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Diritto di asilo: una questione di civiltà

26 mag 2009
"La città di Cosenza si caratterizza per la grande amicizia e tolleranza che contraddistingue i rapporti intrapresi con ogni tipo di etnia e di cultura. Lo testimoniano le numerose iniziative avviate in tal senso in questi anni e la volontà di costruire un centro di accoglienza attrezzato per gli immigrati extracomunitari". Lo ha detto il Sindaco Eva Catizone a margine di un incontro svoltosi questa mattina a Palazzo dei Bruzi con Gianfranco Schiavone, rappresentante del Consorzio Italiano di Solidarietà. "L'Amministrazione - ha precisato il Sindaco - ha già presentato una lettera di intenti per partecipare al prossimo bando ministeriale allo scopo di ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione della struttura che dovrà consentire agli immigrati, di godere di un'accoglienza che vada al di là della semplice offerta di alloggio". All'incontro hanno partecipato anche l'Assessore al welfare Maria Francesca Amendola, gli esponenti dell'Associazione di Cosenza "La Casbah" e alcuni rappresentanti del popolo curdo in visita in Italia i quali, nel dichiararsi lieti per la particolare sensibilità manifestata dall'Amministrazione di Cosenza verso le loro problematiche, hanno denunciato la loro preoccupazione per il destino del popolo curdo, minacciato da un nuovo conflitto contro la Turchia. Attualmente il governo italiano non si è ancora dotato degli strumenti legislativi necessari a regolamentare il diritto di asilo e di accoglienza. "Esiste una esperienza di fondo pilotata dalle associazioni - ha precisato Gianfranco Schiavone - che garantisce la disponibilità di almeno duemila posti letto. Una cifra senza dubbio insufficiente ma non irrilevante. L'attuale legge Bossi-Fini non fornisce un'adeguata risposta poiché si pone nell'ottica esclusiva di contrasto agli abusi e non garantisce il diritto di asilo riconosciuto anche dall'art.10 della Costituzione. L'Italia - ha concluso - è diventato un Paese di forte transito migratorio e come tale, oltre a dotarsi delle strutture di accoglienza necessarie deve dotarsi di una regolamentazione chiara in materia.