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Presentati i risultati dell'indagine sull'amianto

22 mag 2003
Presentati stamane al Comune i risultati dell'indagine sulla presenza di amianto nel centro cittadino. L'indagine è stata eseguita, sotto il coordinamento dell'Ufficio Tecnico comunale, da un gruppo di professionisti incaricati dalla Comunità Montana delle Serre cosentine per tutti i Comuni in essa ricompresi. I giovani ora hanno costituito la società cooperativa HMP. La Comunità ha poi voluto includere, utilizzando un residuo di finanziamento regionale, anche il capoluogo, "quale segno -ha spiegato il Presidente Gabriele Petrone- di collaborazione tra istituzioni e di solidarietà tra enti." Aspetto, questo, sottolineato anche dall'assessore ai diritti del cittadino Vincenzo Gallo e, in conclusione, dal Sindaco Eva Catizone, che hanno ringraziato Petrone e con lui hanno auspicato che il qualificato impegno dei giovani che hanno partecipato al progetto possa trovare presto altri sbocchi utili alla società locale ed hanno rivolto un appello alla Regione perché dia prosecuzione all'iniziativa. Come ha spiegato l'assessore Gallo, "i giovani professionisti che hanno effettuato il censimento sono in grado di permettere un ulteriore approfondimento delle analisi ambientali, disponendo di un laboratorio con attrezzature anche portatili. Sarà possibile, pertanto, monitorare la qualità dell'aria e verificare il livello di concentrazione di polveri disperse nell'atmosfera, che non possono superare alcune soglie prefissate dalla normativa esistente. Ciò permetterà a soggetti pubblici e privati di svolgere una attività di supporto rispetto a quella della Regione e dell'ASL, a cui è demandato il controllo della salute pubblica e la scelta dei provvedimenti necessari per il contenimento o l'eliminazione del rischio amianto." "L'amministrazione comunale -ha poi continuato l'assessore Gallo- ha già effettuato o ha in corso di realizzazione vari interventi per l'eliminazione dell'amianto, in particolare nelle scuole. Ha presentato, inoltre, richieste di finanziamento per interventi urgenti alla Regione Calabria nell'ambito del piano di sviluppo urbano, presentato nel settembre scorso, di importo pari a 1.000.000 di Euro. Considerato l'elevato costo delle bonifiche sono stati già richiesti finanziamenti regionali, per primi interventi urgenti di bonifica, in particolare per la rimozione e sostituzione delle coperture dei fabbricati di pertinenza comunale in lastre di Eternit e per completare la mappatura e il sistema di monitoraggio ambientale, oltre che per verificare la possibilità di concedere agevolazioni e contributi ai proprietari di immobili privati." Ma quali i risultati cui si è pervenuti? Lo hanno spiegato la Presidente della HMP ingegner Elena Bloise e altri due tecnici, l'ingegner Francesco Filippelli ed il dottore forestale Lorenzo Arcidiaco. L'indagine ha interessato il centro città da piazza dei Bruzi a piazza Fera. I manufatti contenenti amianto sono stati individuati in base a documentazione cartografica fornita dall'Ufficio Tecnico Comunale e dopo accurati sopralluoghi in ogni singolo edificio dell'area prescelta. E' stato stimato lo stato di conservazione (compatto o a potenziale rilascio di fibre) e l'estensione del materiale potenzialmente pericoloso. Sono stati compilati per ogni manufatto degli appositi modelli di rilevazione adottati e proposti dall'Ufficio del Commissario Delegato per l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani in Calabria. I dati sono stati inseriti in una cartografia aerofotogrammetria in scala 1:2000, fornita dal Comune, ed è stato elaborato un sistema informativo territoriale (S.I.T) con metodologia GIS, che permette di correlare e gestire dinamicamente, attraverso un software, tutti i dati e le informazioni acquisite attraverso il censimento. Sono state compilate 119 schede, relative a manufatti con amianto di superficie complessiva di oltre 21.600 mq. Di questa il 61% è potenzialmente pericoloso, in quanto potrebbe rilasciare fibre, il cui mentre il restante 39% risulta compatto. La quasi totalità della superficie rilevata (99,5%) è costituita da coperture in cemento amianto (eternit) e di questi l'87% interessa edifici privati, mentre il 13 % è localizzata in edifici di vari soggetti pubblici o comunque aperti al pubblico. Lo studio propone metodi di bonifica dell'amianto che non necessariamente prevedono la sua rimozione, con la possibilità di ottenere elevati gradi di sicurezza. Tra questi vanno menzionati l'irrorazione di apposite vernici e l'incapsulamento delle lastre. Le conclusioni sono state tratte dal sindaco Eva Catizone. "Lo studio illustrato oggi -ha detto- presenta diversi elementi di interesse. E' innanzitutto opera di un gruppo di giovani professionisti, che mi confermano nell'idea che alle nuove generazioni dobbiamo affidare lo sviluppo del Mezzogiorno. E' poi frutto di una collaborazione con un altro Ente, la Comunità delle Serre cosentine, e perciò rappresenta un modo positivamente nuovo, specialmente nel Sud, di affrontare i problemi del territorio. Infine, lo studio ci offre una serie di dati di conoscenza importantissimi, dai quali partire per la realizzazione di una città realmente sostenibile. E', quindi, da considerare come una prima tappa di un cammino molto più lungo che dovrà portarci alla bonifica degli insediamenti in amianto." Eva Catizone ha ricordato come già si sia provveduto alla bonifica delle case minime, mentre all'Aterp toccherà la bonifica di contrada Molara. Dalle Ferrovie della Calabria si è ottenuta la rimozione dei diversi vagoni depositati sui binari e si attende ora che vengano smantellati i vecchi capannoni che fiancheggiano il Viale Giacomo Mancini, coperti anch'essi d'amianto. Un'altra bonifica è prevista in tempi brevi nella zona dell'insediamento Mancuso e Ferro, sul lungo fiume, dove è prevista la realizzazione del nuovo edificio della Provincia. "Come sindaco -ha concluso Eva Catizone- mi sento particolarmente impegnata nella tutela della salute dei cittadini. Diamo oggi avvio ad un nuovo diritto di cittadinanza."