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Progetto Musa: presentati i risultati a Palazzo dei Bruzi. Illustrati tre progetti della città di Cosenza per la mobilità sostenibile

incontro progetto musa
26 lug 2013


Il centro storico di Cosenza più accessibile, più sicuro sotto il profilo sismico e in grado di garantire una fruizione piena delle sue molteplici emergenze storico-architettoniche, al riparo dalle intrusioni del traffico e dai gas di scarico. E poi i fiumi Crati e Busento riqualificati, attraverso un processo di sicurezza idraulica che ne consolidi le sponde fino a renderli navigabili almeno alla loro confluenza, immaginando la possibilità di farli percorrere da canoe o da piccoli battelli turistici, sull’esempio dei bateaux mouches francesi. Sono solo alcuni degli interventi inseriti nei tre progetti della città di Cosenza sulla mobilità sostenibile illustrati questa mattina nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi a conclusione della fase di elaborazione progettuale seguita all’avvio del Progetto Musa, il Progetto di Mobilità Urbana Sostenibile e Attrattori Culturali, promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del PON Governance con il concorso dell’ISFORT (Istituto Superiore per la Formazione e la Ricerca nei trasporti), di Cittalia (la Fondazione di ANCI Ricerche) e della Società CLES, anch’essa impegnata nel settore della ricerca.
I risultati del MUSA ed i conseguenti progetti della città di Cosenza sono stati presentati nel corso di un incontro al quale il Comune ha invitato forze sociali, rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e del mondo imprenditoriale, portatori di interesse (stakeholders) nei settori della mobilità sostenibile e dei beni culturali, già parte attiva del progetto ed attori della pianificazione partecipata, metodologia adottata dal Progetto Musa.
All’incontro hanno preso parte il responsabile nazionale del MUSA Carlo Carminucci, anche nella veste di direttore dell’ISFORT, e Ugo Baldini, consulente di Cittalia, la Fondazione di Anci Ricerche. Cosenza è stata prescelta come una delle otto aree- pilota per la sperimentazione di MUSA, insieme alle città di Lecce, Bari, Salerno, Pozzuoli, Reggio Calabria, Taormina e Siracusa.
All’incontro di questa mattina avrebbe dovuto prendere parte anche il Sindaco Mario Occhiuto, ma impegni improcrastinabili lo hanno trattenuto fuori città. Al suo posto ha introdotto la riunione l’Assessore all’Innovazione e alla Smart city Geppino De Rose che ha portato a conoscenza del tavolo dell’incontro il rammarico del primo cittadino che ha sperato fino all’ultimo di essere presente, attesa anche l’attenzione particolare che l’Amministrazione comunale sta dedicando al progetto MUSA.
Dopo aver brevemente e con efficacissima sintesi illustrato gli asset del progetto per la città di Cosenza, De Rose ha sottolineato come il MUSA rappresenti un momento fondamentale di una strategia complessiva che coniuga la mobilità sostenibile con gli attrattori culturali di cui Cosenza è particolarmente ricca. “Il Progetto Musa – ha rimarcato l’Assessore De Rose – è una sintesi quasi involontaria del programma amministrativo del Sindaco Occhiuto e della sua Amministrazione”.
Al responsabile nazionale del MUSA Carlo Carminucci è toccato il compito di tracciare la carta d’identità del progetto, partito nel novembre del 2011 e che si concluderà i primi del 2014. “Il progetto – ha spiegato Carminucci – rivolto alle Regioni dell’Obiettivo convergenza e cioè, oltre alla Calabria, Campania, Sicilia e Puglia, rafforza la capacità delle Amministrazioni locali di governare i settori della mobilità urbana e dello sviluppo degli attrattori culturali.” Buone le notizie fornite da Carminucci sulla prosecuzione di MUSA che continuerà il suo cammino con lo sviluppo di azioni complementari come il supporto che sarà fornito alla progettazione esecutiva di alcuni interventi strategici come quelli individuati da Cosenza “che- ha aggiunto Carminucci – ha tutte le carte in regola per veder finanziati i suoi progetti, sulla scorta delle buone pratiche intraprese.”
Nel dettaglio tecnico dei tre progetti presentati dal Comune, per alcuni dei quali è stato già chiesto il relativo finanziamento, è entrato poi l’ing.Marcello Falbo, dello staff del Sindaco, referente di Musa per l’Amministrazione comunale.
I tre progetti di intervento elaborati nell’ambito di Musa riguardano il miglioramento dell’accessibilità e la messa in sicurezza del centro storico, la riqualificazione e il potenziamento del Polo di scambio intermodale di Vaglio Lise e la Porta della Sila da realizzare attraverso la valorizzazione delle connessioni ferroviarie tra il Parco della Sila e la città.
Nel primo progetto, riguardante il centro storico rientrano: una migliore accessibilità attraverso l’individuazione di nuove e più comode vie d’accesso dall’esterno, la riqualificazione dei percorsi pedonali esistenti, la realizzazione di nuovi sistemi di trasporto come scale mobili, ascensori, ecc., la creazione di circuiti di navette elettriche o a gas. Il progetto sarà inoltre finalizzato a tutelare gli edifici esistenti attraverso interventi che possano salvaguardarne la sicurezza sismica. Altro aspetto del progetto relativo al centro storico, la riqualificazione, come già detto, dei fiumi Crati e Busento finalizzata alla loro fruibilità, con la realizzazione di opere idonee a migliorarne la sicurezza idraulica. Sempre nella stessa ottica, previsti un collegamento pedonale e ciclabile della confluenza al Parco Fluviale e alla via degli Artisti e un collegamento pedonale e ciclabile del Parco Fluviale al Parco Acquatico.
Sul secondo progetto, quello relativo alla riqualificazione e potenziamento del polo intermodale di Vaglio Lise, l’ing.Falbo ha chiarito che “Vaglio Lise rappresenta un nodo fondamentale nel settore dei trasporti e della mobilità sostenibile. Non più una Cattedrale nel deserto, come per lungo tempo è stata percepita, ma qualcosa di diverso che la integri con il resto della città.” E per questa ragione il progetto ha previsto il recupero dell’intera area, migliorando non solo la viabilità, ma anche la vivibilità. Sarà rispettato il tracciato di progetto della metropolitana leggera che avrà una nuova stazione che si configuerà come Art Metrò, seguendo l’esempio di altre città europee.
Accanto alla stazione della metropolitana, sarà realizzato il Terminal bus delle autolinee extraurbane. Il piano interrato conoscerà uno sviluppo commerciale con negozi, bar, ristoranti e tutta l’area antistante la Stazione Ferroviaria diventerà una grande piazza circondata da una grande pensilina ombreggiante. Sarà edificata una Nuova Chiesa e sarà aperta una nuova scuola materna. Il terzo ed ultimo progetto illustrato da Falbo riguarda la Porta della Sila che mette a profitto lo storico rapporto della città con l’Altopiano silano. Falbo ha ricordato l’accordo tra l’Amministrazione comunale e il Parco della Sila per estendere il territorio di quest’ultimo ad una porzione di territorio cosentino. L’obiettivo è creare un itinerario dei borghi, a cominciare dal centro storico di Cosenza, utilizzando la tratta ferroviaria in disuso e rivitalizzando la miriade di stazioncine dei paesini dell’immediato hinterland allo scopo di esaltarne le peculiarità, i prodotti tipici e le emergenze storico-architettoniche. Ugo Baldini, consulente di Cittalia, la Fondazione di Anci Ricerche ha poi illustrato gli obiettivi delle politiche per la mobilità urbana sostenibile sulla scorta delle valutazioni espresse rispettivamente dai cittadini e dai portatori di interesse.
La serie degli interventi è stata conclusa dall’Assessore alla crescita economica urbana e alla mobilità sostenibile Nicola Mayerà che ha ribadito i punti fondanti del nuovo progetto di mobilità sostenibile messo a punto dall’Amministrazione comunale per regolamentare i flussi di traffico che interessano la città. Un progetto che Mayerà ha elaborato, con l’ausilio di un team di esperti, dopo aver studiato una serie di buone prassi europee, mutuandolo soprattutto da quello della cittadina inglese di Reading che ha caratteristiche simili a Cosenza e quindi importabili in riva al Crati. Dalla cittadina inglese Mayerà ha mutuato soprattutto l’idea dei taxi-coach, degli autobus extraurbani che effettueranno delle fermate intermedie, ad una distanza da un chilometro e mezzo l’una dall’altra, per raggiungere alcune zone nevralgiche quali i poli scolastici e quelli commerciali della città.



 

Autore: Giuseppe Di Donna