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Consiglio comunale rinviato a data da destinarsi

04 giu 2013

Seduta lampo del Consiglio comunale di Cosenza che, presieduto da Luca Morrone, avrebbe dovuto affrontare quale unico punto all’Ordine del Giorno la risposta alle interrogazioni pervenute alla data del 20 maggio 2013.
Ha chiesto invece il rinvio a data da destinarsi – seppure con preghiera di riconvocazione in tempi brevi - il consigliere Massimo Commodaro, motivando con l’assenza del Sindaco Mario Occhiuto e dell’assessore Luciano Vigna, da ieri vicesindaco dopo la revoca di Katya Gentile.
La minoranza ha affidato al capogruppo del PD, Salvatore Perugini, l’intervento contrario alla richiesta di rinvio.
“A noi dispiace che non ci sia il Sindaco – ha esordito Perugini - ma non perché oggi dovessimo discutere di quel che è accaduto ieri, ma quanto meno per dare concreta attuazione a quella che è anche una norma regolamentare: quando il Sindaco, nella sua piena autonomia, revoca un assessore ne deve dare comunicazione al Consiglio comunale. La reputo una scortesia istituzionale non informare il Consiglio, nei tempi fissati dal regolamento, di ciò che di importante avviene nell’Amministrazione, così come ci sarebbe piaciuto apprendere in Consiglio della nuova attribuzione della delega di Vicesindaco all’Assessore Vigna, al quale facciamo gli auguri di buon lavoro. È comunque una questione che riguarda la maggioranza, alla quale guardiamo con attenzione, un vulnus politico di straordinaria importanza, e capiremo nel tempo se ai gesti di sindaco e vicesindaco erano sottesi altri disegni politici.
Ma il voto contrario – ha chiarito il capogruppo del PD - è perché non riusciamo a discutere le cose che concordiamo. Questa data, con questo Ordine del Giorno, era stata concordata in Conferenza dei capigruppo e addirittura condivisa da Sindaco e Assessori, chiamati oggi a rispondere ad un loro dovere istituzionale. A noi non appartiene la cultura del sospetto, ma riteniamo che ci siano le condizioni per poter fare il Consiglio. La Giunta bene avrebbe potuto distribuire al suo interno la funzione per rispondere alle interrogazioni che giacciono da tempo. Sottolineo in negativo - ha concluso Salvatore Perugini – il dato che da più mesi stiamo vivendo una fase che mortifica il Consiglio comunale, impedendogli di fare discussioni. E, quando si fanno, è perché la minoranza riesce a far prevalere un punto di vista a che i lavori si tengano. Le chiedo Presidente, laddove fosse disposto il rinvio, di farlo a data scelta e predefinita”.
L’esito della votazione: 12 voti favorevoli, 8 contrari, 1 astenuto.
 

Autore: Annarita Callari