artistico contemporaneo: pittura, scultura, fotografia, documentazione performativa, ecc. Gli artisti hanno saputo interpretare lo spazio del Box/Studio come un luogo intimo e personalizzante dal quale traspaiono i percorsi e le ricerche artistiche di ognuno.
La città, incuriosita, ha frequentato il Lungofiume con una aspettativa in più rispetto agli anni passati e la visita nello spazio creativo dei Box ha inaugurato una nuova strada per l’accesso alla cultura che è quella della partecipazione attiva all’atto creativo.
Tra i calabresi presenti, Nicola Rotiroti e Gianfranco Grosso, protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale, catanzarese il primo, cosentino il secondo. Rotiroti ha condotto un'indagine lungo il fiume Crati, attratto dalla leggenda del tesoro di Alarico, ed ha scattato fotografie che, grazie alla sua personale visione e interpretazione dell’acqua e smaterializzazione delle forme, hanno dato vita ad un’opera pittorica molto suggestiva. Nella tela di Rotiroti si suggella, fra l’altro, non solo il suo personale incontro con il fiume ma anche il sodalizio con un altro artista calabrese, incontrato qui a Cosenza in occasione della Residenza: Giovanni Talarico. Dalla ricerca del tesoro di Alarico al “Tesoro di Talarico”, titolo dell’opera che Nicola Rotiroti donerà alla città di Cosenza.
Il secondo calabrese, ormai attivo a Roma e sulla scena artistica internazionale, è Gianfranco Grosso, cosentino. Donerà alla città tre opere che i cittadini potranno già apprezzare nello spazio del Box/Studio in questi ultimi giorni di permanenza. Una è emblematica di una personale ricerca espressiva basata sulla sperimentazione pitto-scultorea, consiste in un frammento marmoreo rinvenuto su un’antica strada romana con incisioni che riconducono all’io dell’artista. La ricerca di Grosso, bene espressa anche nelle altre due opere che donerà alla città, viene condotta con grande entusiasmo avvalendosi di mezzi tecnologici, di svariati materiali e desumendo studi e concetti dalla cultura artistica novecentesca.
Nel processo di conoscenza e lettura del territorio avviato dagli artisti, Leonardo Petrucci ha visitato il Museo e la fabbrica Amarelli di Rossano e, interessato all'alchimia - ambito personale di ricerca evidente anche nella visita del suo Box/Studio - ha approfondito il palazzo Senseverino Falcone di Acri che presenta affreschi settecenteschi di soggetto alchemico.
Nelle due ultime giornate di permanenza a Cosenza, l'intera giornata di giovedi 16 luglio è dedicata allo Studio visit nei Box Art (per info 3886913562). Un invito aperto ai cittadini, agli appassionati, ai curatori, ai galleristi, ai critici e agli artisti tutti. Lo spirito del progetto di Residenza aspira a creare un ambiente unico e collaborativo tra addetti ai lavori e visitatori/fruitori. Sempre giovedì 16 luglio, alle ore 19, una particolare performance di tutti gli artisti è prevista presso il ristorante La Cantina e, alle 21.30, di nuovo ai Box Art con Alessandro Bulgini e Patrizia Pichierri.
Venerdì 17 Luglio, alle ore 20.30, sempre presso i Box Art e allapresenza del critico Alberto Dambruoso, verranno presentate tutte le opere che resteranno in dono alla città di Cosenza per l’istituendo Museo d’Arte Contemporanea.
Da sabato 18 luglio i Box Art ospiteranno altri 19 artisti di rilevanza nazionale e internazionale.

(Si ringrazia per il contributo lo storico dell'arte Anna Cipparrone)

Autore: Annarita Callari