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La pittrice e scrittrice Maria De Cicco agli incontri della Commissione cultura

la pittrice maria de cicco in commissione cultura
20 gen 2015

Nella ricognizione che va compiendo da tempo alla ricerca dei talenti artistici del territorio, al fine di dar loro visibilità e valorizzarli, la Commissione Cultura del Comune di Cosenza ha promosso, nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano” un incontro con la pittrice, poetessa e scrittrice di Mendicino, Maria De Cicco, studiosa di filosofia e storia antica all’Università della Calabria.
L’incontro è stato introdotto, come di consueto, dal Presidente della Commissione Claudio Nigro, mentre il profilo dell’ospite è stato tracciato dal consigliere relatore Mimmo Frammartino. Altre considerazioni, volte ad approfondire le opere, ma soprattutto l’animo della pittrice e scrittrice, sono venute dalla Vice Presidente della Commissione Cultura Maria Lucente. A suggellare la manifestazione del “Rendano”, la presenza del Sindaco di Mendicino Antonio Palermo.
“Maria De Cicco – ha sottolineato Mimmo Frammartino - nasce essenzialmente come pittrice, ma la poesia e la filosofia sono diventate col tempo per lei quasi una ragione di vita”.
Ne è prova il saggio filosofico “Vida versus vida – Una calda lucerna al centro della mia anima”. “Nel libro – è ancora Frammartino a dirlo - descrive con malinconia i momenti più bui della sua vita e gli anni durante i quali conosce, invece, un angelo che, attraverso i suoi insegnamenti e la sua sapienza, la spinge a spiccare il volo.
Attraverso le sue opere, sia quelle pittoriche che quelle letterarie, la De Cicco comunica forti emozioni e pensieri, da tempo rimasti nello scrigno della sua anima”.
Libertà è la parola chiave su cui incentra i suoi scritti. E tutti i suoi quadri, che ritraggono prevalentemente fauna silana, ma anche altri animali, come gli elefanti, sembrano percorsi da un anelito di libertà.
La produzione di Maria De Cicco comprende anche una raccolta di poesie, “Gocce di poesia”, del 2014, preceduta da “Il profumo della poesia” e da “Squillo di Guerra”, sul primo conflitto mondiale.
La Vice Presidente della Commissione cultura Maria Lucente si è soffermata, nel suo intervento, ad approfondire i contenuti del saggio filosofico “Vida versus vida”, ripercorrendone le tappe e riproponendone alcuni flash. “Quando – spiega Maria Lucente - la De Cicco afferma che i sogni sono neri, bugiardi e cattivi e li paragona all’uomo che non mantiene mai le promesse, è come se facesse piazza pulita di Freud.
Così come, quando aggiunge che “la mia religione è la natura” fa, senza molti misteri e giri di parole, professione di ateismo.”
La Lucente mostra soddisfazione per aver scoperto “una donna che è un macigno di complessità. Una bella conoscenza con una persona che pensa e riflette e che non è solo un’artista”.
Particolare il compiacimento del Sindaco di Mendicino Antonio Palermo: “una mendicinese che viene premiata dalla città capoluogo, dà lustro alla nostra comunità. In questa terra si investe pochissimo in cultura e in modo residuale. Se vogliamo far crescere la nostra comunità e veicolare un’immagine migliore della Calabria dobbiamo investire sul capitale umano, rappresentato da persone come Maria De Cicco”.
Prima che sia la stessa pittrice e scrittrice a prendere la parola, ancora un intervento dal pubblico. E’ quello di Angela Gatto, Presidente del Convegno “Maria Cristina di Savoia” che ha con mirabile sintesi delineato il profilo dell’artista, sottolineando che “ancorché Maria De Cicco sia lunare, i suoi quadri anelano alla luce”.
In linea con il Sindaco di Mendicino, Maria De Cicco si è detta d’accordo, dopo aver ringraziato la Commissione cultura sia per l’incontro che per il consueto riconoscimento assegnato al suo talento, sul fatto che “in Calabria bisogna puntare molto sulla creatività e sulle idee brillanti e straordinarie”. Una di queste idee, che le sta frullando in testa da un po’ e che pare essere giunta in dirittura d’arrivo, è l’organizzazione a Mendicino di un Festival della Filosofia, come avviene a Modena ormai da 15 anni. Un’idea che la fa schierare, a spada tratta, a difesa della cultura.
“La cultura – ha concluso - è un’arma che dà la forza di difendersi, che non perisce, né tradisce”. Intelligenti pauca!












 

Autore: Giuseppe Di Donna