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Il Consiglio comunale approva il bilancio di previsione. Michelangelo Spataro capogruppo di Forza Italia

foto consiglio comunale
28 nov 2013

Con 19 voti (compreso il Sindaco), tutti di maggioranza, il Consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2013.
La minoranza ha invece deciso di lasciare l’aula prima del voto, affidando la comunicazione della scelta unitaria al consigliere del PD Maria Lucente che l’ha formalizzata in corso di dichiarazione di voto.
“Non la si intenda come un sottrarsi al nostro dovere – ha inteso precisare Maria Lucente. Nell’interesse della città e nell’interesse anche di questa Amministrazione – ha detto - intendiamo far emergere con nettezza quali sono le forze politiche e gli uomini che sostengono il governo. Perché ognuno possa assumersi le sue responsabilità e vantarne eventualmente i meriti”.
Il dibattito – unico su tutti i punti all’Ordine del Giorno, votati poi separatamente – ha registrato la partecipazione dei consiglieri Enzo Paolini (PSE), Marco Ambrogio (PD), Lino Di Nardo (PdL), Domenico Frammartino (IDV), Massimo Commodaro (Occhiuto Sindaco).
Da segnalare la ratifica di Michelangelo Spataro quale presidente del nuovo gruppo Forza Italia.

La relazione del vicesindaco e assessore alla programmazione economica Luciano Vigna
La relazione di Luciano Vigna è cominciata dalla questione TARSU/TARES. Le evoluzioni normative, per me involuzioni, - ha esordito - hanno creato confusione nell’applicazione e nella natura del tributo stesso da applicare. Eravamo pronti ad una discussione sul regolamento TARES ma, nelle more dell’approvazione della legge di stabilità che evidenza scenari futuri con l’introduzione di nuovi tributi, un emendamento ha dato la possibilità ai Comuni che non hanno ancora approvato la TARES di continuare con la TARSU. Ciò significa continuare con il regolamento precedente, ma non evita l’imposizione di una regola di base, il cosiddetto concetto di normalizzazione. La norma indica un principio, ossia che gli avvisi inviati ai cittadini devono essere uguali al costo del servizio. Quindi gli uffici hanno dato avvio alla determinazione del piano finanziario, che è il costo del servizio, per noi di circa 16 milioni, ripartito seconda la divisione in tariffe prevista dalla Tarsu con l’aumento di imposizione intorno al 30% circa. Lo Stato ha dato avvio a questo indirizzo per coprire i minori trasferimenti da parte dello Stato stesso. L’unico elemento in cui è stata data facoltà decisionale è relativo alla concessione di agevolazioni. Noi abbiamo confermato le agevolazioni degli anni precedenti, anzi abbiamo introdotto una nuova fascia di agevolazione parziale per venire incontro ad altre famiglie. Quindi Oggi le fasce sono 3, la nuova, da 7500 a 8500 di ISEE prevede il 20% di riduzione a patto che siano state pagate le precedenti rate. Per gli esercizi commerciali del centro storico e quest’anno anche di piazza Bilotti, interessata a lavori pluriennali, l’esenzione è pari al 50%”. Vigna ha dunque annunciato che l’aumento di percentuale della differenziata avrà un effetto diretto anche sul livello del contributo, comportando una riduzione del costo di circa 2 milioni e mezzo di euro”.
Sul bilancio di previsione l’Assessore Vigna ha in prima battuta evidenziato l’approvazione atipica essendo nella fase finale dell’esercizio.
“Il futuro dal punto di vista programmatico – ha detto - lo abbiamo già delineato con il piano di riequilibrio pluriennale, talmente analitico che ha indirizzato ormai i risultati per i prossimi anni. Infatti, il bilancio che oggi discutiamo sostanzialmente non si discosta dalla previsioni contenute nel piano. La spesa corrente prevista, circa 88 milioni di euro, è influenzata dal fondo di svalutazione,tutte le partite debitorie degli anni passati che abbiamo riconosciuto nei debiti fuori bilancio di giugno vengono oggi inserite per la prima volta e potranno essere liquidate nei prossimi mesi. Ritengo che questo sia un atto di grande giustizia sociale”.
Vigna ha poi evidenziato la riduzione delle spese, il 30% in meno sugli eventi rispetto al 2010, la riduzione, frutto questa di dinamiche automatiche, delle spese per il personale a causa dei pensionamenti, il 50% sulle consulenze. “E abbiamo - ha annunciato - ipotesi di ulteriori riduzioni”.

Sul fronte delle entrate Luciano Vigna ha parlato di importanti risultati raggiunti con un maggior numero di contribuenti ( recupero dell’evasione tributaria). “L’aumento dei tributi – ha detto - permette di raggiungere un equilibrio corrente estremamente soddisfacente. È fondamentale raggiungere in ogni singola annualità, non un pareggio virtuale ma un reale rapporto basato su incasso e spesa. Un comune virtuoso incassa quanto spende. Pochi Comuni in Italia se lo possono permettere, ma riuscire a incassare almeno l’85% significa un 15% di residui e, quindi, rientrare in una fascia di Comuni che possono guardare al futuro con maggiore serenità. Stiamo migliorando la qualità del nostro bilancio, chi gestirà tra qualche anno troverà dei crediti certificati con un grado di esigibilità maggiore. C’è molta attenzione all’eliminazione dei residui storici che ancora affliggono questa Amministrazione. Fondamentale in questa logica è anche parlare di un miglioramento nella gestione dei residui passivi. Oggi si applica un criterio cronologico che, scevro da appartenenze, ha destato il malumore di tanti ma ha stabilito un elemento di equità. Tra poco saremo chiamati ad approvare un ulteriore tranche di debiti fuori bilancio relativi a sentenze, lavori idrico-fognari e utenze, da impegnare sull’annualità successiva.
Questo bilancio di previsione – ha concluso Vigna - dopo lustri contiene la trasparenza e la chiarezza dei conti”.
 

Il dibattito
Interventi politici più che tecnici, tutti dettati dalla consapevolezza di quanto fosse anacronistico parlare di bilancio di previsione a fine novembre, quando unidici dodicesimi sono stati già spesi. Così Enzo Paolini (PSE), che ha parlato piuttosto delle intenzioni programmatiche dell’Amministrazione che “al giro di boa della consiliatura dovrebbero passare ad uno stato realizzativo e invece siamo ad un punto drammatico. La crisi c’è ed è enorme ed insidiosa, se guardiamo con occhio obiettivo alla nostra realtà c’è un lavorio evidente di cose avviate, ma non riguarda niente di ciò che noi riteniamo urgente nell’Italia di oggi e nella Cosenza che viviamo. Non servono fontane – ha detto il consigliere del PSE - ma scuole funzionanti e non piovose, servono asili nido efficienti, ospedali dove si muore per carenze igieniche e organizzative, serve attenzione ai disabili, antenne lunghe e sintonizzate sui giovani e sui pericoli cui sono esposti. La società è veloce ma le istituzioni sono lente – ha concluso Paolini – e soltanto il cambiamento è la scelta responsabile in una crisi di questo genere”.
Marco Ambrogio (PD) ha rimproverato all’Assessore Vigna di aver attaccato la precedente Amministrazione con poco garbo istituzionale. Però il mio giudizio devo darlo, ma non sui numeri, ne abbiamo sentiti pochi, dopo due anni e mezzo non si può ascoltare ancora ‘faremo’. Ci saremmo aspettati qualche dato più concreto e non solo delle parole a discolpa, ‘non siamo riusciti a fare perché abbiamo trovato macerie’. Finita la lune di miele – ha proseguito il consigliere del PD - quello che va analizzato è il modus operandi di questa Amministrazione, che ci preoccupa molto. Quello che il vicesindaco ha detto è assai distante dalla realtà che vive la città. Sono perplesso quando afferma che chi verrà ad amministrare questo Comune tra qualche anno troverà un bilancio nuovo, io penso che non troverà nulla. I numeri di una Amministrazione si misurano anche con la qualità della vita, che a Cosenza manca”.
Lino Di Nardo (PdL) ha parlato di questo bilancio preventivo come di un “obbligo legislativo per lo più inutile, per almeno tre motivi: per la temporalità, perché i bilanci comunali sono sempre più ingessati, perché questo bilancio, come i prossimi nove, li abbiamo già sostanzialmente scritti e varati quando abbiamo approvato il Piano di riequilibrio finanziario. I margini di manovra sono risicati per questa e per le prossime Amministrazioni”.
Domenico Frammartino (IDV), “siamo ormai al termine della prima parte della consiliatura, ribadisco al Sindaco che intendo proseguire nel fare opposizione sulla strada, l’unica che da credibilità alla politica, che è la strada della responsabilità. Stasera c’è una novità, sta nel fatto che è giusto che a due anni e mezzo di consiliatura il Sindaco certifichi se ha la maggioranza. Non è pensabile continuare altri due anni e mezzo senza una maggioranza. Noi certifichiamo di essere minoranza coesa e unitaria. Da minoranza costruttiva mi auguro che questa maggioranza faccia bene”.
Massimo Commodaro (Occhiuto Sindaco) ha sottolineato che “dalla relazione di Vigna si evidenzia il chiaro risanamento economico dell’ente. Non sono parole ma numeri: le partite debitorie sono state realmente ridotte, se non ci fosse stata l’adesione al Salva Comuni e al Salva Imprese, così come altre misure, questo Comune sarebbe andato in dissesto. La crisi nazionale si sente molto di più in una città piccola come la nostra, per questo apprezzo che ci sia stata ugualmente attenzione all’esenzione sulla TARSU per le famiglie disagiate, con l’introduzione di una ulteriore fascia. Sono politiche virtuose, come quella sulla differenziata che poterà ad un risparmio di due milioni e mezzo di euro; interessante anche il dato sul personale; in un periodo di crisi gravissima abbiamo finanziato con fondi extracomunali 100 milioni di opere, di cui 50 già appaltati; abbiamo istituito la Zona franca urbana; nonostante il taglio di 7 milioni sui trasferimenti statali negli ultimi due anni, abbiamo mantenuto intatti i servizi. Tutto è frutto di scelte”. 

Autore: Annarita Callari