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Il progetto di prefattibilità del nuovo Stadio "San Vito-Gigi Marulla" portato ad esempio in un seminario all'ANCI

anci su stadio
26 set 2017

È una possibilità di sviluppo per le Amministrazioni comunali il protocollo di intesa sottoscritto alla fine del 2016 tra Invimit (Investimenti Immobiliari Italiani), B Futura (società di scopo interamente partecipata della Lega B) e l'Istituto per il Credito Sportivo che hanno appunto siglato un accordo per la promozione di operazioni di valorizzazione di stadi e impianti sportivi di proprietà pubblica attraverso lo strumento del Fondo Immobiliare. Se ne è discusso questa mattina nella sede ANCI della capitale, in via dei Prefetti, dove i vertici dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani e gli altri partner dell'iniziativa hanno incontrato alcuni primi cittadini, dirigenti di Comuni capoluoghi di Regione e rappresentanti di società sportive (per il Cosenza Calcio è intervenuto Luca Giordano) che non hanno voluto mancare al seminario "Le prospettive di sviluppo dell'impiantistica sportiva alla luce del rinnovato quadro normativo".  Corposa la rappresentanza comunale che accompagnava il Sindaco Mario Occhiuto - gli assessori Luciano Vigna e Carmine Vizza, il Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo, i consiglier Gaetano Cairo (presidente della Commissione Sport) e Gisberto Spadafora. Al Primo Cittadino del capoluogo bruzio il compito, quale delegato ANCI all'Urbanistica e ai Lavori pubblici -  dopo i saluti di Roberto Pella in rappresentanza di Antonio Decaro impegnato ad Amatrice (Pella è il vicepresidente vicario ANCI e delegato ANCI Sport) che lo ha definito un "protagonista" - di introdurre, entrando nel vivo dell'incontro. "Presento oggi in questa sede l'esperienza della città di Cosenza che offre l'opportunità di adeguare i nostri vecchi impianti sportivi - ha esordito Occhiuto - Gli impianti, nella fattispecie, che sorgono in alcuni contesti anche periferici. Si tratta di offrire una possibilità per trasformare gli impianti e renderli più agevoli dal punto di vista sportivo ma soprattutto offrono ai sindaci l'opportunità di rigenerare parte del territorio. Implementiamo così le attività sportive in funzione del valore che lo sport ha sul benessere dei cittadini. Tutto quello che noi facciamo concorre a realizzare obiettivi di qualità attraverso le buone pratiche. Con B Futura testimoniamo come si può costruire un'operazione che è un'occasione importante per riqualificare pure pezzi di città laddove questi pezzi urbani in qualche modo mancano". Mario Occhiuto è quindi passato a presentare il concept del nuovo stadio, snocciolando davanti agli interessatissimi partecipanti i rendering che comprendono naturalmente l'intero asse lungo il quale si svilupperanno gli interventi. L'area della città di Cosenza portata ad esempio comprende tre grandi complessi di edilizia popolare, impianti sportivi, un fiume che attraversa la zona. L'idea condivisa nella prospettiva del capoluogo bruzio e dello studio di fattibilità ancora in corso di B Futura riguarda la realizzazione di una Città dello Sport con opere di ingegneria naturalistica. "Laddove la città non esiste perché oggetto di costruzioni irrazionali e zone non funzionali che si sono estese a partire degli anni Sessanta - ha detto Mario Occhiuto - dobbiamo portare pezzi di città che fanno ritrovare un'identità dei luoghi". Una serie di interventi, in pratica, che andranno ad incidere su tutto il tessuto urbano a cominciare dalle aree marginali. Le tavole della presentazione di Mario Occhiuto hanno evidenziato, in questa fase di prefattibilità del progetto, gli aspetti di una trasformazione radicale che comprende un profilo di sostenibilità, un profilo sociale e un profilo finanziario. "Lo stadio, adeguato in termini di sicurezza, così come tanti altri stadi verrà ridotto a 16mila posti come struttura in cui inizialmente saranno realizzate 11mila poltrone con step successivi già previsti di ampliamento nel caso che la società del Cosenza Calcio salga di categoria", ha precisato il sindaco di Cosenza e delegato ANCI all'Urbanistica e ai LLPP.
Aspetto normativo, aspetto finanziario e aspetto legato alla sostenibilità dunque. Lo stadio "San Vito- Gigi Marulla" è al centro di uno studio approfondito che include un'analisi di mercato che ormai rappresenta un riferimento per le Amministrazioni che intendano seguire lo stesso iter, come hanno specificato in ogni loro intervento i relatori del seminario di questa mattina all'ANCI. Nei prossimi anni, non ci saranno solo i ricavi dello Stato o ad esempio quelli delle sale cinema, eccetera, dell'area riqualificata, ma anche i ricavi degli altri impianti che potranno generare per i Comuni dei ricavi che rendono possibile l'investimento. "La ricaduta sociale e occupazionale di un investimento che a Cosenza equivale in totale a 37milioni di euro - ha aggiunto Occhiuto - prevede 250 persone impiegate in quelle attività commerciali che saranno aperte all'interno dello stadio per tutta la settimana e non soltanto durante le manifestazioni sportive, inoltre 300 interinali durante le partite di calcio e 200 operai nella fase della riqualificazione". Uno stadio "San Vito-Gigi Marulla" che sarà sì più piccolo ma certamente più funzionale al calcio di oggi e che, soprattutto, potrà rispondere ad esigenze sociali. "L'azione di recupero e di ricostruzione sullo stesso sito di vecchie strutture - ha ricordato ancora il Sindaco - si dimostra dunque efficace andando a costituire un fondo a cui il Comune partecipa esclusivamente con le strutture di cui è proprietario".
Il Comune, in pratica, accedendo a questa possibilità riqualifica delle aree e costruisce impianti nuovi sulle esigenze del calcio attuale, nonché avrà dei ricavi dai fondi, senza avere alcuna spesa. Perché il Comune in tal caso ha il duplice obiettivo della rigenerazione ma anche del buon uso delle risorse a disposizione.
"Per noi questa è un'ottima opportunità in un periodo in cui gli enti locali non hanno accesso a grosse risorse", ha concluso Mario Occhiuto tra applausi e larghi apprezzamenti. "Il contributo di Occhiuto è per noi importantissimo - ha sottolineato poi Veronica Nicotra, segretario generale ANCI - perché vogliamo dare anche degli indirizzi politici che guardano ad alti standard qualitativi. E Occhiuto è principale riferimento di questa linea".

Autore: Iole Perito