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Il sindaco Occhiuto questa mattina alla testa del corteo della Fondazione Lanzino per dire basta alla violenza sulle donne insieme a mille studenti

Occhiuto al corteo contro la violenza sulle donne
25 nov 2017

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne il sindaco Mario Occhiuto ha partecipato questa mattina, insieme all’assessore alle Pari opportunità e all’Educazione Matilde Spadafora Lanzino, al tradizionale corteo di sensibilizzazione che la Fondazione Roberta Lanzino promuove a Cosenza ormai da nove anni. Per squarciare il muro del silenzio, per fare rete, per dire no alla sopraffazione fisica e psicologica sulle donne in quanto donne, donne che hanno il diritto di essere persone libere, consapevolmente decisioniste e stanche di subire, il primo cittadino ha percorso la città sostenendo lo striscione della manifestazione in prima linea insieme a un migliaio di ragazzi. Con lui e con l’assessore Spadafora, che attraverso la Fondazione Lanzino dal 2006 assegna una borsa di studio in memoria della figlia Roberta barbaramente violentata e uccisa alla fine degli anni Ottanta, gli studenti del liceo scientifico Scorza (il liceo che Roberta frequentava e la cui biblioteca porta il suo nome), quelli dell’ITC Monaco e di altri istituti della provincia, hanno colorato di speranza, confronto, dialogo il corteo partito dal liceo Scorza e che si è poi concluso in piazza XI Settembre.
“Oggi vogliamo ricordare tutte le vittime del femminicidio - ha affermato il sindaco Occhiuto - dando a questa giornata il senso della vicinanza e della fiducia nei giovani, perché solo offrendo ai giovani l’esempio di una corretta educazione sentimentale, del rispetto per le donne, del coraggio di isolare i violenti, possiamo pensare di sconfiggere questo tragico fenomeno. Si tratta innanzitutto di una piaga culturale che vogliamo combattere coltivando la gentilezza, la solidarietà, le parole giuste da cui nascono i pensieri e i gesti giusti, e viceversa. Sono contento del coinvolgimento partecipativo di questi ragazzi e ragazze - ha aggiunto - Il percorso da seguire deve essere condiviso con loro”.

Autore: Iole Perito