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Cosenza set de "Il colore verde della vita". La Commissione cultura ospita lo sceneggiatore e regista Pierluigi Sposato

22 giu 2012

Il primo ciak sarà il 9 luglio nella città dello Stretto, Reggio Calabria. Ma Pierluigi Sposato, cosentino doc, non poteva non scegliere Cosenza quale set privilegiato per il suo primo lungometraggio, “Il colore verde della vita”. La Commissione consiliare cultura di Palazzo dei Bruzi – impegnata in un lavoro di valorizzazione dei nostri talenti artistici - lo intercetta ed ecco il giovane talentuoso regista ospite nell’ultima seduta dell’organo consiliare per raccontare di questa sua nuova esperienza che lo vedrà professionalmente impegnato in città a partire dal 31 luglio prossimo.
Un progetto al quale hanno creduto in molti, la pellicola è autofinanziata e si avvale del sostegno di alcuni importanti sponsor, cosa di non poco conto considerata la crisi che investe tutti i settori. Segno che Pierluigi Sposato è talento apprezzato e sul quale vale la pena investire. La pensa così anche la Commissione Cultura che – con la benedizione istituzionale – si offre come cassa di risonanza al bel progetto.
“Il colore verde della vita” – che ha tra i protagonisti Francesco Maccarinelli, Roberto Rizzoni e Olga Guseva - racconta di un sud che, da rifugio, diventa alla fine luogo di rinascita per un giovane borderline che deve sfuggire alle forze dell’ordine per una rapina finita male. Elias, questo il nome del protagonista, ci arriva affiancandosi casualmente ad un uomo che lo aiuterà a liberarsi dalla dipendenza della droga ma, soprattutto a ritrovare se stesso. Road movie nella forma, dunque, ma anche un viaggio interiore che testimonia la volontà di recuperare se stessi e di riavvicinarsi, più consapevole, ai propri affetti. E perché no, anche di trasformare alla fine il diario di questa esperienza in un romanzo di successo.
Pierluigi Sposato, che del film firma anche la sceneggiatura oltre che la regia, affida alla sua storia il compito di trasmettere un messaggio di forza, di coraggio e di speranza. Lo raccolga una generazione ma anche una terra, la Calabria, che, fuori dagli stereotipi, ne ha ancora bisogno.
 

Autore: Annarita Callari