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L'assessore Cavalcanti all'assemblea della Corte dei Conti

26 mag 2009
L'assessore alla mobilità Vittorio Cavalcanti ha partecipato questa mattina a Catanzaro all'assemblea della Corte dei Conti nel corso della quale è stata illustrata la seconda relazione sui trasporti pubblici in Calabria da parte dei magistrati, Prof. Avv. Quirino Lorelli e dott. Domenico Guzzi. L'assessore Cavalcanti, intervenuto nel corso dei lavori dell'assemblea, ha esposto il progetto di rilancio della mobilità dell'Amministrazione comunale di Cosenza attraverso un'attenta ed incisiva azione di valorizzazione del trasporto pubblico. Cavalcanti ha messo in evidenza l'avvio, da parte dell'Amministrazione comunale, del percorso amministrativo che porterà allo scorporo dell'Azienda di Trasporto pubblico locale attraverso la scissione, dettata dall'art.35 della Legge 448 del 2001, dell'attuale società in due soggetti, uno titolare del patrimonio e delle strutture, l'altro deputato alla gestione del servizio. "Questa iniziativa - ha sottolineato l'assessore Cavalcanti - ha come finalità non solo l'effettuazione delle operazioni necessarie per il prossimo scenario della liberalizzazione, quanto soprattutto quello di monitorare le effettive capacità di ristrutturazione e riorganizzazione dell'azienda, essendo contestuale alla fase di scissione la definizione di un piano industriale che individui potenzialità, possibili realizzazioni di economie aziendali e quant'altro potrà rilevarsi per la definizione di equilibri gestionali ed economici tipici di un'impresa che dovrà, di qui a breve, competere ed essere concorrenziale nel settore." Il progetto di rilancio del trasporto pubblico locale del Comune di Cosenza ha incontrato la condivisione dei magistrati della Corte dei Conti che nella loro relazione hanno dato atto all'Amministrazione di Palazzo dei Bruzi di aver fatto pervenire "utili puntualizzazioni". "Il Comune di Cosenza - è detto nella relazione della Corte dei Conti sui trasporti pubblici in Calabria - è l'unico, tra quelli cui è stata inviata la bozza della relazione, che ha fatto pervenire alcune osservazioni propositive, dichiarando di aver avviato le procedure attuative del processo di separazione tra titolarità della rete e gestione del servizio, per come previsto dalla Legge Finanziaria del 2002. In particolare - prosegue la relazione dei magistrati della Corte dei Conti - il Comune di Cosenza ha lamentato che sul progetto di integrazione del trasporto terrestre, denominato BINBUS, esercitato in via sperimentale per alcuni mesi, la Regione Calabria si sarebbe limitata alla sola autorizzazione all'esercizio provvisorio per sei mesi e che tale termine sarebbe da tempo scaduto, senza ulteriori interventi regionali, nemmeno per quel che riguarda la copertura degli oneri "sociali" del servizio. Il Comune di Cosenza - è detto ancora nella relazione - ha inoltre fatto presente l'avvio di alcune inziative, invero meritorie, tra cui la definizione dei livelli dei servizi minimi, lamentando tuttavia la scarsa cooperazione interistituzionale." L'assessore Vittorio Cavalcanti ha espresso soddisfazione per questo metodo di interlocuzione offerto dalla pubblica assemblea di questa mattina grazie al quale "è auspicabile - ha precisato - che le funzioni consultive e di stimolo che la Corte dei Conti è chiamata ad esercitare per effetto della Legge "La Loggia", siano da sprone anche alla Regione Calabria per tutti quegli adempimenti che la nostra Amministrazione attende da tempo."