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Biglietterie chiuse e orari delle partenze inadeguati, la denuncia di Occhiuto sul paradosso dei treni verso il mare: "La Regione Calabria è il governo del nulla e dei proclami"

giornata delle ferrovie dimenticate
20 ago 2016

"La città di Cosenza ha una posizione strategica invidiabile, dista solo mezzora dal mare e dalla montagna ma, nella realtà pratica dei servizi, le distanze aumentano a dismisura rendendo disagiato anche il percorso più breve". Lo denuncia il sindaco Mario Occhiuto che, con cadenza quotidiana, durante il periodo estivo riceve puntualmente messaggi di malcontento dai cittadini rammaricati dall'assoluta mancanza di una mirata programmazione in fatto di trasporti. "Gli utenti - specifica Occhiuto - mi fanno presente di continuo che per raggiungere ad esempio la costa tirrenica dalle stazioni ferroviarie di Cosenza e di Quattromiglia di Rende, proprio in questi giorni in cui il flusso verso le località balneari si quintuplica, trovano le biglietterie all'interno degli scali inesorabilmente chiuse. Quelle automatiche, quando funzionano, sono assalite da code lunghissime che spesso fanno perdere il treno. Com'è noto, se si sale sul convoglio sprovvisti di biglietto, pur avvisando il capotreno per tempo, c'è da pagare una sovrattassa di almeno 5 euro. Una situazione paradossale, perché non soltanto non si viene messi nelle condizioni di viaggiare senza disagi, ma al danno, poi, subentra anche la beffa. Per non dire inoltre - aggiunge il Sindaco - degli orari che non tengono assolutamente conto delle esigenze dei cittadini, visto che, mi dicono, dopo le 9,30 non ci sono partenze da Vaglio Lise per Paola. Rispetto alla stazione ferroviaria di Vaglio Lise, occorre aprire un capitolo a sé: nonostante sia di proprietà e dunque di diretta gestione di Ferrovie dello Stato, a causa dello stato di degrado e abbandono in cui versa, è sempre l'Amministrazione comunale che, non essendone comunque responsabile, è costretta sistematicamente a intervenire. Del resto non siamo nuovi a situazioni di questo tipo, dal momento che il Comune di Cosenza garantisce servizi che dovrebbero spettare alle competenze della Regione Calabria, vedi il servizio taxi 'Al volo' grazie a cui l'azienda Amaco garantisce le navette dalla città all'aeroporto di Lamezia. Io personalmente - aggiunge - ho dato disposizione di continuare ad effettuare il servizio abituale seppure in questo periodo la domanda è più che altro per le località turistiche marittime e di montagna, anziché per Cosenza. Purtroppo abbiamo preso atto di come il governo regionale si caratterizzi come 'governo del nulla e dei proclami'. Tutto ciò fa molta rabbia, la stessa che mi manifestano in questo periodo cittadini e turisti, e dei quali mi faccio portavoce presso quegli stessi organi amministrativi preposti al problema e ancor prima a un'adeguata organizzazione che sia aderente alle richieste dei viaggiatori. Com'è possibile - si chiede Occhiuto - che in Lombardia ogni anno si predispongono appositi treni verso i lidi della Liguria e dell'Emilia Romagna, mentre da noi in Calabria, con ben 800 chilometri di costa, al mare non sappiamo addirittura come arrivarci?".

Autore: Iole Perito