Non un interrogatorio, ma una semplice convocazione per il sindaco Eva Catizone, ieri alla polizia postale di piazza Crispi. E’ lo stesso sindaco a precisarlo. La convocazione ha avuto lo scopo di informare il primo cittadino dello stato delle indagini sull’episodio del proiettile che le venne recapitato in una busta chiusa lo scorso mese di novembre. Ad Eva Catizone è stato detto che il prossimo 14 maggio il proiettile sarà esaminato a Roma da periti balistici, che dovranno cercare di stabilire, valutandone le caratteristiche, l’origine dell’oggetto e in particolare se possa essere attribuito alla iniziativa di una organizzazione criminale o non, invece, alla fantasia malata di qualche sconsiderato. Al sindaco è stato chiesto se volesse nominare un proprio esperto. La Catizone ha risposto negativamente, riaffermando la piena fiducia negli operatori di polizia e in chi sta dirigendo le indagini. Piuttosto, invece, è certo che il sindaco si costituirà parte civile contro un atto che ritiene “grave e preoccupante, ancor più in quanto non è la prima volta che in Calabria si verificano episodi che hanno per bersaglio un rappresentante delle istituzioni”.
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