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Inaugurata la mostra "Nuovi Paesaggi - Architetture e progetti di spazi pubblici in città"

04 mag 2003
Nell’ambito del ciclo di iniziative denominato “Cosenza, dopo il Piano verso la strategia”, promosso dall’Assessorato all’Urbanistica con l’obiettivo di avviare un costruttivo ed attento confronto sui temi della crescita urbanistica e sui futuri interventi di sviluppo economico-culturali che dovranno riguardare la città, è stata inaugurata ieri pomeriggio presso l’ex deposito delle ferrovie di Piazza Matteotti, la mostra “Nuovi Paesaggi – Architetture e progetti di spazi pubblici in città”. Si tratta di una esposizione assai rilevante, che ha attratto nella giornata inaugurale l’interesse di decine di professionisti e che, per la prima volta in Italia, raccoglie i lavori di alcuni tra i più importanti studi di progettazione del Paese, mettendo in contrapposizione le diverse ideologie che si sono sviluppate nel territorio nazionale. La mostra, che resterà aperta fino al prossimo 30 maggio, è realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Pianificazione Territoriale dell’Università della Calabria, con il Laboratorio Paesaggio Calabria, con l’Inarch Calabria e con l’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri della provincia di Cosenza. Alla cerimonia di inaugurazione è seguita un’interessante conferenza sul tema: “Ri-guardare i luoghi della città contemporanea; l’architettura può avere un ruolo?” Nell’introdurre il dibattito, il professor Franco Rossi, docente dell’Università della Calabria, ha ricordato la figura del progettista cosentino Giovanni Giannattasio, prematuramente scomparso. Successivamente è intervenuto l’Assessore all’Urbanistica Giuseppe Leporace: “L’allestimento della mostra Nuovi Paesaggi – ha detto – rappresenta l’evento più significativo del ciclo di incontri che abbiamo inteso promuovere, non solo per la quantità e per la qualità delle opere esposte – ha aggiunto l’Assessore – ma soprattutto per lo spessore degli architetti che hanno voluto aderire all’iniziativa. Lo spazio pubblico della città di Cosenza – ha sottolineato Leporace – si è enormemente rivalutato con la politica di riqualificazione attivata dal Sindaco Mancini e proseguita da Eva Catizone. In questi ultimi anni l’Amministrazione è riuscita ad incidere sulle coscienze dei cittadini. E proprio per consentire loro una maggiore fruizione degli spazi pubblici continueremo nella rivalutazione e nel recupero della città con la realizzazione di opere qualitativamente elevate, ma pensate per essere destinate alla fruibilità della collettività”. Alla manifestazione hanno partecipato Luigi Prestinenza Puglisi, critico e saggista dell’architettura, Sebastiano Brandolini, responsabile dell’inserto di Repubblica “Io Donna, e Paolo Pisciotta, presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli. “Analizzando i progetti che sono stati esposti emerge un quadro composito dell’architettura italiana – ha detto Luigi Prestinenza Puglisi – Una mostra nella quale i diversi e molteplici filoni della politica progettuale del nostro Paese sono ben rappresentati, dalle varianti di architettura tradizionale alle ideologie di carattere sperimentale con le quali si tenta di promuovere una diversa concezione dello spazio pubblico, fino al tema della natura, del verde, tornato ad essere oggetto prevalente delle correnti architettoniche europee”. “Lo spazio pubblico – ha precisato Brandolini – oggi non rappresenta una categoria chiara e ben definibile. La linea che separa gli spazi pubblici da quelli privati si è molto assottigliata. La città di Cosenza in questi anni ha seguito una politica innovativa, rivalutando lo spazio pubblico inteso non come semplice momento decorativo e dunque circoscritto. C’è stata la capacità di allargare la percezione partendo dal recupero di spazi liberi da destinare alla cittadinanza. Un’azione – ha concluso Brandolini – che ha innescato un significativo processo di sviluppo”. “L’introduzione della procedura concorsuale – ha detto Paolo Pisciotta – ha senza dubbio aumentato la qualità delle opere pubbliche. A Cosenza è stato avviato un processo di riqualificazione architettonica che ha prodotto parallelamente anche una rigenerazione di carattere sociale. I progetti realizzati per la città di Cosenza – ha detto ancora Pisciotta – sono stati pubblicati sulle più autorevoli riviste specializzate. Noi stessi stiamo promuovendo il Modello Cosenza come modello di rigenerazione architettonica e urbana”.