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Scott Henderson al Teatro Morelli martedì 14 aprile per "AlterAzioni Festival"

scott henderson
10 apr 2015

Dopo il successo dell’anteprima del 16 marzo scorso che ha visto protagonista il Trio “Trace Elements” del pianista Paolo Di Sabatino e che i più ricorderanno soprattutto per la performance stellare del batterista Jo Jo Mayer (terzo componente della formazione era il bassista Christian Galvez) ritorna al Teatro “Morelli” la musica internazionale per la “prima” vera e propria di “AlterAzioni Festival”, la rassegna scaturita dalla joint-venture tra due delle realtà più attive e consolidate del panorama degli eventi culturali e musicali cosentini, MK Live e Be-Alternative, e patrocinata dall’Assessorato al teatro, agli eventi e allo spettacolo guidato da Rosaria Succurro.
Imperdibile l’appuntamento di martedì 14 aprile, alle ore 21,00, con il trio di Scott Henderson, geniale chitarrista fusion e jazz-rock, leader dei “Tribal Tech” e “sideman” di fiducia di autorevolissimi jazzisti come Joe Zawinul (ricordate i Weather Report?), Chick Corea e Jean Luc Ponty.
Nel concerto del “Morelli”, Scott Henderson sarà affiancato dal batterista Alan Hertz e dal talentuoso bassista Travis Carlton, figlio del chitarrista Larry Carlton.
“Il nuovo appuntamento con “AlterAzioni Festival” – anticipa Marco Verteramo, direttore artistico della manifestazione - sarà caratterizzato da una musica piena di contaminazioni e sperimentazione, complessa ed ermetica a tratti, ma anche più melodica e lineare in altri punti”. Henderson non mancherà, con la sua immarcescibile verve e con i suoi proverbiali fraseggi, di varcare i confini tra jazz e blues, alternando ritmi arditi, per velocità e contenuto, ad accordi più morbidi e lineari. Carico di interesse si preannuncia l’interplay che potrà scaturire dalla chitarra di Henderson quando incontrerà due autentici fuoriclasse, come i suoi sodali Travis Carlton e Alan Hertz, entrambi protagonisti ritmici che, perfetti come gli ingranaggi di una macchina, asseconderanno alla loro maniera il leader del trio.



Note biografiche su Scott Henderson

Il chitarrista statunitense è nato nel 1954 a West Palm Beach in Florida.
Inizia a suonare la chitarra all' età di dodici anni, traendo ispirazione da autentici maestri dello strumento quali Jimi Hendrix, Jimmy Page, Ritchie Blackmore, Alfred e B.B. King. Frequentando il Palm Beach Community College e la Florida Atlantic University, inizia ad avvicinarsi al genere jazz che diventa il suo interesse principale nel momento in cui si trasferisce al Guitar Institute of Technology di Los Angeles. Durante quest'ultimo periodo viene notato da Allan Holdsworth che lo presenta al violinista Jean Luc Ponty.
Seguono prestigiose collaborazioni quali quelle con l'Elektric Band di Chick Corea e il Joe Zawinul Syndicate (più di quattro anni con il mitico fondatore dei Wheater Report, assieme ad un altro grande, Wayne Shorter).
La sua consacrazione ufficiale come “stella del firmamento fusion” arriva con l’avvio dell’esperienza dei “Tribal Tech”, nel 1984: al basso c'è Gary Willis, alla batteria e alla voce Kirk Covington e alle tastiere Scott Kinsey. Una band che lascia ampio spazio all' improvvisazione e mette in mostra un sound originale e ricco di riferimenti fusion-elettro-jazz-blues. Con questa formazione Henderson ha inciso dieci albums dei quali uno (Face First, BlueMoon Records) è stato votato dalla rivista “Pulse!” miglior disco fusion del 1993. Subito dopo questo riconoscimento avviene l'inaspettato e sorprendente cambio di rotta.
Nel 1991 viene eletto da “Guitar World” come il chitarrista jazz n. 1 al mondo e nel gennaio del 1992 viene nominato n. 1 da “Jazz Guitartist” nella selezione annuale dei lettori.
Nel 1994 torna alle sue passioni più giovani: quasi per gioco registra “Dog Party” (1994, Mesa Records) insieme alla leggendaria vocalist Thelma Houston. Un lavoro prettamente blues, anch’esso premiato all'unanimità dalla critica del settore.
Convinto da tanti consensi, sceglie di approfondire la sua esperienza in questo campo incidendo "Tore Down House" (1997, Mesa Records), granitica raccolta dove il meditato e sofferto sound del Delta incontra quello più brioso e ruvido del Texas. Proprio in questi anni intraprende una lunga tourneé di tre anni insieme al bassista John Humphrey e al batterista dei Tribal Tech Kirk Covington con i quali propone brani dal suo repertorio blues e jazz.
L'ultimo cd in studio della “Scott Henderson Blues Band” è del 2002, inciso per la tedesca Esc Records; si intitola “Well to the Bone” e conferma la straordinarietà e poliedricità del chitarrista statunitense.




 

Autore: Giuseppe Di Donna