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Centro Rat-Teatro dell'Acquario: Commissione cultura chiede convocazione straordinaria del Consiglio comunale

claudio nigro
06 feb 2013

Convocare una seduta straordinaria del Consiglio comunale da dedicare all’esame della situazione del Centro Rat-Teatro dell’Acquario.
E’ quanto chiede la Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi al Presidente del Consiglio comunale Luca Morrone e al Sindaco Mario Occhiuto.
La richiesta al Presidente dell’assemblea consiliare e al primo cittadino è stata formulata all’unanimità dalla commissione consiliare ed è stata indirizzata dal Presidente della Commissione Claudio Nigro, su proposta del consigliere Mimmo Frammartino, al termine dell’audizione alla quale è stato invitato il presidente del Centro Rat-Teatro dell’Acquario Antonello Antonante.
Quest’ultimo ha esposto ai componenti la commissione cultura la situazione in cui versa la struttura teatrale di via Galluppi che rischia la chiusura dopo 32 anni di attività, a causa dei tagli, dell’80 %, al finanziamento destinato al Rat dalla Regione.
Antonante ha ribadito in commissione cultura la decisione di non riuscire, fatta eccezione per il rispetto di quei pochi impegni presi in precedenza, ad allestire, per l’anno in corso, il cartellone della stagione del Centro Rat, per la prima volta dopo 32 anni. “Al posto del tradizionale manifesto con l’indicazione degli spettacoli – ha detto Antonante al Presidente Nigro e agli altri membri della Commissione – abbiamo affisso fuori dall’Acquario un manifesto bianco. Da un lato una provocazione – ha chiarito Antonante - , dall’altro un messaggio che vogliamo lanciare alle istituzioni per far capire loro che un manifesto bianco è sempre una pagina sulla quale si può ancora scrivere e raccontare qualcosa. Siamo sì arrabbiati – ha detto ancora il Presidente del Centro Rat – ma fiduciosi che qualcosa possa ancora cambiare.”
Il riferimento, mentre è partita con successo una raccolta di firme di quanti hanno a cuore le sorti dell’Acquario, è all’elaborazione dei testi unici, per la cultura, i beni culturali, la ricerca e l’istruzione che sono all’esame dell’assessorato regionale alla cultura.
“Così come è stato pensato – dice ancora Antonante - il testo unico sulla cultura taglia irrimediabilmente fuori il Centro Rat da qualsiasi possibilità di programmare il futuro, con conseguenze dirette anche su coloro che vi lavorano. Unico finanziamento ottenuto lo scorso anno, i 25 mila euro della Legge 3 del 2004. Da quattro anni risulta, invece, inapplicata la Legge regionale 27 del 1995 che riconosceva il Centro Rat-Teatro dell’Acquario struttura di importanza regionale.”
L’allarme lanciato da Antonante è stato raccolto dalla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi sulla base della considerazione, esplicitata dal consigliere comunale Mimmo Frammartino, secondo la quale “il Centro Rat-Teatro dell’Acquario deve, ormai, essere percepito come struttura che appartiene alla città e che si colloca appieno nell’accezione di bene comune”.
Nella richiesta di convocazione straordinaria di un’apposita seduta di Consiglio comunale da dedicare all’esame della situazione del Rat, la Commissione cultura ha impegnato sin d’ora sia il Presidente dell’assise comunale Morrone che il Sindaco Occhiuto, titolare tra l’altro della specifica delega alla cultura, per l’apertura di un tavolo di discussione, presso l’Assessorato regionale alla cultura, che fornisca integrazioni e suggerimenti al testo unico attualmente in fase di perfezionamento, per far sì che nello stesso trovino accoglimento le richieste del Centro Rat.

 

Autore: Giuseppe Di Donna