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Il Comune assume l'impegno ad aderire all'appello per la mobilitazione in favore della Tunisia promosso dalla Fondazione Craxi. La decisione, nell'incontro tra il Vice Sindaco Santelli e Stefania Craxi

la visita di stefania craxi a palazzo dei bruzi
30 mag 2017

Il Comune di Cosenza sarà il primo comune d'Italia ad aderire all'appello per la mobilitazione in favore della Tunisia promosso dalla Fondazione Craxi. L'impegno è stato ufficializzato questa mattina a Palazzo dei Bruzi nel corso di un incontro tra il Vice Sindaco Jole Santelli e il Presidente della Fondazione Craxi e già sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi. L'appello per una mobilitazione internazionale a favore della Tunisia e a sostegno della transizione democratica è stato già sottoscritto in Francia da una cinquantina di personalità, per lo più economisti, ed anche in Italia sta trovando un seguito, con altre 50 firme autorevoli.
Soddisfazione per la presenza a Cosenza di Stefania Craxi è stata espressa dal Vice Sindaco Jole Santelli che l'ha ricevuta in Comune, in assenza del Sindaco Mario Occhiuto, impegnato fuori città. Con la Santelli, a fare gli onori di casa anche l'Assessore Loredana Pastore e il Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo.
Nell'annunciare l'adesione del Comune di Cosenza a sostegno dell'appello della Fondazione Craxi a favore della Tunisia (l'appello sarà portato all'attenzione del Consiglio comunale alla prima seduta utile), il Vice Sindaco Santelli ha sottolineato che “l'Europa guardò con estremo favore e, a mio parere personale con facile ottimismo, alla cosìddetta “primavera araba”, immaginando che da quel miracolo che stava arrivando potesse nascere un rigurgito di libertà in tutto il Medio Oriente, soprattutto sulla sponda del Mediterraneo. A distanza di anni, quello spirito di libertà si è tradotto sì nell'abbattimento della dittatura ma, purtroppo in quasi tutti i paesi, nell'arrivo di regimi per lo più islamici e per lo più senza interlocutori. Forse, bisognerebbe guardare con attenzione diversa i Paesi che, invece, da quella esperienza hanno dato vita ad una effettiva democrazia o ad un tentativo di democrazia”. La Santelli ha poi espresso ammirazione per Stefania Craxi, sia “perché è un'amica e una persona che stimo e sia per la determinazione con cui, nei momenti più difficili, ha saputo trasfondere nella politica quello che le stava accadendo, soprattutto come figlia. Stefania – ha aggiunto Jole Santelli - si è sforzata di ricordare le lezioni che Bettino Craxi ci ha lasciato giornalmente”. Nell'illustrare il lavoro che la giunta comunale guidata dal Sindaco Occhiuto sta portando avanti per la città, la Santelli ha poi aggiunto che “stiamo cercando di rendere partecipe delle scelte amministrative della città quella società civile che sta fuori e fa il suo mestiere, che siano studenti o commercianti, ciascuno con il suo ruolo. E' una grossa sfida, siamo una piccola città e siamo orgogliosi di essere provincia, ma pensiamo che dare l'esempio e veicolare il messaggio che una città piccola, del Sud, possa farcela a cambiare, migliorare e mettersi alla prova, significa dare un esempio anche a tutto quell'altro Sud che può farcela”.
Stefania Craxi ha donato al Comune di Cosenza una serie di 12 litografie, con altrettante vedute della Tunisia, che l'onorevole Bettino Craxi collezionava durante la sua permanenza ad Hammamet, visitando i mercatini di quei luoghi. “Craxi – ha sottolineato la figlia Stefania - aveva in Tunisia il problema di inventarsi la giornata, visto che gli mancava il suo lavoro. Si era improvvisato un po' artista concettuale, sceglieva le immagini e poi le faceva riprodurre. Una volta trovò, sempre in un mercatino, quattro lastre dei fratelli Lumière. La Tunisia – ha detto ancora Stefania Craxi durante il suo incontro a Palazzo dei Bruzi – è un Paese che ha garantito la libertà di Bettino Craxi, un popolo che è stato vicino a lui e alla sua famiglia in un momento molto difficile della nostra vita.”
Ed è anche per queste ragioni che Stefania Craxi si è fatta promotrice, insieme alla Fondazione Craxi e al Cercle Kheireddine, dell'appello in favore della Tunisia.
“Si chiede – ha detto l'ex sottosegretario agli esteri - un sostegno molto concreto alla Comunità Internazionale: investimenti per 20 miliardi di euro in cinque anni. Ai governi chiediamo che si adoperino a fare in modo che la Tunisia diventi alleato-partner speciale dell'Europa e che possa accedere anche ai fondi strategici.
La posta in gioco è molto chiara – ha aggiunto Stefania Craxi - : o una Tunisia stabile, prospera, pacifica e aperta ai valori condivisibili dell'Occidente, oppure immigrazione incontrollata e terrorismo estremista. Craxi trent'anni fa fu altrettanto chiaro, quando si occupò per l'ONU della riduzione del debito pubblico, avvertendo l'Occidente: se non farà qualcosa per diminuire il grande divario tra Nord e Sud del mondo, un mondo dominato dalle disuguaglianze non sarà mai un mondo pacifico”.

 

Autore: Giuseppe Di Donna