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Cordoglio per la scomparsa di due illustri cosentini da parte del Sindaco Eva Catizone

09 giu 2005
(9/6) (UfficioStampa) - “Due eventi luttuosi hanno colpito in questi giorni la città di Cosenza che piange la perdita di due illustri nostri concittadini”. Inizia così il messaggio di Eva Catizone con il quale il Sindaco ha voluto ricordare la scomparsa, a distanza di poche ore l’uno dall’altro, del farmacista Massimo Berardelli, deceduto l’altro ieri, e del dottor Giusy Santoro, venuto a mancare questa mattina.
“Con Giusy Santoro – ha detto il Sindaco – scompare un professionista di prim’ordine, che ha dato lustro alla nostra città ed alla struttura sanitaria nella quale ha prestato per lungo tempo la sua opera. Il dottor Santoro va sicuramente ricordato come un neuroradiologo di fama nazionale. Questa sua specializzazione, conseguita in anni ed anni di studi e di grande impegno e dedizione, gli valse la Presidenza della Società Italiana di neuroradiologia ma anche il giusto riconoscimento di essere considerato il padre di tutta le neuroradiologia calabrese.
Eccellente Capo del dipartimento di neuroradiologia dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, di Giusy Santoro resteranno impressi nella nostra memoria non solo la sua grande professionalità e competenza, ma anche la grande disponibilità verso i suoi pazienti, qualità tutte – ha concluso il Sindaco – che rendono ancora più incolmabile il vuoto che ha lasciato”.
Il Sindaco ha indirizzato un pensiero affettuoso e di sincera vicinanza alla moglie del dottor Santoro, signora Rita Spadafora.
Parole altrettanto commosse Eva Catizone ha avuto anche per il dottor Massimo Berardelli, decano dei farmacisti cosentini. “Era un signore nel senso più pieno della parola – ha affermato il Sindaco. Caratteristica questa che si sposava con un grande attaccamento al lavoro che lo portava quotidianamente a non lasciare mai la sua storica farmacia di Corso Mazzini. Certamente un esempio da seguire per le giovani generazioni. E poi – ricorda ancora il Sindaco – una solida formazione riformista ed antifascista che ne ha sempre orientato i comportamenti anche nella vita di tutti i giorni.
Oggi è veramente triste doverne piangere la perdita, ma, sono certa, i cosentini lo ricorderanno per lungo tempo ancora.”