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La danzatrice Antonella Ciappetta ospite della Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi. Lanciata l'idea di una piattaforma on line da condividere tra tutti gli operatori della danza, per non perdere i contatti durante il lockdown

la danzatrice antonella ciappetta
12 nov 2020

Il verdetto finale della puntata di sabato scorso di “Ballando con le stelle”, la popolarissima trasmissione di Raiuno, presentata da Milly Carlucci, che l’ha vista superata dagli agguerritissimi “The project kids”,i ragazzini irresistibili della provincia di Bergamo, esperti di Hip Hop, l’ha accettato con molta filosofia che è poi la materia che insegna all’Istituto di istruzione superiore “Lucrezia Della Valle” di Cosenza. Ma l’insegnamento di filosofia e scienze umane Antonella Ciappetta l’ha sempre diviso con la passione per la danza, il suo primo amore, sbocciato sin da bambina, nel Centro Internazionale di Danza di Cosenza, diretto da Isabella Sisca e coltivato con costanza, da quando, a 17 anni appena compiuti, salì sul primo aereo per Toronto per farsi le ossa in Canada, nella scuola del “National ballet” del grande Erik Bruhn. Da quell’esperienza, altre ne sono derivate. Impossibile ricordarle tutte. Tra quelle più significative, la partecipazione a diverse produzioni dell’Aterballetto di Reggio Emilia, una delle migliori compagnie di danza italiane, l’arrivo, come ballerina solista, al “Balletto di Roma” di Franca Bartolomei e Walter Zappolini,  ed anche il ruolo, sempre come solista, al teatro “Sistina” di Roma, nella commedia musicale “Se il tempo fosse un gambero”. Reduce dalla sua recentissima partecipazione a “Ballando con te”, il contest calato all’interno della gara principale di “Ballando con le stelle”, Antonella Ciappetta è stata invitata nella Commissione cultura del Comune di Cosenza, su iniziativa del Presidente Massimiliano Battaglia, non tanto per ricordare la sua partecipazione al programma, ma anche per raccontarsi e svelare soprattutto - aspetto che ha suscitato l’interesse del programma di Raiuno - come si fa a conciliare la passione della danza con l’insegnamento della filosofia, anche quando di anni se ne hanno 53, nonostante l’aspetto sia ancora quello di un’eterna ragazzina e, per restare alla danza, quello di una silfide. Anche se a “Ballando con te” il verdetto finale non le è stato favorevole, Antonella non ha affatto demeritato, dando vita ad un’ottima performance che ne ha messo in luce lo stile e le indubbie capacità, presentando una coreografia neo classica di Roland Petit tratta dalla “Carmen” di Bizet. Le resta la soddisfazione – raccontata in Commissione cultura – di aver superato una durissima selezione che ha visto gareggiare in tutta Italia ben 32 unità di ballo, poi ridotte ad 8. A causa dell’emergenza, le performance sono state registrate e Antonella Ciappetta ha partecipato in collegamento diretto con Raiuno dal divano di casa. Nel corso della Commissione la danzatrice cosentina ha interloquito con il Presidente Massimiliano Battaglia. “Ho avuto comunque – ha detto Ciappetta - la mia buona fetta di successo ed il sostegno dei tanti, soprattutto concittadini, studenti ed amici, che mi hanno votata con ben 8 mila consensi”. Dal programma di Raiuno Antonella Ciappetta si è fatta portatrice anche di un messaggio, rivolto soprattutto ai giovani: “l’arte nobile della danza, ma tutte le altre forme artistiche sono estremamente formative e non solo per i giovani, ma anche per le persone come me che l’hanno amata e che oggi la portano avanti in maniera differente. La mia carriera professionale è terminata come danzatrice, però continua come insegnante di danza ed il mio obiettivo è quello di passare il testimone alle nuove generazioni”. Il Presidente Battaglia la invita per un attimo a compiere una sorta di analisi introspettiva e ad esprimere una preferenza tra la disciplina artistica e l’insegnamento di filosofia. Antonella Ciappetta risponde senza esitazioni: “Non posso scegliere. Corpo e anima sono un tutt’uno. Ho cercato di coltivare entrambi: quello che era l’aspetto  performativo con il contributo culturale e questo è fondamentale perché la difficoltà maggiore per i danzatori è quella di non poter continuare gli studi che poi gli permetterebbero di ampliare i loro orizzonti. Ho sempre portato avanti tutte e due le cose contemporaneamente, completando gli studi universitari in Filosofia e conseguendo una seconda laurea in danza all’Accademia nazionale di danza per poter eventualmente insegnare discipline coreutiche. Posso dire che la filosofia è funzionale al mio danzare e il mio danzare mi aiuta ad acquisire nuove competenze. In una parola, danzo con filosofia o, se si preferisce, pratico la  filosofia della danza. Fa parte del mio eclettismo”. Dal consigliere Vincenzo Granata, che curiosamente di Antonella Ciappetta è stato compagno di scuola alle elementari e alle medie, è venuta, infine, oltre agli apprezzamenti per le capacità della danzatrice,  la proposta di far sì che insieme al Comune si possa in qualche modo affrontare la chiusura delle attività culturali in questo tempo sospeso della pandemia “nel quale – ha detto Granata – sono stati costretti a chiudere cinema, teatri e le stesse scuole di danza”. L’idea ha trovato subito d’accordo Antonella Ciappetta : “ci auguriamo tutti di tornare in sicurezza nelle scuole di danza, perché la danza è fisicità. Nel frattempo, però, bisogna essere resilienti e cercare di continuare ad allenarsi in casa utilizzando i collegamenti on line”. E a questo proposito la Ciappetta ha lanciato l’idea di riunire tutti gli operatori del settore danza della città attorno ad una piattaforma e organizzare lezioni da mostrare in video, animare dibattiti, vedere dei balletti. Creando, insomma, una vera e propria programmazione. Una vetrina dove i ragazzi possono inserire le loro performance, “perché c’è bisogno di stare insieme, sia pur virtualmente”.

 

Autore: Giuseppe Di Donna