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Premiato dal Sindaco Occhiuto il cosentino Carlo Maria Gallucci, Prorettore dell'Università di Barcellona

premiato il prof.carlo maria gallucci
15 apr 2014


Un riconoscimento che ha il sapore del nostos, del viaggio di ritorno in patria per Carlo Maria Gallucci, Prorettore per le Relazioni Internazionali e gli Studenti dell’Università “Ramon Llull” di Barcellona, la famosa ESADA, una delle business school più prestigiose d’Europa, sede della facoltà di giurisprudenza tra le migliori al mondo, come certificato da blasonatissime testate internazionali quali il “Wall Strett Journal, il “The Economist” e il “Financial Times”.
Da più di trent’anni in giro per il mondo, tra Stati Uniti e Spagna, dove si è stabilito definitivamente e dove ha rappresentato e continua a rappresentare un’autentica eccellenza, nel campo dell’economia, della direzione aziendale e dell’International management, il professor Gallucci è tornato nella sua Cosenza per ricevere dalle mani del Sindaco Mario Occhiuto un riconoscimento per “l’alto merito – questa la motivazione - di aver portato fuori dalla Calabria e all’estero encomiabili valori culturali e sociali”.
La cerimonia si è svolta nel pomeriggio nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi nel corso di una speciale seduta della Commissione cultura, presieduta dal consigliere Claudio Nigro che ha introdotto i lavori, mettendo in evidenza “le straordinarie capacità professionali e le eccellenti competenze del prof.Gallucci”.
Dopo Nigro sono intervenuti anche la Vice Presidente dell’organismo consiliare Maria Lucente che ha riconosciuto nel Prorettore dell’Università di Barcellona una “personalità di grande prestigio”, esprimendo, inoltre l’auspicio che quello assegnatogli dalla città di Cosenza sia “tra i più calorosi dei numerosi riconoscimenti ricevuti” e il consigliere Mimmo Frammartino per il quale “l’apprezzamento suscitato in un altro Paese, come la Spagna, lontano dalla sua Calabria, è per noi motivo di grande orgoglio.”
Al termine degli interventi della Commissione cultura, quello del Sindaco Mario Occhiuto. Per il primo cittadino il premio a Carlo Maria Gallucci “è un riconoscimento di affetto verso chi non ha solo portato il valore della Calabria e della città di Cosenza nel mondo, ma ha dato, da cittadino del mondo, un contributo notevole di conoscenza e di capitale umano a tutto il pianeta.”
E di Gallucci Occhiuto ha inoltre evidenziato “la presenza qualificata in uno dei settori cruciali della cultura economica europea, il consistente background, ma anche la tenacia propria della gente di Calabria che dà buoni frutti, attesa la presenza in giro per il mondo di molti nostri talenti”.
Quando arriva il momento di parlare, il prof.Carlo Maria Gallucci, incrociando spesso lo sguardo dei numerosi amici e dei familiari che sono venuti ad ascoltarlo, a cominciare dalla moglie Nuria Vallcorba Plana, anche lei un’eccellenza nel suo settore e una donna che ha rotto gli schemi, per essere una parodontologa di chiara fama e prima donna in Spagna ad aver ricoperto l’incarico di Presidente nazionale degli odontoiatri, si scusa per il suo italiano, oramai contaminato da altre quattro lingue, tra cui lo spagnolo, il catalano e l’inglese che parla correntemente a causa dei suoi frequentissimi spostamenti.
Non ha dubbi sul valore del premio tributatogli dalla sua città. “Lo porterò realmente nel mio cuore e lo dico con grande senso di appartenenza alla comunità cosentina. Sono andato via da Cosenza per mia decisione e per precostituirmi un futuro personale e professionale.” Molti dei meriti della sua ascesa il Prof.Gallucci li riconosce a sua moglie e alla famiglia. “Mi ritengo una persona fortunata per essere cresciuto in una famiglia in cui si è sempre creduto nella formazione e nella cultura.”
E ricorda il monito paterno: “i beni ci sono, ma possono sparire; la cultura sarà vostra e nessuno ve la potrà mai togliere”.
Poi, “encantado” e “molto emozionato”, prende a sfogliare l’album dei ricordi, in un flashback che lo porta indietro di quasi quarant’anni: le scuole medie a Via Negroni e le superiori al Liceo Scientifico “Scorza”, con docenti che si preoccupavano del profitto sì, ma anche che gli studenti crescessero anzitutto come cittadini, gli amici che non ci sono più, le partite di calcio all’Emilio Morrone. Orgoglioso delle sue origini, ma anche di essere diventato cittadino del mondo, Carlo Maria Gallucci prima di salutare i suoi concittadini ha ancora qualcosa da dire, a proposito della sua attività di professore ordinario di marketing: “i risultati si ottengono quando c’è un team che funziona. Il merito non è solo del leader, ma si è tali se si ha una squadra che lavora bene con il leader. Come docente ho una grande responsabilità: quella di formare cittadini esemplari e i leader di una società, dando l’esempio di perseguire il bene comune e non il bene individuale.”
Una lezione semplice, ma che è sempre più difficile da far comprendere.
Ma il carisma di Carlo Maria Gallucci e la sua tenacia di cosentino autentico che non ha mai reciso il legame con la sua terra anche se il suo italiano è contaminato da una sorta di esperanto nel quale ogni tanto fa capolino il catalano, avranno la meglio e i manager del domani impareranno bene la lezione.



 

Autore: Giuseppe Di Donna