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Le ferie dei comunali: l'assessore Bozzo risponde a Gazzetta del Sud

11 feb 2015

Al responsabile della redazione cosentina di Gazzetta del Sud. 

In relazione agli articoli “Comune, assenze record a Natale e in estate” e “Le patologie capaci di nuocere pure ai sani”, pubblicati oggi su Gazzetta del Sud, risponde l’Assessore alle Risorse umane Massimo Bozzo:
“Non rende giustizia ai dipendenti del Comune di Cosenza il contenuto dell’articolo in questione, che appare infarcito di “sospetti, dubbi e denunce” del tutto infondati e frutto, evidentemente, di una generica rappresentazione negativa del personale della Pubblica Amministrazione, tanto diffusa quanto spesso immotivata.
Sono Assessore da poche settimane, ma in tale qualità ho potuto conoscere una macchina comunale composta in stragrande maggioranza di persone che fanno il proprio dovere. Se venisse fuori che per qualcuno non è così, non esiterei ad assumere i provvedimenti opportuni. Non sono, invece, accettabili insinuazioni gratuite che colpiscono indiscriminatamente tutta una categoria.

Tornando alla fattispecie, Gazzetta evidenzia che le assenze aumentano nei mesi estivi e in dicembre. Niente di più vero! Infatti, questi picchi dipendono esclusivamente dal fatto che proprio in questi periodi le ferie devono essere date a tutti e dunque –come accade ovunque- l’Amministrazione non solo non potrebbe contrastarle, ma deve incentivarle.
Più in dettaglio:
1) le ferie vengono programmate per lo più nel periodo estivo sia per rispettare un sacrosanto diritto del lavoratore, al quale tra giugno e settembre spetta per legge un minimo di quindici giorni di seguito; sia perché l’attività dell’Ente subisce, in quegli stessi mesi, un naturale rallentamento anche a causa del minor numero di utenti in città. Una opportuna organizzazione dei turni, pertanto, consente di rispettare i diritti dei lavoratori nel periodo meno problematico per l’utenza.
2) Le ferie dicembrine risentiranno forse dell’atmosfera natalizia, ma anche in questo caso vengono incentivate dall’Amministrazione, in quanto chi ha accumulato arretrati li perderebbe se non li smaltisse entro fine anno.
Tale disposizione legislativa è stata rafforzata dalla Legge 114/2014 che ha previsto categoricamente che le ferie –ricordiamolo, diritto inalienabile del lavoratore- anche se rinviate per fondati motivi di servizio, non sono in alcun caso retribuibili, ma vanno esclusivamente fruite o… perdute e non possono essere remunerate.
Per quanto riguarda le malattie, basta dare un’occhiata ai prospetti di altri enti locali o statali e ci si accorgerà che le percentuali cosentine sono assolutamente nella media.
Infine: su circa 650 dipendenti, solo in 75 godono dei permessi retribuiti della Legge 104/92 per situazioni di disabilità proprie o di parenti e affini.
In conclusione: per i dipendenti del Comune di Cosenza, non si parli di assenteismo record, ma di diritti esercitati secondo un razionale programma organizzativo e nell’ambito di un normale rapporto lavorativo”.