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Consigliere Roberto Bartolomeo chiede intitolazione strada a Vittoria Vocaturo Mancini

roberto bartolomeo
09 mag 2012

Il consigliere comunale Roberto Bartolomeo, capogruppo dei “Popolari e Liberali Cosenza”, ha avanzato, durante una seduta della commissione consiliare urbanistica, la proposta, indirizzata al Sindaco Mario Occhiuto e all’Amministrazione comunale, di rivisitare alcuni toponimi cittadini e di intitolare una strada a Vittoria Vocaturo Mancini, scomparsa il 5 febbraio del 2009, moglie del leader socialista Giacomo Mancini, già Sindaco di Cosenza fino all’aprile del 2002.
“La toponomastica cittadina – ha sottolineato Bartolomeo nella sua proposta – necessita di alcune rivisitazioni. Intanto sarebbe il caso che i toponimi di via Roma e Corso d’Italia, che evocano la storia della capitale e dell’identità nazionale, vengano ripristinati.”
E Bartolomeo a tal proposito ha illustrato la sua proposta: “si potrebbe lasciare l’intitolazione di via Riccardo Misasi, che ha interamente preso il posto del vecchio toponimo di via Roma, da via Veneto, all’altezza dell’abitazione dell’uomo politico democristiano, fino a Piazza Cappello. Subito dopo e fino a Piazza Loreto potrebbe essere ripristinato il vecchio toponimo di via Roma.”
Analogo il ragionamento del consigliere Bartolomeo per Corso d’Italia, il cui toponimo è stato sostituito da Corso Luigi Fera. “Anche qui – afferma Bartolomeo – si potrebbe mantenere il nuovo toponimo di Corso Fera, nel tratto compreso tra Piazza Bilotti e Piazza Loreto e ripristinare l’antica denominazione di Corso d’Italia, nel tratto compreso tra Piazza Loreto e Piazza Zumbini.
A questa proposta di rivedere gli attuali toponimi di Via Misasi e Corso Fera, Roberto Bartolomeo ha fatto seguire quella di intitolare una strada di Cosenza a Vittoria Vocaturo Mancini.
“Dando seguito a questa proposta – ha detto Bartolomeo in commissione urbanistica – l’Amministrazione comunale guidata da Mario Occhiuto – da un lato potrebbe riequilibrare le intitolazioni a favore del genere femminile, che, come non ha mancato anche di sottolineare in una sua proposta, del marzo scorso, la collega Maria Lucente, risultano in numero fortemente inferiori rispetto a quelle maschili, e, dall’altro, darebbe il giusto riconoscimento ad una donna forte, coraggiosa, di grande intelligenza e di rara eleganza, molto amata dai cosentini e ad una femminista ante-litteram che ebbe un ruolo determinante nell’ascesa dell’uomo politico accanto al quale restò con grande dedizione fino all’ultimo momento. Mai come nel caso di Vittoria Vocaturo Mancini vale quella che sembra una frase fatta e invece non lo è: accanto ad un grande uomo c’è sempre una grande donna”.





 

Autore: Giuseppe Di Donna