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Invasioni di bambini

invasioni bambini“Invasioni 2012” comincia dai bambini. Ricca e articolata la proposta per i più piccoli, curata dalla Cooperativa delle donne, guidata da Lucia Ambrosino, le ludoteche comunali e in collaborazione con Kasbah, MOCI, R.T.I. “La Città dei Ragazzi” e Centro Rodari per la Musica. Sull’ultimo tratto dell’isola pedonale di corso Mazzini, dal 2 al 5 luglio, spazio alla creatività con:
“Ciranda di vita” – laboratorio di ritmi afrobrasiliani, danze e drammatizzazioni, a cura di Lindara Nobre Costa;
“SalaMantra” – laboratorio di pittura su strada, a cura di Gianluca Salamone;
“Travestimondo” – laboratorio di riciclo creativo sui costumi e le tradizioni dei popoli del mondo, a cura di Meruska Staropoli.

 

 

invasioni bambini 2Con la street parade dei bambini e delle bambine che hanno animato l’ultimo tratto dell’isola pedonale di Corso Mazzini, si sono conclusi i tre giorni dell’invasione dei bambini sull'isola pedonale, evento che ha avuto come tema l’incontro tra diverse culture.
Vi è grande soddisfazione per i riscontri conseguiti già nella prima fase delle “mini-invasioni”: la grande partecipazione dei bambini e delle loro famiglie, anzitutto, testimonia quanto sia significativo, all’interno del Festival delle Invasioni, il tentativo di restituire centralità alla presenza dei cittadini più piccoli, nella convinzione che garantire spazi alla loro creatività e al loro protagonismo possa contribuire alla costruzione di una città anche a loro misura.
In secondo luogo si è rivelata particolarmente felice la collaborazione tra diverse organizzazioni del territorio, alcune delle quali si occupano nello specifico dei nostri piccoli migranti: l’iniziativa, infatti, coordinata da “La Cooperativa delle donne – ludoteche comunali”, si è contraddistinta per il contributo determinate del MOCI, della Kasbha, del Raggruppamento Temporaneo d’Imprese “La Città dei Ragazzi” e del Centro Rodari per la Musica. Il mettere in rete le diverse competenze ha consentito, di fatto, la costruzione di un cartellone di attività capaci di restituire senso al tema dell’intercultura, affidando a chi arriva da terre lontane il racconto di sé e della propria cultura.
A partire da questi felici presupposti, nella grande Sala-Mantra, allegro ed estivo animale dipinto sull’asfalto dai piccoli che hanno partecipato al laboratorio curato da Gianluca Salamone, trovano spazio i ritmi afro brasiliani ed i racconti creati e coordinati dalla vulcanica Lindara Nobre Costa. Gli abiti dal mondo, realizzatii nel corso del laboratorio curato da Meruska Staropoli, danno ulteriore vivacità al già coloratissimo evento.
A fare da cornice alla street parade, c’è anche un laboratorio di racconti culinari curato dal libanese Hussein Al Nabouche che, attraverso una degustazione di dolci siriani e libanesi, narra l’identità del suo popolo.

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