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Il Sindaco Mario Occhiuto intervistato dall'ANCI per la rubrica CentoCITTA'

foto sindaco occhiuto
06 nov 2012

di Francesca Romagnoli -

Da un sondaggio risulta che il 67% dei cosentini ha espresso un giudizio positivo sulle attività messe in atto dall'amministrazione e il 62% ha fiducia nel proprio sindaco. “Un risultato importante che ci gratifica ma che non ci condiziona – ribatte Occhiuto - noi continueremo per la nostra strada e senza i sondaggi alle mani, preferiamo così”.


Sindaco Occhiuto, da neo amministratore lei aveva promesso ai suoi cittadini idee per un cambiamento radicale della città, una Cosenza dinamica, ecologica, accogliente e solidale. Può fare un bilancio di quest’anno di governo a Palazzo dei Bruzi?
Cosenza è ritornata a riprendere il ruolo guida da un punto di vista culturale, economico e sociale dell'intera provincia, e anche nei confronti della Regione. La città è diventata teatro all'aperto di suggestivi eventi durante tutto l'arco dell'anno ed è stata resa più viva, dinamica e bella anche durante le ore serali e notturne, grazie al potenziamento dell'illuminazione pubblica e all'installazione di luci artistiche. Il nostro obiettivo principale è quello di realizzare una città veramente sostenibile.
È partita con noi la raccolta differenziata dei rifiuti e abbiamo già progettato un centro di selezione, valorizzazione e riciclo dei materiali che sarà realizzato nei prossimi anni. Abbiamo creato la Circolare Veloce, una linea per la mobilità cittadina con vettori ecologici e corse frequenti su corsie preferenziali, al fine di potenziare il trasporto pubblico cittadino e così ridurre l'uso in città di autovetture, e infatti in pochi mesi gli utenti sono quintuplicati. Stiamo lavorando molto nella cura e nella gestione delle aree verdi e pedonali per restituirle ai cittadini in modo che siano più fruibili, e nel miglioramento della rete idrica e fognaria.
Ci stiamo preoccupando di risolvere il problema legato ad un accampamento Rom abusivo nell'alveo di un fiume in modo da rendere più dignitosa la vita di queste persone e trovare soluzione ad una situazione di rischio per la salute pubblica e l'inquinamento ambientale. Siamo impegnati nelle politiche sociali e di solidarietà assicurando l'assistenza domiciliare e il trasporto alle persone disabili e agli anziani, contributi per il fitto casa e con tante altre iniziative a favore dei soggetti svantaggiati. Abbiamo intrapreso molte iniziative culturali e turistiche, abbiamo riaperto tutti i teatri, riorganizzato la burocrazia comunale e avviato innovative opere pubbliche che cambieranno il volto della città. Ma il lavoro che ci resta da fare è ancora impegnativo.


Sicurezza e legalità sono questioni prioritarie per un amministratore comunale. Lei come intende intervenire per garantire la sicurezza dei suoi cittadini?
Molte questioni sono già state affrontate, anche grazie al Comitato di Ordine Pubblico e alla sinergia instaurata con il Prefetto e le forze dell'ordine cittadine. Siamo intervenuti con demolizioni su varie costruzioni abusive e abbiamo svolto un’attività preventiva finalizzata al controllo del territorio al fine di garantire la sicurezza dei cittadini, anche con l’ausilio di telecamere opportunamente dislocate e installate sulle strade e negli spazi pubblici.


Qual è il suo commento sulle misure della Spendig review varate del Governo e sulle conseguenti ripercussioni che queste misure avranno sui servizi ai cittadini?
I Comuni sono diventati non solo centri di erogazione di servizi ai cittadini ed enti attuatori di politiche per il governo del territorio atti a favorire il progresso della società, ma centri di assistenza e di politiche clientelari. Ora il paradosso è che bisogna garantire la qualità e l'efficienza dei servizi erogati e nello stesso tempo gestire gli stessi servizi attraverso soggetti esterni (cooperative sociali o ditte ad esempio) con il personale impiegato e messo a disposizione negli anni passati spesso in soprannumero, non adeguatamente selezionato, né formato, né sufficientemente motivato. C'è in questo momento l'esigenza di garantire l'ordine pubblico, evitare tensioni sociali e, quantomeno, salvare i posti di lavoro esistenti. Ma, nello stesso tempo, occorre far comprendere che tutti devono fare la loro parte, amministratori, politici, sindacati e lavoratori, ed impegnarsi a rendere più produttivo il lavoro. I tagli derivati dalle misure della Spendig review che più mi preoccupano sono quelli riferiti alle politiche sociali e che colpiscono i soggetti svantaggiati. I Comuni dovrebbero avere il tempo di adeguare la loro struttura orientandola verso una maggiore produttività e una migliore efficienza, e quindi i tagli dovrebbero essere graduali e sopportabili e non riguardare le politiche sociali.


Da un recente sondaggio risulta che il 67% dei cosentini ha espresso un giudizio positivo sulle attività messe in atto dall'amministrazione negli ultimi sei mesi e il 62% ha fiducia nel proprio sindaco. Un risultato importante.
Il giudizio positivo premia l'attivismo che abbiamo messo in campo in questo primo anno di governo, e certamente non è riferito solo al sindaco ma al lavoro di una squadra eccellente e coesa impegnata a risolvere i problemi del territorio. Un risultato importante che ci gratifica ma che non ci condiziona. Continueremo a lavorare avendo in mente un progetto di città più bella e più solidale, con la consapevolezza che spesso le scelte giuste e innovative possono essere anche impopolari al momento, perché rompono alcuni equilibri e colpiscono privilegi consolidati, ma nel tempo verranno comprese e apprezzate. Quindi grazie ai cosentini per il giudizio positivo, ma noi continueremo per la nostra strada e senza i sondaggi alle mani. Preferiamo così.

per leggere l'intervista direttamente sul sito dell'ANCI clicca qui

 
 


 

Autore: Giuseppe Di Donna