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Il Consiglio comunale approva documento sulla sicurezza a Donnici e riapre la questione tariffe parking card

consiglio comunale dicembre
22 gen 2015

Il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Luca Morrone, ha esaurito i tre punti all’ordine del giorno della seduta odierna.
Il rinnovo della convenzione per l’attuazione della premialità del PIT 8 Serre cosentine è stato approvato dai presenti, con la sola astensione dei consiglieri Paolini e Sacco. È stato l’assessore Nicola Mayerà a illustrare brevemente il punto per ricordare che il Piano Integrato Territoriale Serre Cosentine n. 8 vede 16 comuni in partenariato, con il Comune di Rende capofila e quello di Cosenza partner. “Nella vecchia programmazione europea – ha spiegato Mayerà - questo PIT ha avuto un’ottima riuscita nella ricerca e sviluppo del territorio e nel marketing territoriale, ricevendo 400mila euro di premialità, spese sulla stessa linea di indirizzo. Centro di interesse sarà una vera e propria sede di programmazione comunitaria per i comuni del PIT, che potranno usufruire di attrezzature nella zona dell’Università, presso l’ex CRAI, e intelligenze e competenze in termini di progettualità. Per la futura programmazione è dunque importante rinnovare l’adesione e usufruire di questa premialità”.
Sulla “questione sicurezza nella frazione di Donnici”, ha relazionato il primo firmatario dell’Ordine del Giorno, Marco Ambrogio (PD), che ha fatto riferimento ai diversi furti avvenuti ai danni di attività commerciali nella frazione a sud di Cosenza. “Avevo sollecitato anche la firma dei consiglieri di maggioranza – ha detto il consigliere del PD - quale prova di maturità, ma non c’è stata questa disponibilità, così come non c’è stata disponibilità da parte del Sindaco a svolgere la seduta di un Consiglio ad hoc sul territorio di Donnici, proprio per dimostrare a quella comunità la vicinanza delle istituzioni”. Ambrogio si è dunque congratulato con le Forze dell’Ordine che hanno dato risposte immediate, restituendo serenità ai cittadini. “Non si può però abbassare la guardia – ha aggiunto. Se c’è stato intervento immediato delle Forze dell’Ordine è stato anche in virtù di un’attenzione tenuta alta dalle istituzioni, in particolare da quella comunale. Pertanto, aldilà dei ringraziamenti, dico che abbiamo il compito di intervenire anche come Amministrazione, possiamo e dobbiamo lasciare il segno. Abbiamo delle proposte che mettiamo sul tavolo augurandoci che anche la maggioranza sposi il nostro pensiero: ripristino della rete di pubblica illuminazione; installazione della videosorveglianza, ora di competenza dei Comuni e non più delle Prefetture; istituzione di un distaccamento di Polizia Municipale presso la delegazione”.
Il dibattito è stato aperto da Francesco Spadafora (Forza Italia) che ha espresso solidarietà ai cittadini di Donnici che hanno subito le azioni criminose. “Gli avvenimenti registrati a Donnici – ha detto - sono in forte aumento a causa di una crisi sociale che sta coinvolgendo tutto il Paese. Donnici non era abituata a questi episodi, furti e rapine hanno quindi generato tanta paura e preoccupazione. Ciò ha indotto il sottoscritto e l’Assessore Bozzo a chiedere al Questore di Cosenza di avere una più significativa presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio. Cosa che è avvenuta nonostante i tagli voluti dal governo”. Rispetto a questa problematica il consigliere Spadafora ha ricordato che “i tagli coincideranno a Cosenza con la chiusura della Polizia Postale e del posto di Polizia Ferroviaria. Oggi avrei preferito anche la presenza dei nostri parlamentari per dire che stiamo fallendo, se favoriamo i tagli alla sicurezza. Auspico quindi che venga approvato un documento che dia mandato al sindaco di attivarsi presso gli organi governativi e ministeriali affinché venga salvaguardata la sicurezza dei cittadini attraverso l’invio di più uomini e mezzi sul territorio. La sicurezza è un bene dei cittadini e abbiamo il diritto di salvaguardarla”.
Franco Perri (Popolo delle Libertà) ha ricondotto i tanti episodi di microcriminalità ad un presupposto che si identifica nell’assenza di lavoro. “Non vuole essere una giustificazione - ha detto - però voglio ricordare che una parte di criticità che si registra nel nostro bilancio comunale riguarda proprio le politiche sociali, per le quali si investono solo degli spiccioli. Forse sarebbe opportuno indirizzare qualche risorsa in più alle politiche sociali di sostegno. Il governo della città è anche prevenire attraverso azioni in difesa della povertà. Concordo quindi col documento proposto ma con la consapevolezza che, di fronte al contenimento della spesa, bisogna fare politiche economiche e sociali attente, tagliando spese improduttive e di rappresentanza”.
Il documento che impegna il Sindaco, nella direzione delineata da Ambrogio nel suo intervento, viene votato dall’aula, con la sola astensione dei consiglieri Fuoco e Perri.
L’ultimo punto ha riguardato la “rimodulazione delle tariffe parking card”. Anche in questo caso ha introdotto la discussione il consigliere del PD Marco Ambrogio. “Abbiamo chiesto di discutere di questo punto della rimodulazione delle tariffe parking card – ha esordito - partendo intanto da alcune lamentele e sollecitazioni pervenute da parte dei cittadini, e poi da un dato di fatto che non poteva passare inosservato: questa Amministrazione nel 2014 ha applicato per la prima parking card una tariffa di 20 euro con l’opzione della seconda targa, e di 60 euro per la seconda parking card. Quest’anno si registra un lieve aumento della prima parking card, da 20 a 25 euro, e un esoso aumento della seconda che da 60 passa a 220 euro. Capisco che le strisce blu sono state dimezzate perché alcune sentenze ci hanno obbligato a ripristinare il 50% delle strisce bianche, ma ciò giustificava tutt’al più un 50% di aumento sulle tariffe. Mi appello dunque alla sensibilità di tutti, con particolare riferimento al Presidente della Commissione trasporti, il collega Quintieri, al quale chiedo di affrontare nell’immediatezza questo problema, perché la cittadinanza non può subire questo aumento indiscriminato, prevedendo anche l’attivazione del rimborso per chi ha già pagato”.
Giovanni Quintieri (Scopelliti Presidente) ha dunque preso la parola per evidenziare che, a suo parere, “la quantificazione dei costi non dovrebbe stare nel piano della sosta, e dunque essere approvata dal Consiglio comunale, ma spetterebbe agli uffici tecnici. Certo è che, approvate le tariffe dal Consiglio comunale la prima volta, a questo punto può intervenire anche sulla rimodulazione ma previa valutazione degli uffici tecnici”.
Franco Perri (Popolo delle Libertà) ha denunciato che “l’Amministrazione comunale si è chiusa nelle sue stanze e ha interrotto il dialogo con la città. Il problema dell’aumento della parking card non è tanto dei residenti quanto dei titolari delle attività economiche e produttive”. Perri ha poi sconfinato nella problematica AMACO parlando di cinque assunzioni fatte in virtù del 5 nuovo servizio di circolare Cosenza- Università senza alcun bando pubblico. Il consigliere del Popolo delle Libertà si è chiesto “cosa ci mette economicamente Rende” ed ha auspicato che “il ricorso presentato da una concessionaria non comporti alla fine un risarcimento del danno”.
Raffaele Cesario (Gruppo Misto), facendo autocritica, ha affermato “stiamo rivedendo un regolamento già approvato dal Consiglio comunale che significa non aver saputo dare in precedenza un contributo migliorativo in sede di approvazione. Il compito del Consiglio comunale è sicuramente di indirizzo politico, non ritengo sia quello di determinare i costi, ma nel momento in cui ne siamo investiti è nostro dovere entrare nel merito del problema. Io ritengo che l’incidenza sul costo riguarda quasi esclusivamente i residenti, per la seconda e terza macchina. La volontà politica che dovrebbe delinearsi in questo Consiglio comunale, col passaggio successivo in Commissione, riguarda chi ha due macchine e necessita di due parking card di cui usufruire contestualmente.
Al termine del dibattito, replica dell’Assessore alla mobilità sostenibile Nicola Mayerà. “Dai vostri interventi – ha detto - deduco che c’è stato un deficit di comunicazione. La prima confusione che nasce nel cittadino è la differenza tra parking card e abbonamento. La prima è una e una sola per nucleo familiare, così come in tutti i comuni d’Italia. Sappiamo che in media ogni nucleo ha due macchine e quindi si chiedono le due targhe. La tariffa in abbonamento è per i domiciliati, cioè per le attività commerciali, i professionisti o quei cittadini residenti che hanno più di due auto. Chi ha almeno tre auto può permettersi di pagare questo abbonamento. Quando abbiamo scritto il piano della sosta, lo abbiamo fatto anche nell’ottica delle attività economiche e produttive che allora erano una mia delega.
Abbiamo verificato che un commerciante in genere paga di media 36 euro mensili di parcheggio all’aperto, 48 euro al chiuso. Quindi si capisce che il nostro piano della sosta va verso gli operatori commerciali, ai quali si chiede un abbonamento che è molto inferiore a quanto pagano abitualmente (cioè 26 euro se scelgono la formula mensile, 220 se scelgono la forma annuale) e i residenti. Abbiamo cercato un equilibrio che ha generato queste cifre, ora possiamo capire se possono essere riviste, ma ritengo che siano abbastanza adeguate alla media-borghesia che ha più di due auto”. L’assessore Mayerà ha dunque annunciato una campagna di comunicazione per dare maggiore informazione ai cittadini. L’amministratore è poi brevemente intervenuto sull’AMACO, quale titolare della delega alle partecipate, affermando “l’anno scorso abbiamo avuto solo 40mila euro di perdita, riferiti esclusivamente agli oneri passivi per le anticipazioni richieste sui pagamenti da parte della Regione. Farò di tutto per portare il bilancio in pareggio o quanto meno per non incrementare le perdite, ma non possiamo parlare di cattiva gestione. Sulle cinque assunzioni e sul fatto che siano state fatte scorrendo una graduatoria del concorso espletato nel 2008, dico che sono state fatte così nel rispetto della normativa”.
Al termine il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un documento nel quale “impegna l’Amministrazione comunale a riconsiderare l’opportunità di una parking card per una seconda autovettura di proprietà dello stesso nucleo familiare ad una tariffa adeguata e da definire nelle sedi competenti. Pertanto, si ritiene opportuno, per una concreta fattibilità dal punto di vista tecnico e finanziario, un passaggio immediato nelle Commissioni competenti”.

Autore: Annarita Callari