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La Commissione consiliare sanità formula una serie di proposte per gestire la Fase 2 dell'emergenza Covid-19

maria teresa de marco
05 mag 2020

Dopo il Consiglio comunale di martedì scorso, l’emergenza Covid-19 è approdata in Commissione consiliare sanità, per avviare una proficua discussione sulle misure e le iniziative da adottare con l’avvio ufficiale della cosiddetta Fase 2.
La seduta di commissione è stata introdotta dalla Presidente dell’organismo consiliare, Maria Teresa De Marco, delegata dal Sindaco Occhiuto alla salute pubblica. La Presidente De Marco nei giorni scorsi ha assunto una posizione ben definita, anche come medico di base, sulla “necessità di evitare passi falsi e di mantenere alto il livello di attenzione di fronte ad un virus che per sue caratteristiche è subdolo, invisibile e con profili di particolare aggressività”. Per questo Maria Teresa De Marco ha insistito, durante la seduta di oggi, sulla necessità di spiegare ancora una volta ai cittadini che è consigliato l'uso di mascherine e guanti e che è importante rispettare le disposizioni sul distanziamento sociale, attivando accurati controlli negli esercizi commerciali, perché venga rispettata la distanza tra i diversi tavoli, nel caso di bar e ristoranti con servizio all’aperto. A porre per primo, poi, la questione dei rientri in Calabria dal Nord è stato il consigliere comunale Andrea Falbo. “E’ vergognoso – ha detto Falbo - che il governo non abbia previsto controlli e tamponi dalle regioni di partenza e per la terza volta si sta rischiando di spostare l'epidemia nelle regioni del sud. I dati al Sud – ha proseguito Falbo -confermano che il Covid-19 si è diffuso a seguito di questi trasferimenti. Ciò nonostante, la Calabria ha previsto i tamponi per chi arriva. Tamponi che però non sono obbligatori, tant'è che ad oggi su circa 850 persone arrivate nella nostra regione, circa il 10 per cento non ha voluto sottoporsi al controllo. Noi dobbiamo mostrare solidarietà e accogliere i nostri conterranei- ha aggiunto Falbo - ma è necessario che tutti si sottopongano al tampone, per non aumentare le possibilità di contagio, per la loro salute e per quella dei familiari e di noi tutti. Per questo ho richiesto che il Sindaco Occhiuto predisponga i tamponi obbligatori per tutti coloro i quali rientrano nella nostra città e la Presidente Santelli ne estenda l’obbligatorietà a tutti i calabresi che stanno rientrando”. Sulla questione dei tamponi è intervenuta nuovamente la Presidente De Marco che ha ravvisato la necessità di consigliare, a chi rientra da fuori nei luoghi di residenza, di sottoporsi ai tamponi. “Pur non costituendo un obbligo – ha detto De Marco – bisogna convincere anche coloro che non intendono farlo che i tamponi sono importanti perché sono fondamentali per comprendere la diffusione del coronavirus e per avere altre informazioni rilevantissime utili a salvare la propria vita e quella degli altri”. Un contributo alla discussione è venuto anche dal consigliere comunale Massimiliano Battaglia, anch’egli medico di professione, che ha proposto di dar vita ad un link di collegamento, sul sito del Comune, con le informazioni e i numeri utili dell’ufficio igiene territoriale, a beneficio soprattutto di chi rientra da fuori. Sempre Battaglia ha chiesto di istituire l’obbligo, a carico dei gestori di hotel, b&b e altre strutture ricettive sul territorio, di sottoporsi ai tamponi e di estendere quest’obbligo anche ai loro ospiti, valutando inoltre la possibilità di fare in modo che venga allargato anche alla provincia.
“Alla luce di quanto si è appreso dagli organi di stampa sul rifiuto dei nostri corregionali di sottoporsi al tampone – ha sottolineato dal canto suo la consigliera Annalisa Apicella - rappresentando l'irresponsabilità di questi atteggiamenti, chiedo che il Sindaco intervenga con i suoi poteri di autorità sanitaria, per disporre i tamponi obbligatori, individuando anche una struttura ricettiva da adibire al soggiorno di chi proviene da fuori regione per il periodo di quarantena”. Annalisa Apicella ha invitato, inoltre, il Sindaco “a rivolgere un invito bonario ai cittadini a portare le mascherine anche all'aperto, seppur non obbligatorie”. Una sollecitazione ai cittadini all’uso della mascherina anche all’esterno e a mantenere le distanze di sicurezza è venuta anche dalla consigliera Bianca Rende che ha chiesto all’Amministrazione comunale di disporre i controlli, nel rispetto dell’art. 3 DPCM 26 aprile, nei confronti di chi frequenta anche i locali all’aperto. Bianca Rende ha suggerito, inoltre, al fine di potenziare le informazioni di servizio, di creare un collegamento sul sito del Comune con le autorità sanitarie territoriali, con particolare riferimento a registrazioni, quarantene e tamponi. Sempre dalla consigliera Rende è arrivata la richiesta di “imporre, almeno a chi entra nel territorio di Cosenza, tampone e quarantena, offrendo anche luoghi sicuri per chi ne è sprovvisto”. Nel corso della seduta di commissione è intervenuta anche la consigliera comunale Francesca Cassano. “Stiamo vivendo – ha detto - il passaggio delicato tra la Fase 1 e la Fase 2 senza certezze su alcuni comportamenti da seguire, come l'uso delle mascherine, rimbalzati come siamo tra le prescrizioni a volte contraddittorie delle diverse istituzioni. Sarebbe importante fare chiarezza e dare come Amministrazione comunale una direttiva univoca, chiara, con indicazioni precise e trasparenti”.