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Isola ecologica di Donnici: consiglieri di maggioranza chiedono convocazione del Consiglio comunale

comsiglio comunale
31 ott 2013

Una richiesta di convocazione del Consiglio comunale sull’isola ecologica di Donnici è stata presentata dai consiglieri di maggioranza di Palazzo dei Bruzi, primo firmatario il consigliere Massimo Bozzo.
Gli altri consiglieri che hanno sottoscritto la richiesta di convocazione sono, oltre a Bozzo, Giovanni Quintieri, Michelangelo Spataro, Massimo Commodaro, Pierluigi Caputo, Luca Gervasi, Carmelo Salerno, Francesco Perri, Francesco Spadafora, Claudio Nigro, Lino Di Nardo, Giuseppe Spadafora, Fabio Falcone e Francesco De Cicco.
“I recenti aggiornamenti e accadimenti sul progetto “isola ecologica” avviato nel 2009 con la delibera n.258 dell’ottobre 2009 mi hanno spinto, insieme ai colleghi di maggioranza - spiega il consigliere primo firmatario Massimo Bozzo - a chiedere la convocazione di un consiglio comunale straordinario per fare chiarezza, una volta per tutte, nei confronti dei cittadini, rispetto ad una questione sulla quale si è ingenerata una grande confusione, probabilmente a causa delle strumentalizzazioni intervenute e della diffusione di informazioni non completamente corrette. Premesso che ritengo necessaria la costruzione di un’isola ecologica funzionante secondo quanto stabilisce il decreto legislativo n°8 del 2008, mi preme nel contempo profondere ogni sforzo sia per tutelare la salute dei miei concittadini, sia perché venga apprestata ogni forma di salvaguardia ambientale del mio territorio. È per queste ragioni – prosegue ancora Bozzo – che, in piena conformità con le linee del progetto, sarà necessario studiare una adeguata regolamentazione, da attuare in maniera puntuale e da concordare con il neo-comitato che si è costituito in questi giorni. La regolamentazione dovrà tenere in debita considerazione i fattori ambientali e sanitari ed essere redatta in maniera quanto più simile alle isole ecologiche più virtuose presenti sul nostro territorio nazionale. Bisognerà sostanzialmente evitare che nell’isola confluiscano materiali come umido, acidi, pesticidi e altre sostanze che di fatto renderebbero l’isola non più tale per definizione, ma un luogo altamente inquinante. L’isola ecologica, gestita per come prospettato, potenzierebbe il servizio di raccolta porta a porta e consentirebbe ai cittadini virtuosi la possibilità di avere detrazioni sulla Tares.”



 

Autore: Giuseppe Di Donna